Va in scena al Teatro Municipale di Piacenza (21 aprile) e all’Auditorium Paganini di Parma (24 aprile) “Parole di canto – Magdalena degna da laudare”, una speciale serata di poesia e musica intorno alla figura del personaggio evangelico di Maria Maddalena, attraverso le parole della poetessa Alda Merini, che firma i testi, con la regia di Lucio Dalla, autore anche di alcune delle composizioni inedite che faranno da contrappunto ai versi della poetessa, nonché voce recitante insieme all’attore Marco Alemanno.
La parte musicale è affidata all’Orchestra della Fondazione Arturo Toscanini diretta da Beppe D’Onghia , autore dell’orchestrazione e degli arrangiamenti.
Le serate si apriranno con l’esecuzione di brani di musica sacra composti da autrici contemporanee, Barbara Rettagliati, Sonia Bo, Patrizia Mannori, Caterina Caldaroni, Caroline Ansink, Leslie Shultis. Le composizioni sono ispirate al personaggio di Maria Maddalena e sono state commissionate dal Conservatorio di Musica ‘Nicolini’ di Piacenza. In seguito viene eseguita la lettura dei testi di Alda Merini , una delle voci più alte della letteratura italiana di questi ultimi decenni.
Chi era Maria Maddalena? I molti dubbi sulla sua identità, la mancanza di una testimonianza precisa nei Vangeli canonici e negli scritti dei Padri della Chiesa, le discordanze delle testimonianze e la diffusione, all’epoca, del nome Maria, non hanno certo contribuito a fare chiarezza sulla sua persona.
Eppure, da sempre, la figura e la storia di Maria Maddalena hanno ispirato poeti, scrittori, artisti, interessando in particolare la riflessione religiosa gnostica.
Vista di volta in volta come penitente, peccatrice pentita, personaggio ‘romantico’ e sensuale, ed in età contemporanea anche come icona delle libertà femminili, Maria di Magdala emerge comunque sempre possentemente come donna, personalità peculiare ed enigmatica, persona ‘degna da laudare’ come ebbe a scrivere di lei il grande Jacopone da Todi.
Sono soprattutto scrittrici, storiche e studiose “di genere” che nella nostra epoca diffondono l’analisi della donna Maddalena, e che le assegnano respiro e nuova vita al di fuori dell’iconografia tradizionale: da Marguerite Yourcenar alla studiosa Susan Haskins, alla storica dell’arte Marjorie Malvern e molte altre, Maria di Magdala viene cercata, riletta ed interpretata alla luce delle innumerevoli suggestioni, anche contraddittorie, fornite dalla sua figura.
Ella, inoltre, riveste un ruolo centrale anche nella letteratura gnostica e nei Vangeli Apocrifi, in particolare nel “Vangelo secondo Maria”, ove viene descritta come prima tra gli Apostoli di Cristo, detentrice delle sue ultime parole e dei suoi insegnamenti. Maddalena, peccatrice e servitrice ieri, apostola ed eroina oggi, rivela una tensione spirituale tutta femminile, un’umanità tesa alla salvezza ed alla bellezza ‘pura’, un corpo ed un cuore di donna potenti ed evocativi, capaci di ispirare e trasfigurare significati, di trasformarsi in musica e poesia.
"Quando conobbi Alda Merini decisi che, in un modo o in un altro, prima o poi avrei lavorato con lei. Il primo incontro avvenne a casa sua in occasione del premio Montale di qualche anno fa (non pochi).Tre ore prima che in teatro Carlo Bo ci consegnasse il premio, facemmo un lungo servizio fotografico per il Corriere della Sera. Per tutta la durata del set, davanti alle macchine fotografiche, Alda si comportava come una perfetta rockstar, maliziosa, seducente e bellissima, era coinvolgente e spiritosa,con una grazia stupefacente, ogni tanto si sedeva davanti a un pianoforte scassato e impolverato e attaccava, suonando e cantando, qualche mia canzone. A vederla di spalle e girandole intorno mi sembrava di assistere a un miracolo, a una “magia”. Conoscevo bene ed ammiravo le sue poesie ma la sua presenza, la sua maliziosa voglia di nascondere il suo grande significato poetico, il trasudare ironico di una sorniona e cercata stupidità creava intorno a lei qualcosa di profondamente sacro che la poneva in qualche modo al centro di una sorta di crocifissione, una iconica rappresentazione dell’amorosa sofferenza del “vivere”. Da allora al “Cantico dei Vangeli” sono passati alcuni anni, un invito in televisione al programma musicale “Taratatà” dove ci siamo esibiti insieme, lei testimone del suo mondo poetico ma sostanzialmente alla ricerca di una qualsiasi occasione per cantare, fino alla presentazione qualche mese fa del suo ultimo lavoro. Ora finalmente la mia devota ammirazione per Alda verrà resa pubblica: l’attore Marco Alemanno leggerà brani scelti dal “Cantico” con l’accompagnamento dell’Orchestra della Fondazione Arturo Toscanini che eseguirà musiche da me scritte e arrangiate (e dirette) dal Maestro Beppe D’Onghia in un allestimento scenico scarno ed essenziale che permetta alla sola forza evocativa dei versi di fuoco e granito della Merini di riempire il vuoto celeste."
Lucio Dalla
Teatro