Teatro

Acque e Terre Festival si congeda con Baliani

Acque e Terre Festival si congeda con Baliani

Memorie di Terra si congeda dal suo pubblico di Brescia e provincia con un ultimo viaggio attraverso i percorsi dello stupore e dell’incantamento che è un invito, per chi ascolta, a ricercare altre memorie e, per tutti noi, l’appuntamento ideale alla prossima edizione di Acque e Terre Festival. Tracce, scritto ed interpretato da Marco Baliani è un’opera non terminata, che quasi pretende di mai terminare.

Suggestionato dalla lettura di Tracce di Ernst Bloch, Baliani cerca di creare a teatro una condizione di ascolto immaginativo, dove si possa pensare affabulando,”… ho sempre pensato il teatro come un luogo ove giocarsi ogni volta l'esistenza,un luogo instabile, dove anime molto potenti hanno la possibilità di muoversi e agire senza gabbie e senza censure, un luogo ove sfuggire alla classificazione delle cose, dei sentimenti, delle esperienze…”.

Nel viaggiare della parola, nomade ed effimera per statuto, c’è anche lo strazio per ciò che nel racconto orale non può essere trattenuto. Ogni parola è protagonista di una narrazione ricca di ricordi, pensieri ed emozioni personali, ma anche di citazioni letterarie (oltre allo stesso Bloch, anche Rilke, Benjamin, Chatwin…) e di scelte musicali affini e evocative: Bjork, Sainko, John Lurie, De André… La bellezza di un racconto è tutt’una con il suo passare dall’orecchio al cuore, un attimo di vita come il volo di una farfalla. Immaginiamo di avventurarci in un bosco fatto di possibili racconti, di tracce appunto, ma di essere continuamente distratti da suoni, odori e colori.

Come una scultura, che in sé potrebbe evolversi in molte direzioni, e invece continua a vivere come un abbozzo in perenne mutazione, una traccia di significati ancora da assumere, di immagini ancora da evocare. Ne esce una specie di mappa, un cielo di costellazioni narrative diverse, come un ronzio multiforme di racconti, aneddoti, ricordi, poesie, digressioni infantili, riflessioni, domande. Anche al pubblico verrà chiesto un parere per come continuare il racconto Alla fine gli spettatori si alzeranno forse sconcertati, dispersi, ma tesi verso altre memorie non dette, desiderosi di aggiungere altri racconti alla collana e di continuare la scoperta di ciò che è “nelle crepe dell’organizzazione del mondo”.
Marco Baliani è attore, regista e autore. Nel 1989 con il suo Kholhaas tratto da Kleist apre la strada a quello che sarà poi chiamato “teatro di narrazione”. Vince il premio Stregagatto nel 1993 con lo spettacolo Piccoli angeli con Maria Maglietta con cui condivide da tempo il proprio percorso artistico. Vince il premio IDI come regista nel 1994, per lo spettacolo Come gocce di una fiumana. Per il cinema ha lavorato come attore con Martone, Archibugi, Comencini. Ha pubblicato Francesco a testa in giù (Garzanti 2000) e Corpo di stato (Rizzoli 2003) entrambi nati come eventi teatrali per la televisione, in diretta su RAI 2 nel 1998 e nel 2000. Con il figlio Mirto ha pubblicato la fiaba musicale Il signor Ventriglia (Orecchio acerbo 2002).
 
L’ingresso è libero e gratuito. In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso la Sala Civica Italo Calvino via Leonardo da Vinci 48.