Fortemente voluta dal mecenate di Solomeo, Brunello Cucinelli, e affidata all’Accademia Neoumanistica, debutta quest’anno al Teatro Cucinelli la musica classica. Una serie di otto concerti, dedicati alle composizioni a cavallo tra il ‘700 e l’800, che si affianca e interseca con la stagione di prosa ormai al suo terzo anno di vita.
Se la prosa resta affidata alla guida del TSU e di Franco Ruggieri, le scelte musicali e la guida della neonata fondazione sono in mano a Fabio Ciofini, già direttore artistico del Festival Villa Solomei.
“Si porta così a compimento a compimento quello che volevamo – ha detto durante la conferenza stampa di presentazione Brunello Cucinelli – una stagione artistica completa dove trovano posto e pari dignità prosa, musica e danza”
Nel concerto di sabato prossimo, “Suoni barocchi nel gusto del nord”, l’ensemble barocco finlandese Baccano eseguirà musica composta da due noti compositori dell’epoca barocca, Georg Friedrich Handel (1685-1759) e Henry Purcell (1659-95). Handel, tedesco di nascita, è stato un autentico cosmopolita del suo tempo, avendo vissuto e lavorato per la maggior parte della sua vita a Londra. Henry Purcell, al contrario, ha studiato e lavorato esclusivamente nel suo paese di origine e, nonostante una vita relativamente breve, ha composto un’ampia varietà di opere, in gran parte per voce cantante. Lo stile musicale di Purcell è un connubio tutto personale di ritmi di danza tradizionali, armonie espressive, freschezza descrittiva e soluzioni musicali inattese quanto entusiasmanti, con una spiccata sensibilità alle sfumature del testo che non impedisce anche agli ascoltatori più moderni di seguire facilmente il linguaggio e le atmosfere mutevoli delle opere del musicista inglese.
Come in un gioco contrappuntistico, il programma di questo concerto alterna composizioni di Purcell (Henry, ma anche del meno noto Daniel) e Händel, tracciando un ideale dialogo tra l'opera del più inglese dei compositori e quella del primo dei grandi europei (seguiranno Haydn e Mendelssohn) ad aver scelto Londra come seconda patria. Un dialogo a distanza che ci consente anche di ripercorrere un itinerario tra i più stimolanti della storia della musica: quello che porta la città degli Stuart a diventare una delle capitali musicali d'Europa, assumendo e detenendo a lungo un ruolo-guida di marcata modernità. Se la Londra di Purcell di fatto coincideva con la corte e la cappella reale dell'abbazia di Westminster (all'interno di queste istituzioni si spese l'intera carriera del compositore), completamente diversa è la città in cui arriva, circa quindici anni dopo la prematura morte di Purcell, Händel. Sullo sfondo del doloroso passaggio al regno degli Hannover, Londra si apre a presenze e influenze diverse, inaugurando un cammino di forte cosmopolitismo in cui la tradizione nazionale - che proprio in Purcell riconosce presto il suo nume tutelare – accoglie le influenze italiane e francesi, con risultati di grande sincretismo, di cui l'opera di Händel non può che essere il più illustre esemplare.
L’epoca di Purcell segnò l’evoluzione di un genere particolare nel panorama inglese della musica vocale secolare: le cosiddette mad songs (canzoni estrose teatrali), composizioni nelle quali il cantante/attore recitava il ruolo di un malato psichico affetto da sbalzi d’umore e disturbi comportamentali, quantomeno percepiti come tali rispetto agli standard del tempo. Per comprendere la popolarità di queste composizioni è infatti necessario calarsi nell’ambiente sociale, culturale e finanche politico di quegli anni. Nel 17esimo secolo ai ceti bassi non era riconosciuta la libertà di parola né il diritto di criticare i loro governanti. Esprimere sentimenti e opinioni negative nella vita quotidiana era considerato disdicevole se non proibito, soprattutto nel caso delle donne. Fu per questo che le mad songs divennero in breve una forma di spavaldo virtuosismo per le attrici cantanti: donne che, sul palco, potevano mettere a nudo le loro sensazioni più estreme e talvolta persino lanciarsi in una critica della società.
Tema dominante delle mad song è l’infelicità d’amore: il personaggio principale ha perso la ragione in seguito a una forte delusione amorosa, generata dall’abbandono o dalla morte della persona amata o persino da un crimine commesso per amore. Un susseguirsi di stati d’animo estremi assale il protagonista durante la canzone, che è suddivisa in una serie di sezioni brevi, tra loro contrastanti, caratterizzate da repentini cambiamenti sia d’umore che musicali. L’intento dei compositori era forse quello di ritrarre l’espressività priva di sovrastrutture tipica di un protagonista affetto da turbe psichiche, affrancato da convenzioni o “buone maniere”.
La musica di Georg Friedrich Handel, invece, è un esempio paradigmatico di stile tardo-barocco. Nato in Germania, Handel studiò in Italia e operò per gran parte della sua vita in Inghilterra. Il suo stile maturo è frutto del connubio tra abilità tecnica tedesca e virtuosismo italiano. Negli anni trascorsi a Londra, Handel studiò la musica di Purcell e acquisì un ruolo dominante nella vita musicale inglese dell’epoca, cimentandosi nella composizione di opere musicali di generi diversi e, tra questi, svariati tipi di musica vocale, opere per grandi orchestre e composizioni più intime di musica da camera.
Baccano è un ensemble finlandese di musica barocca eseguita con strumenti d’epoca. Tutti i membri del complesso sono musicisti barocchi di primo piano nel proprio paese. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2003, il complesso si è esibito con successo nell’ambito della maggior parte dei principali festival e cicli di concerti finlandesi. Tutti i membri dell’ensemble sono attivi sia come solisti che come musicisti da camera in Finlandia e all’estero. A breve il complesso pubblicherà la sua prima incisione contenente brani del barocco napoletano.