Siamo affamati di ascolti. Il Pippo nazionale l’aveva detto in conferenza stampa dopo i risultati un po’ deludenti della prima serata. Baudo XII però ha le spalle larghe e una gran voglia di fare bene e ieri bisogna ammetterlo si è impegnato per rendere più spumeggiante la sua creatura. Sono stati 11 milioni 819 mila - share del 45 per cento – i telespettatori che hanno seguito su Rai uno la prima parte della seconda serata del Festival. Dieci punti di share in più rispetto allo scorso anno e per la prima volta dopo 12 anni il dato della seconda serata è superiore a quello della prima.
Il fiore della seconda notte di Festival era la margherita, mai coincidenza fu più propizia nel giorno più critico per il governo, in attesa di una fiducia al Senato giunta con 162 voti a favore. Forse per la bella notizia, o forse per un semplice esame di coscienza (con tutti i soldi che prendono) i due conduttori ce l’hanno messa tutta per dare al carrozzone di Sanremo una mano di smalto e stuccare alcune crepe della serata precedente. Dopo il brano di Eros Ramazzotti, la Hunziker si cimenta in "Non ho l’età" di Gigliola Cinquetti, brano portato al Sanremo del 1964. Questa volta, l’emozione tradisce un po' meno la voce di Michelle e il siparietto con Pippo come spalla si rivela divertente. La svizzera si lascia andare e parla di ex fidanzati, di problemi di stipsi (ebbene sì) e inciamnpa in qualche involontaria (?) gaffe sul sesso: «A me besta fare tric e trac e vengo subito. Ops, arrivo...». Baudo sottolinea l'evento con enorme teatralità.
Michelle ri-canta, questa volta pubblicizza il suo musical, "Cabaret", e tenta di eguagliare Liza Minelli. C'è riuscita? Ecco il risultato
La canzone, quella più o meno seria, torna protagonista con il primo campione in gara Paolo Meneguzzi, gli Stadio e l’onirica Tosca con il brano "Il terzo fuochista" che si merita un otto. Semplicemente imbarazzante "Forever" dei fratelli Marcella e Gianni Bella.
Tra i giovani, buona la prova di Patrizio Baù, l'interprete di quel "Peccati di Gola" che ha fatto arrabbiare il vescovo di Sanremo e Ventimiglia Alberto Maria Careggio. Buona anche l'interpretazione di Fabrizio Moro con "Pensa", ispirata dalle vite di Falcone e Borsellino, e della Pausini platinata di Tor Pignattara, Romina Falconi. Dopo quest’ultima si anima lo spazio comico con Ficarra e Picone. Il duo siciliano porta un po’ di sano umorismo, prima prendendo in giro Baudo e poi con lo sketch dei compari: «Ho saputo che tua moglie ti tradisce. Sì lo so è un bravo ragazzo».
I Take Thatchiudono la prima parte dello spettacolo, con loro in scena 14 splendide ragazze: «Un regalo speciale per Pippo», dicono. Capitolo a parte Al Bano: la voce è sempre potente ma "Nel perdono" assomiglia all’inno nazionale della Germania!
A mezzanotte sale sul palco John Legend fasciato da un abito grigio, si siede al piano e con estrema naturalezza intona "Ordinary people" e poi infila "Save Room". Finalmente un ospite degno di questo nome. Nella parte finale il ritmo cala e particelle di noia iniziano a fluttuare indecise su che direzione prendere. Con l'esibizione dei Velvet termina la seconda serata e domani sarà "Tutto da rifare".
Dei giovani in gara passano il turno: Elsa Lila, Fabrizio Moro, Romina Falconi e Sara Galimberti.
Fonte: libero.it