Dal 5 al 23 settembre 2009 la città di Ravenna ospita l'XI edizione di AMMUTINAMENTI - festival di danza urbana e d'autore, a cura dell'Associazione CANTIERI, con la direzione artistica delle coreografe Monica Francia e Selina Bassini.
Il Festival è promosso dal Comune di Ravenna - Assessorato alla Cultura, con il contributo della Regione Emilia Romagna, del Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dell'Autorità portuale e della Compagnia portuale di Ravenna, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, e il patrocinio della Provincia di Ravenna.
II Festival Ammutinamenti, pur mantenendo la sua intima vocazione alla danza urbana e d'autore, inizia, in questa undicesima edizione, a farsi promotore dell'incontro tra la creatività contemporanea e il patrimonio culturale di Ravenna. Attraverso spettacoli, istallazioni e mostre, si crea un percorso di intersezioni e scambi, per la costruzione di una rete della contemporaneità, con particolare attenzione alla produzione dei giovani autori. In quest'ottica le immagini guida di Ammutinamenti riprendono le opere dei tre giovani artisti selezionati per il ciclo Critica in arte del MAR, che presentano alcune loro produzioni anche nella giornata di apertura del Festival.
DARSENA DANCE RAIDS
Sabato 5 settembre (ore 20.30) nella Darsena di Ravenna il Festival si apre con la consueta finestra sull'internazionale. Per un giorno Ammutinamenti trasforma la Darsena, strada d'acqua fra città e mare, in un luogo di produzione di materiale e di idee, progetti culturali e relazioni. La sezione DARSENA DANCE RAIDS è creata in collaborazione con il network Anticorpi XL.
Apre questa edizione la talentuosa danzatrice israeliana Iris Erez, artista storica della compagnia di Yasmeen Godder, con lo spettacolo It's not personal, lavoro che ha come soggetto i diversi modi di essere di ogni singolo individuo. Per questo la Erez, pur essendo sola in scena, crea dei momenti a due danzando con una bambolina, suo alter ego.
Da Israele si torna in Europa con il gruppo emergente olandese T.R.A.S.H., che propone Weiter con le coreografie di Kristel Van Issum; interpreti i danzatori Guilherme Miotto, Alexandre Tissot, Tegest Pecht Guido e Lucie Petrusová. In scena quattro eccentrici personaggi travolti in un vortice di morte, amore e violenza. Questa originale formazione di teatro-danza muove i primi passi sulla scena underground rock di Tillburg con performance dinamiche dagli accenti hardcore punk, ma anche poetiche ed emozionanti.
Chiude la sezione la compagnia spagnola Entremans con Ven dei coreografi e danzatori Alexis Fernandez e Caterina Varela, vincitori di diversi premi tra cui il XXII Certamen Coreográfico de Madrid (Spain) nel 2008. Lo spettacolo è un concentrato del lavoro di due straordinari danzatori, in grado di manipolare e ribaltare tutti i codici della danza contemporanea in maniera sorprendente.
L'evento di apertura del Festival vede esposte alle Artificerie Almagià anche opere e installazioni dei giovani artisti Dacia Manto, Pietro Ruffo e Marinella Senatore, protagonisti del progetto espositivo Critica in Arte, che si svolgerà al MAR dal mese di ottobre.
Il dopo festival della sera di apertura è a cura di Fanny & Alexander con DjNada e D.A.R.I.O.
CROSSING
Novità di questa edizione la sezione CROSSING, nata dalla collaborazione delle Associazioni Cantieri e Mirada, un progetto di "attraversamenti" fra Ammutinamenti e alcuni degli spazi più belli di Ravenna deputati all'arte, che durante il Festival ospitano esposizioni con particolare attenzione alla creatività giovanile. Crossing, che è in grande contenitore di GD'A, la VETRINA DEI GIOVANI DANZATORI e della mostra RAM, si vuole proporre come la prima tappa di un percorso di intersezioni fra arti visive e scritture coreografiche, finalizzato soprattutto al sostegno e alla promozione della creatività giovanile. Giovani danzatori della Vetrina provenienti da tutta Italia propongono, infatti, le loro performance all'interno della chiesa sconsacrata di Santa Maria delle Croci, in cui è allestita RAM. Ancora la danza entra nel complesso di San Nicolò, spazio espositivo della Fondazione RavennAntica che ospita la mostra Otium Ludens; ed infine si presenta nel luogo principe dell'arte ravennate il MAR, in cui è allestita la mostra Armonie dell'invisibile. La bellezza immaginaria dell'artista Eugenio Carmi.
D'altro canto le Artificerie Almagià, in cui si svolgono molti degli eventi di Ammutinamenti, ospitano RAM Off, mostra di tre giovani artisti segnalati nel concorso RAM: Alice Roncarati, Esmeralda Baliva e Gruppo CaCO3.
