Mondiali:l'Italia si ferma, strade quasi deserte, TV ovunque

Mondiali:l'Italia si ferma, strade quasi deserte, TV ovunque

L'Italia si e' fermata. Al fischio di inizio della partita di Amburgo tra la nazionale azzurra e quella della Repubblica Ceca, chi ha potuto ha lasciato da parte ogni attivita' e si e' concentrato sullo schermo televisivo.

Strade quasi deserte ma in tutti i locali pubblici - dai bar ai ristoranti alle trattorie - c'e' gente che ha preso posto e si e' piazzata davanti alla tv. In decine e decine di citta', da nord a sud del Paese, sono stati piazzati maxischermi, cosi' che pedoni e turisti possano seguire anch'essi la partita.

A Roma sono uno a piazza San Giovanni, di fronte alla Basilica lateranense, e l'altro a Trastevere Negli ospedali e' stata aumentata la dotazione di televisori per venire incontro alle richieste dei degenti, ma il calendario degli interventi chirurgici non e' stato toccato: sarebbe stato troppo, ed anche inappropriato, oltre che dannoso.

Pure nelle caserme militari i televisori sono accesi e le attivita' di routine sospese. Negli uffici, laddove possibile, chi comanda ha chiuso un occhio (l'altro no, per vedere la partita...) e dunque tv portatili che sono spuntate sui tavoli. I negozianti hanno tirato su la saracinesca ma con la consapevolezza che prima di un paio d'ore di clienti nemmeno l'ombra.

A Roma la tensione la si e' avvertita in particolare quando all'inizio della partita mancavano pochi minuti: gli ultimi ritardatari erano in coda, specie sulla Cristoforo Colombo, e lo strombazzare dei clacson era solo di rabbia per il ritardo con cui si sarebbe arrivati a stare davanti ad un televisore. L'ora (le 16) poco favorevole nel mezzo della settimana ha fatto in modo che i tifosi si siano organizzati in diverse maniere.