Il cartellone lirico del Teatro Verdi di Pisa annuncia una stagione al sapore di peperoncino. Parola del Direttore artistico, Stefano Vizioli
Sarà una stagione lirica un po' diversa dalle altre, quella a cavallo del 2018/2019: «Una stagione articolata, particolare, non priva di ‘spruzzate di peperoncino’», secondo il parere del regista Stefano Vizioli, attuale direttore artistico del Teatro Verdi di Pisa. Il quale intende proseguire nelle iniziative collaterali che hanno trovato favorevole accoglienza: prove aperte al pubblico per scoprire cosa si svolge al suo interno, attività propedeutiche con le scuole, presentazioni-aperitivo e incontri su pubblicazioni a tema musicale.
Vediamo cosa ci aspetta...
Sono sei gli appuntenti con la lirica, il primo dei quali il 20/ 21 ottobre con The Beggar's Opera, capolavoro del teatro musicale inglese del '700. La celebre ballad opera di Gay & Pepusch verrà presentata nella nuova versione di Ian Burton, Robert Carsen, William Christie; Marie van Rhijn sarà alla guida de Les Arts Florissants; la produzione è del parigino Théâtre des Bouffes du Nord, già recentemente vista a Spoleto. Poi tocca ad un'altra chicca, l'imponente azione tragico-sacra di Rossini Mosè in Egitto, che andrà in scena in una nuova produzione, dal 7 all'11 novembre, con la regia di Lorenzo Maria Mucci, mentre Francesco Pasqualetti starà alla guida dell'Orchestra della Toscana e del Coro Ars Lyrica. Tra gli interpreti Federico Sacchi, Silvia Dalla Benetta, Alessandro Abis.
Il 7 e 9 dicembre è la volta di un dittico di intermezzi comici settecenteschi, La vedova ingegnosa di Giuseppe Selitti e Il maestro di musica di G.B Pergolesi ed altri autori: la parte musicale è affidata agli Auser Musici diretti da Carlo Ipata, la messinscena a Marco Castagnoli, l'intepretazione a Niccolò Casi e Martina Barreca.
A metà gennaio 2019 torna sulle rive d'Arno un classico melodramma romantico, Lucia di Lamermoor di Donizetti, con la regia di Stefano Vizioli, scene di Allen Mayer e bacchetta nelle mani di Michael Güttler. Solisti Sarah Bratta, Alessandro Luongo, Alessandro Luciano; in buca nuovamente l'Orchestra della Toscana. In cartellone tre recite, dal 16/1 al 20/1.
Largo ai giovani
Dopo un anno di pausa, riprende il Progetto LTL Opera Studio – laboratorio rivolto alla formazione di giovani voci, promosso dai teatri di Pisa, Lucca e Livorno – con un'opera quanto mai adatta a tali personalità: La bohéme di Puccini, in cartellone dal 16 al 17 febbraio 2019 . Preparati in scena dal regista Bruno Ravella, i cantanti prescelti saranno seguiti musicalmente da Giovanni Fratta, sul podio dell'Orchestra Giovanile Italiana; l'allestimento è fornito dal Maggio Musicale Fiorentino.
La stagione pisana vedrà il suo epilogo, ai primi di marzo, con un altro dittico, questa volta novecentesco: sarà infatti formato dagli atti unici Edipo Re di Ruggero Leoncavallo e La voix humaine di Francis Poulenc. Il primo, eseguito in forma di concerto con Giorgio Surian, Dimitra Theodossiou, Max Jota e Francesco Facini; il secondo con l'interpretazione di Anna Caterina Antonacci, e la già nota regia bolognese di Emma Dante. Orchestra Arché, direzioni entrambe affidate a Daniele Agiman.
