S'inaugura il 26 agostocon un recital verdiano del famoso baritono Leo Nucciil festival «Vicenza in lirica», giunto alla sua quinta edizione. Curato come sempre dall'associazione Concetto Armonico, si concluderà il 9 settembre all'insegna del genio vivaldiano.
Comincia questa sera la quinta edizione del festival Vicenza in lirica, che in questa sua quinta edizione propone una generosa offerta di concerti del massimo interesse, nonché la presenza di artisti prestigiosi.
Verdi ed i suoi grandi personaggi
Serata d'avvio con un ospite eccezionale, Leo Nucci, ed un programma interamente votato a Giuseppe Verdi. Un contesto nel quale il cantante emiliano ha sempre dato il meglio di sé, affrontandone tutti i grandi ruoli baritonali, da Nabucco a Macbeth, da Rigoletto a Simon Boccanegra. Leo Nucci, tra l'altro, quest'anno festeggia – mantenendo un'invidiabile freschezza vocale – i cinquant'anni di una gloriosa carriera iniziata nel 1967 quale vincitore del concorso Belli di Spoleto. Grazie ad un ruolo, quello del Figaro rossiniano, che divenne poi un suo cavallo di battaglia.
Il trionfo del teatro barocco
Il 2017 è anno di celebrazioni monteverdiane, e quindi non poteva mancare almeno uno dei capolavori del compositore cremonese. Ecco quindi al Teatro Olimpico due recite de L'Orfeo con le compagini strumentali e corali della Schola San Rocco guidate da Francesco Erle. Il cast – che vede nei ruoli principali Giulia Bolcato e Marco Saccardin – è preparato da Gemma Bertagnolli; la regia è di Andrea Castello, direttore artistico del festival vicentino. Il terzo appuntamento con la lirica è costituito dal dittico La finta tedesca di Johann Adolf Hasse e La Dirindina di Domenico Scarlatti, due intermezzi che saranno concertati a Palazzo Leoni Montanari da Gianluigi Dettori; allestimento semiscenico a cura sempre di Andrea Castello.
Ancora tanta musica per tutti i gusti
In programma inoltre il concerto del controtenore Angelo Manzotti, alle prese col più virtuosistico repertorio barocco, all'Oratorio di San Nicola; e quello dell’Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici, diretta da Edmondo Mosè Savio in un programma tutto russo, all'Olimpico.
Ed ancora, gli allievi della masterclass curata da Barbara Frittoli, a Palazzo Leoni, i concerti con varie formazioni cameristiche alle prese con musiche d'ogni tempo, ed un gruppo di giovani cantanti impegnati nei titoli lirici più classici. Chiusura in pompa magna il 9 settembre a Santa Corona con l'integrale de L'estro armonico di Antonio Vivaldi; questo caposaldo del repertorio barocco verrà offerto nella più recente revisione critica dal Laboratorio Orchestra d’Archi del Conservatorio Verdi di Milano, sotto la conduzione di Cinzia Barbagelata.