Dimostrare la vitalità del nostro tempo: "Forces of Nature" è lo slogan della quarta edizione di OPERA 20.21 che coinvolge i teatri di Bolzano e Trento.
Ci sono tre titoli di repertorio – uno abbastanza raro – ma anche un titolo sperimentale e due prime assolute di autori d'oggi, nella quarta edizione di OPER.A 20.21, la stagione di opera curata dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento sotto la direzione artistica di Matthias Lošek.
Le opere di repertorio...
Apre la stagione il 30 novembre ed il 2 dicembre 2018 al Teatro Comunale di Bolzano il dittico composto da La voix humaine di Francis Poulenc e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, con la regia di Emma Dante e la direzione musicale di Francesco Cilluffo; l'allestimento proviene dal Teatro Comunale di Bologna. Il primo titolo, con la voce di Anna Caterina Antonacci; il secondo, con quelle di Teresa Romano, Angelo Villari, Mansoo Kim.
A chiusura il 21 e 23 marzo 2019, sempre a Bolzano andrà in scena in una nuova produzione La Wally, un lavoro di Catalani che appare assai meno di quanto meriterebbe. Sul podio Arvo Volmer, mentre la regia spetta a Nicola Raab. Scene di Mirella Weingarten, costumi di Julia Müer; tra gli interpreti Charlotte-Anne Shipley, Alessandro Guerzoni, Francesca Sartorato, Francesca Sorteni.
...e le novità assolute
Per le due prime assolute appuntamento a gennaio 2019 al Teatro SanbàPolis di Trento, dove il 19 ed il 20 vedremo in scena Dionysos Rising di Roberto David Rusconi, compositore veneziano da tempo trasferitosi a Londra; la direzione musicale sarà nelle mani di Tim Redmond, la regia in quelle di Michael Scheidl. Interpreti Zachary Wilson, Ray Chenez, Cho Da Yung e Anna Quadratova. Il 9 e 10 febbraio, al Teatro Studio di Bolzano, sarà la volta della western opera Amalia!, uno dei progetti più interessanti emersi dalla prima edizione della selezione OPER.A 20.21 Fringe. La parte musicale verrà affidata a Markus Merkel, drammaturgia e regia a Franziska Guggenbichler Beck; le voci saranno di Mirjam Gruber, Matthew Peña, Andrei Zhukov.
Da Londra uno stravagante spettacolo
Un progetto alquanto singolare, che la compagnia londinese Silent Opera sta portando in giro per il mondo (Cina compresa) arriverà pure a Trento, alle Gallerie di Piedicastello il 2 e 3 marzo. Si tratta di Vixen, spettacolo che la regista inglese Daisy Evans ha ricavato da La piccola volpe astuta di Leoš Janáček, chiedendo a Stephen Higgins di adattarne la partitura. Vixen in realtà si basa più sulle esibizioni degli attori che sulla musica: il pubblico infatti, a sua scelta, potrà seguire la performance e basta, oppure anche ascoltare in cuffia l'esecuzione orchestrale preregistrata.