Teatro

Al Teatro Erba di Torino tornano i menestrelli di Trelilu

Al Teatro Erba di Torino tornano i menestrelli di Trelilu

Dopo una intensa stagione estiva che li ha visti protagonisti (come puntualmente accade da una quindicina di anni a questa parte) in numerose piazze piemontesi, da sabato 25 a lunedì 27 novembre tornano al Teatro Erba di Torino i TRELILU, menestrelli del cantar sorridendo ad uso del più puro vernacolo langarolo ma corroborato da un italiano simpaticamente maccheronico.

Un po’ cantastorie e un po’ filosofi, Pippo (Filippo Bessone, voce e autore dei testi), Bertu (Roberto Bella, chitarra e voce), Peru (Piero Ponzo, clarinetto più…effetti speciali) e Franco (Francesco Bertone, contrabbasso) riproporrano una carrellata delle loro “arie” (ci tengono a definirle così) più famose, ispirate dal viver quotidiano e non soltanto in terra di Langa.

E’ infatti proprio ad un semaforo torinese che è nata “Baban”, in cui raccontano come alcuni automobilisti attendano il verde scavando nelle proprie narici al fine di ottenere, appunto, il manufatto che dà il titolo al brano in questione.

A chi non è capitato di riciclare doni più o meno graditi? E’ quanto accade in “I biscotti della salute”, in cui si canta del curioso itinerario percorso da un pacco di biscotti che, dopo vari reindirizzamenti, finisce ad un banco di beneficenza da cui era partito.

In un mondo fatto di osservazioni ironiche non poteva mancare il tocco surreale, come in “Gravidanza isterica” dove una coppia di settantenni ha la vita sconvolta da quello che poi risulta essere soltanto aria.

Infine, che nella Provincia Granda ci sia il vino buono è cosa risaputa ed apprezzata, soprattutto quando c’è da festeggiare la leva. Di un dopocena di questo tipo si narra in “Mi e Nicola”, ma soprattutto del conseguente tamponamento con una autopattuglia dei Carabinieri causato dal fatidico bicchiere di troppo.

Quelle che abbiamo citato non sono che alcune delle oltre duecento “storie suonate” che i TRELILU hanno prodotto dal 1992 ad oggi, racchiudendo il tutto in ben dieci CD, aggiudicandosi (nel senso che se lo sono dati da soli) il Disco di…Platano!