Le luci del palco della 27° edizione Festival della Versiliana si accendono per illuminare il nuovo spettacolo del grande artista sivigliano Antonio Marquez, ospite già nell’agosto 2005 con “Bolero e il Cappello a tre punte”.
Quest’anno presenta uno scintillante spettacolo dedicato alla Carmen e alla Spagna. Primo ballerino al Ballet Nacional di Spagna alla giovane età di 19 anni e noto al pubblico per le sue passionali esibizioni nel ballo del flamenco.
Altrettanto famose sono le sue creazioni tra cui ricordiamo la “Carmen”, realizzata per l’Opera di Montecarlo e per il Teatro nazionale di Atene.
Il profondo amore per il “Baile Español” lo ha portato nel 1995 a fondare una sua Compagnia per recuperare e potenziare le radici di questa coinvolgente danza;
il successo è immediato e la compagnia viene chiamata nei più importanti teatri e festival internazionali.
Lo spettacolo che presenta alla Versiliana 2006 è diviso in tre parti:
BOLERO: Il Bolero di Ravel è un’opera che spicca per la sua notevole forza espressiva. Il lento crescere della sua melodia ripetitiva, accentuata in ogni momento da una ricchezza strumentale che sembra inesauribile, dà luogo a diversi quadri coreografici nei quali prende vita un dialogo tra il personaggio principale - interpretato da Antonio Marquez - figura solitaria che compare in scena all’interno di un’atmosfera spettrale, ed il resto dei ballerini.
DANZAS DE LA VIDA BREVE: L’opera La Vida Breve fu portata in scena per la prima volta nel 1913, nel Casinò Municipale di Nizza, quale culmine magnifico di vari progetti di opere liriche antecedenti di Manuel de Falla. Antonio Marquez ha creato una coreografia speciale per la rappresentazione di quest’opera nel Teatro Real di Madrid nel luglio 2001.
DESPUES DE CARMEN Il trionfo del torero cresce di giorno in giorno: si dà completamente rischiando la sua vita ed i suoi sforzi sono compensati da serate ricche di trofei, grida e trionfi.
Ha tutto ciò che ha sempre sognato, ma nulla brilla dentro il suo intimo, scuro e mortalmente stanco. L’immagine della sua amata morta gli riempie gli occhi e tinge di lutto la sua vita.
Nella sua amarezza, riesce a sentire un po’ di consolazione solo quando sogna la donna più bella di Siviglia, la regina delle sigaraie, che non si è mai allontanata dai suoi pensieri dopo aver saputo della morte dell’amata. Una Carmen morta! Una Carmen piena di vita! Ma il torero la sogna viva. E la sente sia viva che morta. E questa realtà lo fa impazzire. Disperato, tenta di far tornare un po’ di pace nella sua mente e la quiete nella sua tormentata vita.
Senza volerlo, ama un’altra donna che vuole credere Carmen, di quell’amore intenso che oggi, unito a quest’altro, è talmente forte e passionale quanto quello provato per la sigaraia.
Teatro