Con la presenza di Vincenzo Bocciarelli ha preso il via la rassegna ”Le altre parole del teatro”, che la Società della Musica e del Teatro Primo Riccitelli organizza per il secondo anno accanto alla Stagione di prosa. Nel corso dell’incontro con la stampa Vincenzo Bocciarelli ha ripercorso una carriera molto ricca, a dispetto della giovane età. Proviene dalla Scuola del Piccolo Teatro di Milano.
Tra le sue interpretazioni teatrali ricordiamo: "Faust" di Goethe, regia di Giorgio Strehler; "Edipo Re" di Sofocle, regia di G. Mauri; "Il Mercante di Venezia" di Shakespeare, regia di G. Albertazzi; " La tempesta" di Shakespeare, regia di G. Mauri; "Re Lear" di Shakespeare, regia di G. Mauri; "Antonio e Cleopatra" di Shakespeare, regia di Walter Pagliaro.
In televisione ricordiamo le sue partecipazioni ai serial "Orgoglio", "Incantesimo", "La squadra", “Don Matteo”. <Sono importanti questi incontri con il pubblico che ha organizzato la Riccitelli – ha detto Bocciarelli – lo vedo come un “dolce accompagnare” il pubblico verso il palcoscenico, verso lo spettacolo>.
La scoperta del teatro per Bocciarelli avviene all’età di quindici anni, quando in televisione vede l’Orlando furioso per la regia di Ronconi. La forza di portare il teatro in televisione, farlo conoscere anche in provincia, dove non ci sono palcoscenici importanti. <Mi sono trovato catapultato – ha aggiunto Bocciarelli – in un mondo metafisico e poetico, sono rimasto abbagliato e me ne sono innamorato. Sono letteralmente scappato di casa e dalla provincia.
Prima una borsa di studio a Palmi, quindi i provini al Piccolo Teatro di Milano dove Strehler mi scelse benché minorenne>. Guardando il futuro Bocciarelli spera di interpretare Romeo. <Per me non è una “tinca teatrale” come molti sostengono, ma amore puro, senza mediazioni. Verso i 40 anni, nella piena maturità aspiro ad Amuleto>.
Questi i prossimi appuntamenti de Le altre parole del teatro:
Pino Strabili – 10 novembre – “Quando il teatro parla in televisione. Lo spazio possibile di una informazione culturale”.
Lunetta Savino – data da definire – “Le officine dell’attore dai palcoscenici dei teatri ai set della fiction televisiva. Le lingue diverse di una diversa recitazione”.
Rita Sala – data da definire – “Il ruolo della critica teatrale oggi. Metafora della società o nicchia di un sapere marginale”.
Remo Girone – data da definire – “La recitazione è anche creazione artistica?”
Simona Izzo – data da definire – “La cattura delle nuvole. La scrittura delle immagini, le forme dei sentimenti”.
Tra le sue interpretazioni teatrali ricordiamo: "Faust" di Goethe, regia di Giorgio Strehler; "Edipo Re" di Sofocle, regia di G. Mauri; "Il Mercante di Venezia" di Shakespeare, regia di G. Albertazzi; " La tempesta" di Shakespeare, regia di G. Mauri; "Re Lear" di Shakespeare, regia di G. Mauri; "Antonio e Cleopatra" di Shakespeare, regia di Walter Pagliaro.
In televisione ricordiamo le sue partecipazioni ai serial "Orgoglio", "Incantesimo", "La squadra", “Don Matteo”. <Sono importanti questi incontri con il pubblico che ha organizzato la Riccitelli – ha detto Bocciarelli – lo vedo come un “dolce accompagnare” il pubblico verso il palcoscenico, verso lo spettacolo>.
La scoperta del teatro per Bocciarelli avviene all’età di quindici anni, quando in televisione vede l’Orlando furioso per la regia di Ronconi. La forza di portare il teatro in televisione, farlo conoscere anche in provincia, dove non ci sono palcoscenici importanti. <Mi sono trovato catapultato – ha aggiunto Bocciarelli – in un mondo metafisico e poetico, sono rimasto abbagliato e me ne sono innamorato. Sono letteralmente scappato di casa e dalla provincia.
Prima una borsa di studio a Palmi, quindi i provini al Piccolo Teatro di Milano dove Strehler mi scelse benché minorenne>. Guardando il futuro Bocciarelli spera di interpretare Romeo. <Per me non è una “tinca teatrale” come molti sostengono, ma amore puro, senza mediazioni. Verso i 40 anni, nella piena maturità aspiro ad Amuleto>.
Questi i prossimi appuntamenti de Le altre parole del teatro:
Pino Strabili – 10 novembre – “Quando il teatro parla in televisione. Lo spazio possibile di una informazione culturale”.
Lunetta Savino – data da definire – “Le officine dell’attore dai palcoscenici dei teatri ai set della fiction televisiva. Le lingue diverse di una diversa recitazione”.
Rita Sala – data da definire – “Il ruolo della critica teatrale oggi. Metafora della società o nicchia di un sapere marginale”.
Remo Girone – data da definire – “La recitazione è anche creazione artistica?”
Simona Izzo – data da definire – “La cattura delle nuvole. La scrittura delle immagini, le forme dei sentimenti”.