Presentata la stagione 2016/2017 di OPER.A 20.21, che vede il Teatro Sociale di Trento e il Teatro Comunale di Bolzano offrire una rassegna lirica all'insegna del teatro musicale contemporaneo, sotto l'egida della Fondazione Haydn e la guida del direttore artistico Matthias Lošek
Da quando la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento ha preso in mano le attività operistiche del Teatro Comunale di Bolzano e del Teatro Sociale di Trento, coordinandole a livello regionale, molte cose sono cambiate. Il palinsesto, soprattutto, che già nella scorsa stagione 2015/2016 vedeva una notevole preponderanza della musica contemporanea – con alcune novità assolute, tutte in prima nazionale - rispetto ai titoli del repertorio più tradizionale. Repertorio presente allora con due classici del Novecento – Lulu di Berg e Il naso di Shostakovic - ed uno capolavoro del Settecento, Così fan tutte di Mozart.
Questa volta la direzione artistica di Matthias Lošek ha spinto OPER.A 20.21 ancora più in avanti: non certo una 'normale' stagione lirica, bensì un qualcosa di decisamente diverso, unico forse nel panorama nazionale: un ambizioso progetto, volto a portare in Trentino - Alto Adige le più recenti creazioni di autori contemporanei, offrendo al pubblico la possibilità di accostarsi a vari aspetti del variegato e complesso teatro musicale d'oggi.
L’edizione 2016/17 di OPER.A 20.21 ha per titolo “Love and other Cruelties” (Amore e altre crudeltà). Titolo strano, ma giustificato anche dal fatto che prende avvio al Comunale di Bolzano, ai primi giorni di ottobre, con Written on Skin, libretto di Martin Crimp e musica di George Benjamin, uno dei maggiori compositori inglesi odierni. Rappresentata per la prima volta nel 2012 ad Aix-en-Provence e poi data alla Royal Opera House di Londra, l'opera di Benjamin è ambientata nella Provenza del XIII secolo e narra di un fosco mènage à trois dagli esiti tragici e sanguinari, ricordato a suo tempo – la leggenda è quella del trovatore Gullemm de Cabestan – da Dante e Petrarca, e ripreso dal Boccaccio in una delle pagine del Decamerone. In questo caso, Written on Skin è presentato nell'allestimento dello svizzero Theater St. Gallen, con regia di Nicola Raab, scene e costumi di Mirella Weingarten; la direzione musicale sarà nelle mani di Rossen Gergov.
Agli inizi di dicembre, anticipando un po' lo spirito delle feste natalizie, al Sociale di Trento verrà dato A Christmas Carol, il cui libretto – steso da Simon Callow – deriva ovviamente dal celebre racconto di Dickens. É un recentissimo allestimento che giunge dalla Welsh National Opera di Cardiff - con regia di Polly Graham, scene e costumi di Nate Gibson - che fece seguito a quello della prima assoluta alla Houston Grand Opera nel dicembre del 2014. Le musiche del compositore londinese Iain Bell danno luogo ad una one singer opera, una sorta di cantata per tenore – qui Mark Le Brocq - ed orchestra, che verrà diretta da James Southall.
Per il titolo successivo bisogna attendere i primi di marzo 2017 quando a Bolzano andrà in scena un lavoro del noto compositore giapponese Toshio Hosokawa, The Raven, basato sull'omonima e nota poesia di E. A. Poe Il corvo, tenebroso, angoscioso e gottesco racconto di un amore perduto. La partitura di Hosokawa - nato ad Hiroshima nel 1955, formatosi musicalmente a Tokyo prima ed in Germania poi - si pone in bilico tra suggestioni occidentali e l'antica tradizione del teatro Nô, forma di spettacolo che unisce poesia, musica, recitazione e danza. Creato a marzo 2012 a Bruxelles e poi approdato in varie città europee, The Raven sarà presentato a Bolzano in un nuovo allestimento prodotto dalla Fondazione Haydn, con la regia di Luca Veggetti, scene e luci di Clifton Taylor; il mezzosoprano Abigail Fischer, la ballerina Alice Raffaelli, l'Orchestra Haydn saranno sotto la guida musicale di Yoichi Sugiyama.
Una pausa di grande teatro del passato, all'interno di questa rassegna della musica contemporanea, verrà offerta dalla rappresentazione de Le nozze di Figaro al Comunale di Bolzano, i primissimi giorni di aprile 2017. Secondo capitolo della "Trilogia Dapontiana" dopo il Così fan tutte dell'anno scorso, il grande capolavoro mozartiano sarà offerto anche in questo caso nell'ambito di una produzione del tutto nuova, curata dalla Fondazione Hayd in collaborazione con l'Opera di Lipsia dove è già apparsa la scorsa stagione. Maestro concertatore e direttore il giovane ma già affermato Enrico Calesso; la regia, che cala la vicenda nei ruggenti Anni Sessanta del secolo appena passato, è del tedesco Gil Mehmert, affermatosi sinora nel genere del musical. L'allestimento scenico è di Jens Kilian, i costumi di Falk Bauer.
OPER.A 20.21 edizione 2016/2017 chiuderà i battenti al Sociale di Trento, il 5 e 7 maggio, con Quartett di Luca Francesconi, dramma basato sull'omonima piéce di Heiner Müller (ispirata a sua volta a Les liaisons dangereuses di De Laclos). Il lavoro del musicista milanese venne presentato con successo nel 2012 al Teatro alla Scala – messovi in scena da La Fura dels Bauls - ricevendo in quell'occasione, oltre che l'acclamazione del pubblico, anche il Premio dell'Associazione dei Critici Musicali Italiani. In seguito Quartett è approdato in vari teatri internazionali; nel capoluogo trentino sarà offerto nella versione della Royal Opera House (lo si vide nella stagione 2013/14), che pone l'azione in un soffocante bunker antiatomico. A dirigere i cantanti e l'Orchestra Haydn troveremo il francese Patrick Davin, mentre la regia è affidata – come già a Londra - all'inglese John Fulljames; scene e costumi sono di Soutra Gilmor.