Lost, 2a serie: l'autore svela i nuovi misteri

Lost, 2a serie: l'autore svela i nuovi misteri

Distribuito dalla Buena Vista International Television su 210 territori, «Lost» è diventato il telfilm più venduto del mondo. Dopo aver spopolato in Usa e in attesta che arrivi anche in Italia la seconda serie (a settembre su Fox e su Raidue a febbraio-marzo), dal 28 giugno la seconda parte della prima serie sarà disponibile in Dvd.

Il tv movie è ormai diventato un vero e proprio cult, tanto che persino la faccia del nuovo Spiderman della Marvel ha le sembianze di Jack, il giovane neurochirurgo interpretato da Matthew Fox. Oltre ad aver incassato il miglior share degli ultimi sette anni in seconda serata Rai, si moltiplicano le fans’ fiction degli appassionati che scrivono su Internet le loro trame e sta per essere lanciato anche in Italia «The Lost Esxperience», il gioco interattivo via web più grande del mondo, una sorta di enorme puzzle misterioso che ognuno sarà chiamato a risolvere, ideato dagli stessi autori del tv movie.

A regalare tutte le novità su «Lost» è stato ieri alla Casa del Cinema di Roma Damon Lindelof, uno dei creatori (nonché sceneggiatore e produttore esecutivo) insieme con Jeffrey Lieber e J. J. Abrams, che ne è anche il regista, già apprezzato pure per la regia dell’ultimo «Mission Impossible III».

«Atmosfere più cupe, nuovi personaggi, maggiore intimità fra i protagonisti e sempre più dichiarati accenni alla religione, che tanta parte ha avuto nella sua ideazione, sono le prime anticipazioni sulla seconda stagione di Lost — ha svelato ieri Lindelof —. Al centro della storia sarà, come in passato, la lotta per la sopravvivenza di un gruppo di reduci di un disastro aereo, finiti su un’isola deserta apparentemente abitata da sinistre presenze: le Fiji per la fiction, ma in realtà gli esterni sono girati alle Hawaii. Ogni ciclo di episodi sarà caratterizzato dall’introduzione di nuove location. Filo rosso fra tutti è la comune genesi delle paure figlie dell’11 settembre. La morte di mio padre, ateo di educazione protestante, mi ha condizionato molto: grazie a mia moglie, nonostante sia stato allevato da ebreo come mia madre, mi sono avvicinato al cattolicesimo. I temi della speranza, della fede, del mistero della morte, del senso di colpa e della voglia di redenzione, sono per questo molto presenti in "Lost". Ora sto preparando con Abrams anche un nuovo progetto, "Star Trek", un film che vidi per la prima volta a 4 anni. Mia madre mi permetteva di vedere la tv solo due ore al giorno e io mi alzavo presto al mattino per fare il pieno di programmi. Invece, con mio padre ho visto tanta tv e molto cinema. Per la serie di "Lost", mi sono ispirato a Orson Welles, abilissimo nel mescolare mistero e realtà».

Tra le novità di "Lost," anche il fatto che un terzo dell’azione è ambientato in una botola, in cui si trovano prigionieri i protagonisti Jack (Fox) e Kate, criminale in fuga, interpretata da Evangeline Lilly, che opera un sottile doppio gioco sentimentale tra Jack e il bellissimo Sawyer (Josh Holloway). Nel primo episodio, presentato ieri in anteprima, Jack e Kate seguono il paraplegico Locke (Terry O’Quinn) nella ricerca di un rifugio in cui ripararsi. Sotto un coperchio metallico con la scritta «Quarantena», si schiude una grotta ipertecnologica, dotata di sofisticati computer e abitata da un misterioso personaggio.

Soltanto nell'ultima scena, con Locke sotto la minaccia di una pistola, si scopre che il giovane fa parte del passato di Jack. Altra novità è che la dolce Shannon (Maggie Grace), fidanzatina dell’iracheno Sayd (Naveen Andrews), morirà. Mentre appariranno nuovi sopravvissuti.