La Consulta Universitaria del Teatro, che riunisce i docenti italiani di teatro, ha scelto quest’anno Perugia per svolgere l’Assemblea Annuale.
Per l’occasione, venerdì 16 aprile, alle 17, si tiene al Teatro Morlacchi una tavola rotonda sul tema Riviste di teatro: dalla carta alla rete. Partecipano: Roberto Alonge (Turin D@msReview), Stefano Casi (Teatri di vita), Eugenia Casini Ropa (Danza e Ricerca), Marco De Marinis (Culture Teatrali), Siro Ferrone (www.drammaturgia.it), Gerardo Guccini (Prove di drammaturgia), Ferruccio Marotti (Biblioteca Teatrale), Nicola Savarese (Teatro e Storia), Renato Tomasino (The Rope).
Dalla storica Biblioteca Teatrale, nata nell’ormai lontano 1971, alla neonata The Rope, il panorama delle riviste teatrali, a diverso titolo riconducibili all’area accademica degli insegnamenti di teatro, è variegato e vasto, e riflette il moltiplicarsi dei corsi di laurea in discipline dello spettacolo, sorti un po’ ovunque a partire dallo storico Dams bolognese, cui fa capo la rivista Culture Teatrali. Nell’insieme esse delineano una proposta culturale vivace e articolata, che va dall’ambito più strettamente storiografico, con significative aperture all’antropologia teatrale, di Teatro e Storia all’organo di informazione e dibattito, più connesso all’orizzonte accademico, ma non solo, di TurinD@msReview, per allargare il fronte della ricerca a tematiche specifiche, ed è il caso di Prove di drammaturgia, o a territori tradizionalmente meno frequentati, come si propone di fare la recentissima Danza e Ricerca. Di fronte alle nuove opportunità, offerte dalla tecnologia informatica, riviste come la fiorentina Drammaturgia sono passate dal supporto cartaceo alla diffusione in rete, accanto all’interesse storiografico accentuando l’attenzione verso la realtà contemporanea dello spettacolo, ivi compreso il cinema d’autore. Ma sempre più chiara è la necessità di un colloquio con la scena attuale, testimoniata al massimo grado da Teatri di vita, neppure una rivista in senso stretto.
In tutte si percepisce, comunque, l’urgenza di sostenere quella forma di espressione culturale che è lo spettacolo dal vivo e, per un felice paradosso, proprio il computer, emblema dell’isolamento solipsistico, può rivelarsi un prezioso alleato nella battaglia a favore del teatro, sede per eccellenza dell’incontro sociale.
L’iniziativa è promossa dalla Consulta Universitaria del Teatro, congiuntamente con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugina e il Teatro Stabile dell’Umbria.