Sta per avere inizio la XV edizione del Festival FABBRICA EUROPA (Firenze, 3-24 maggio 2008). In un contesto di interscambio internazionale Fabbrica Europa favorisce la circolazione di idee e opere nella convinzione che il dialogo interculturale sia strumento fondamentale per comprendere e valorizzare le differenze anche in ambito creativo.
La dimensione del laboratorio, dell’incontro di persone e idee provenienti da territori geografici e linguistici lontani, in conflitto o comunque diversi, è da sempre uno dei principi di Fabbrica Europa. La XV edizione si propone di ampliare, modulare e rendere programmatica questa dimensione, chiamando artisti e operatori a condividere i processi di creazione, produzione, trasmissione dei saperi. Le relazioni con le culture extraeuropee (dal Mediterraneo all’Africa), che sempre più stanno impregnando l’humus sociale e culturale dell’Europa, generano nuovi e fertili territori di convivenza e creatività. Fabbrica Europa ’08 indaga le arti sceniche attraverso un dialogo itinerante che, partendo da Firenze, tocca diverse città europee alla ricerca di alfabeti inediti e metodologie originali da condividere, per dar vita a un network di organizzazioni, artisti e ricercatori.
La dimensione del laboratorio, dell’incontro di persone e idee provenienti da territori geografici e linguistici lontani, in conflitto o comunque diversi, è da sempre uno dei principi di Fabbrica Europa. La XV edizione si propone di ampliare, modulare e rendere programmatica questa dimensione, chiamando artisti e operatori a condividere i processi di creazione, produzione, trasmissione dei saperi. Le relazioni con le culture extraeuropee (dal Mediterraneo all’Africa), che sempre più stanno impregnando l’humus sociale e culturale dell’Europa, generano nuovi e fertili territori di convivenza e creatività. Fabbrica Europa ’08 indaga le arti sceniche attraverso un dialogo itinerante che, partendo da Firenze, tocca diverse città europee alla ricerca di alfabeti inediti e metodologie originali da condividere, per dar vita a un network di organizzazioni, artisti e ricercatori.
PROGRAMMA TEATRO
O homem provisorio (L’Uomo Provvisorio),ultimo spettacolo realizzato dalla Casa Laboratorio per le Arti del Teatro di São Paulo, è a Fabbrica Europa dal 16 al 18 maggio in prima europea, dopo due mesi di repliche a San Paolo e dopo aver partecipato con grande successo a due importanti rassegne internazionali in Brasile, a Londrina e a São José do Rio Preto. Il lavoro di allestimento dello spettacoloè stato profondamente ispirato dalla spedizione teatrale che il gruppo della Casa Laboratorio - con la guida di Cacà Carvalho in collaborazione con Pontedera Teatro, Roberto Bacci e Francesca della Monica - ha realizzato nel sertão del Cariri nel settembre del 2006. Geraldo Alencar e Nilo, artisti tradizionali del Cariri, hanno collaborato allo spettacolo creando rispettivamente il testo e le silografie originali.
Dagli Stati Uniti giunge a Firenze in prima europea il 13 e 14 maggio la storica compagnia The Living Theatre con The Brig, un agghiacciante ritratto sulla brutalità delle prigioni militari. La pièce è stata scritta da Ken Brown, un veterano sopravvissuto al carcere statunitense del Corpo dei Marines nel 1950. La produzione originale ha vinto l'OBIE Award come migliore pièce nel 1963 e il film di Jonas Mekas che ne è stato tratto ha vinto il Leone d'Oro come migliore documentario al Festival del cinema di Venezia nell'anno successivo. Da aprile a ottobre 2007, The Brig è andato in scena al 21 di Clinton street di Manhattan (nuova sede della compagnia, nel cuore dell’East Village) con 114 repliche vincendo nuovamente il Premio OBIE per la regia e il cast.
Cantieri Teatrali Koreja presenta Il Calapranzi. Scritto da Harold Pinter nel 1957, è una potente metafora del meccanismo di violenza sotterranea, quasi impalpabile, che manifesta con scatti improvvisi tutta la sua furia oppressiva. Teatro dell’assurdo o teatro di paura? A 50 anni dalla stesura, la pièce continua a sfuggire alle maglie di un teatro di genere, ponendo interrogativi senza tempo che risuonano tra le mura di un sottosuolo (23 maggio, doppia replica).
Prima edizione di 4 Cantieri Teatrali per Fabbrica Europa, un lavoro di progettazione sullo spazio Alcatraz della Stazione Leopolda. Il progetto, a cura di Roberto Bacci, nasce con l’intento di sostenere e seguire da vicino alcune giovani compagnie italiane, dando la possibilità di presentare in prima nazionale il proprio lavoro in un contesto che consenta un ulteriore momento di crescita e confronto. La scelta è nata dall’anallisi di 150 proposte di altrettanti gruppi e artisti. Le quattro compagnie selezionate sono: Gruppo Nanou (7, 8 maggio), Habillé d’Eau (14, 15 maggio), Città di Ebla (17, 18 maggio), Teatro Sotterraneo (20, 21 maggio).
Fosca/Caterina Poggesi presenta Tangeri II, uno studio di tre minuti (circa) per uno spettatore alla volta che trascorre il tempo di una sola canzone di Billy Holiday in un locale notturno, abitato da una dozzina di avventori, in una vaga evocazione da inizio secolo, con retrogusto da incubo contemporaneo (21-23 maggio).
Per informazioni sulle altre arti: www.ffeac.org