Lo spettacolo, presentato il 13 giugno 2008 al Napoli Teatro Festival Italia, ha riscosso unanime consenso da parte della critica italiana, interpretato dalle stesse attrici che lo porteranno a Roma: Anita Bartolucci, Gaia Aprea, Giovanna Di Rauso, Sara Bertelà e Marta Richeldi.
A Napoli lo spettacolo è andato in scena in forma di una “passeggiata teatrale” attraverso gli splendidi spazi della Certosa.
A Roma, la presentazione in forma oratoriale, voluta da Artisti Riuniti, farà spiccare maggiormente l’aspetto letterario del progetto.
"Nel 1998 ho passato tre mesi della mia vita in compagnia di Giacomo Casanova. Radiotre, infatti, mi aveva commissionato la lettura radiofonica quasi integrale delle “Memorie” di Giacomo Casanova. Ne venne fuori un programma di centoventi puntate che tenne me e il protagonista Luigi Diberti rinchiusi appunto per tre mesi nella sede Rai di Napoli. Leggendo, rileggendo,tagliando, montando, ho quasi imparato a memoria l’autobiografia del grande libertino veneziano e mi sono profondamente convinto della solarità del mito di Casanova, contrapposta all’immagine fosca e demoniaca di Don Giovanni. Recentemente ho avuto una autorevole conferma a questa tesi (che non è mia ma di Piero Chiara, uno dei più grandi casanovisti di tutti i tempi) addirittura da una donna, Lydia Flemm, una psicoanalista belga che ha scritto un libro con il significativo titolo “Casanova, l’uomo che amava le donne, davvero”. Durante lo studio delle “Memorie” rimangono ad ogni lettore dei dubbi. Chi era veramente la monaca M.M.? (A questa domanda lo studioso americano River Childs ha dedicato una vita di ricerche ) E che cosa ne è stato di lei,dopo l’incontro con Casanova? O anche: cos’è rimasto di Casanova nel cuore del suo primo grande amore, Henriette? Oppure: come mai la giovane Lia si concede ad un Casanova vecchio e sdentato,privo ormai del suo grande fascino? E ancora: sarà vera la storia dell’incesto napoletano,che appare al limite dell’incredibile? E soprattutto la domanda delle domande: perché la Charpillon tortura Casanova portandolo sull’orlo del suicidio?
A queste domande ho pensato che dovessero rispondere le donne. Che cinque scrittrici dovessero raccontarci gli episodi di M.M., Charpillon, Henriette, Lia e Lucrezia, cercando di vederli dal punto di vista delle donne. Ne è uscita una galleria di personaggi che non è quasi mai rancorosa verso Giacomo, che non si comporta da “sedotta e abbandonata” ma che è invece nostalgica, tenera, ironica a conferma che le donne di Casanova sono molto diverse da quelle di Don Giovanni. Solo una donna ce l’ha con Casanova ed è la terribile Charpillon. Paola Capriolo inventa con arguzia e fantasia la motivazione di un odio che nelle memorie appare enigmatico e che spiega come Giacomo sconti sostanzialmente colpe non sue, paghi l’aspetto simbolico della sua figura.
Attraverso il talento di cinque scrittrici mi sono in realtà comportato come quell’eroe di Borges,Pierre Menard, che ama talmente il Don Chisciotte da scriverlo di nuovo.
Non c’è un metodo particolare attraverso cui io e Renato Quaglia abbiamo scelto le cinque autrici. Una di loro è la decana delle nostre scrittrici, Maria Luisa Spaziani, celebre per le qualità poetiche e drammatiche della sua scrittura. A lei, ho chiesto di puntare sulle sue qualità forse meno conosciute: l’ironia e la bellissima prosa.
Non conoscevo invece personalmente Paola Capriolo, ma ne ammiravo molto lo stile enigmatico e misterioso. Mi è sembrata quindi la persona ideale per scrivere della donna più enigmatica di tutte le memorie.
Per Henriette avevo bisogno di una penna malinconica e mi sono imbattuto per caso nell’opera prima ( Rossovermiglio) di una scrittrice, Benedetta Cibrario, che mi sembrava in singolare sintonia con la nostra eroina.
Le tante donne di Mille anni che sto qui, il libro con cui Mariolina Venezia ha vinto il Premio Campiello 2007, hanno qualcosa della dolce scugnizza, della “peste” di buon cuore, che è in sintesi Lia, una specie di Charpillon al contrario, che dice di sì al vecchio avventuriero quando ormai il lettore è rassegnato al contrario.
L’unico personaggio veneto della nostra piccola galleria, la monaca M.M., l’abbiamo assegnato all’unica scrittrice veneta del gruppo, Carla Menaldo. Carla è la nostra mascotte ma non sconta, a mio avviso, nessuna acerbità: il suo monologo è infatti uno di quelli che amo di più.
Confesso di essermi molto divertito, nei mesi scorsi, a comporre questo mosaico di scrittrici e di aver intessuto con loro un vero e proprio gioco letterario con brani che si estendevano e altri che si restringevano, con informazioni su Casanova da me date, ma anche ricevute"
Luca De Fusco
Direttore del Teatro Stabile del Veneto
PICCOLO ELISEO PATRONI GRIFFI
Via Nazionale 183, Roma
Lunedì 1 dicembre 2008 ore 20.45
ingresso libero fino ad esaurimento posti
associazione culturale
ARTISTI RIUNITI
presenta
LEI
CINQUE SCRITTRICI
INCONTRANO CASANOVA
di Luca De Fusco - Direttore del Teatro Stabile del Veneto
lettura scenica a cura di Luca De Fusco
con Anita Bartolucci, Gaia Aprea, Giovanna Di Rauso, Sara Bertelà, Marta Richeldi
testi di Paola Capriolo, Maria Luisa Spaziani, Benedetta Cibrario, Mariolina Venezia, Carla Menaldo
Teatro