Fa parte della sezione Crossing GD'A - PREMIO GIOVANI DANZ'AUTORI DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 2009, le cui finali si svolgono l'11 e il 12 settembre sempre presso le Artificerie Almagià. GD'A è sostenuto dalla Rete Anticorpi degli operatori dell'Emilia Romagna e dedicato al supporto e alla promozione dei giovani Autori di Danza della Regione Emilia Romagna.
Venerdì 11 settembre alle ore 18.00 presso Santa Maria delle Croci, inaugurazione della mostra RAM Cercando il mare per Ravenna, che vede esposte le opere dei sette vincitori del concorso RAM 08/09 per i giovani artisti della provincia di Ravenna, a cura dell'Associazione Mirada.
Alle ore 21.00 ad Almagià si presenteranno di fronte alla giuria i due finalisti del Premio GD'A Emilia Romagna 09: le compagnie NN Chalance (Rimini) e Urbani Guerra (Bologna).
La compagnia NN Chalance presenta Se non ricordo male, monologo recitato da una doppia voce, uno studio sulla memoria. La coreografia nasce in una decadente ex colonia marina sulla spiaggia di Rimini risalente agli anni '30, per poi essere astratta in uno spazio nero e vuoto, dove mancano gli elementi che l'hanno creata (pezzi di vetro, sabbia, cocci, escrementi di piccione, rumori.); ma di cui il corpo conserva il ricordo. Il progetto scenico procede parallelamente ad un video, curato dal video-maker Matteo Conti. La compagnia, nata a Riccione nel 2007, è composta dalle danzatrici Eleonora Gennari e Valeria Fiorini, con esperienza nella danza contemporanea e nel teatro-danza, mentre segue il duo come trainer la danzatrice e coreografa Barbara Martinini, formatasi alla scuola di Essen.
A seguire Stanzas in Meditation con l'ideazione, la coreografia e l'interpretazione di Silvia Urbani e le scene e luci di Alessio Guerra. Stanzas in Meditation nasce dal desiderio di indagare poeticamente lo stato di Assenza come condizione interiore essenziale, per aprirsi al presente e alla complessità del reale.
La Compagnia Urbani-Guerra nasce dall'incontro umano ed artistico di Silvia Urbani, danzatrice/coreografa, e Alessio Guerra, lighting designer. Nella creazione, danza e luce affermano e conservano una netta autonomia, pur manifestando nel loro dialogo continuo, un forte desiderio di fusione e unità. Silvia, nata a Vicenza nel 1980, laureata in Storia della Danza all'Università di Bologna, si forma in Italia e all'estero, approfondendo il suo percorso artistico in Olanda, dove vive dal 2004 al 2007, studiando alla Rotterdam Dance Academy. Alessio, nato a Ferrara nel 1976, laureato in Teoria e Storia della Scenografia presso il DAMS di Bologna. Si specializza in Iighting design con AIDI, Philips Light Academy e Accademia della luce di V.Storaro. Dal 2000 si occupa di ricerca e sperimentazione illuminotecnica per l'architettura, il teatro e per eventi temporanei.
Progetto particolare dal titolo INTERCITY per la giornata di sabato 12 settembre, promossa da Anticorpi - Rete di festival, rassegne e residenze creative dell'Emilia Romagna, che si propone di unire le città di Bologna, Ferrara e Ravenna, con le loro principali manifestazioni di danza (la Stagione di Danza del Teatro Comunale di Ferrara, il Festival Internazionale Danza Urbana di Bologna, il Festival Ammutinamenti di Ravenna) in un itinerario di eventi, volto a promuovere la mobilità dei differenti pubblici e a creare una sinergia tra le iniziative della Regione. Ciascuna manifestazione rappresenta un unicum nel panorama nazionale della danza: a Ferrara vi è una delle più interessanti stagioni di danza in Italia, a Bologna il primo festival italiano di danza nei paesaggi urbani, a Ravenna il festival che più ha sostenuto e promosso la giovane danza d'autore. Dall'unione di queste tre specificità è nata una giornata dedicata all'esplorazione delle città attraverso le creazioni di giovani talenti.
Il programma del 12 settembre è così articolato:
Dalle 15.00 alle 17.00 presso Palazzo Re Enzo a Bologna, la coreografa Francesca Pennini (vincitrice del Premio GD'A 08) presenta la sua nuova creazione Frammento XI, evento performativo, che chiude la tredicesima edizione del Festival Internazionale Danza Urbana. A partire dalle 18.30 a Ferrara la coreografa Cristina Rizzo presenta, con alcuni artisti di Bologna, Ravenna e Ferrara, il progetto performativo AHAH. Alle 20.30 presso le Artificerie Almagià di Ravenna si svolge la vernice della mostra RAM OFF, dedicata a giovani artisti; alle 21.15 Antonio Rinaldi (finalista Premio GD'A 08) presenta la sua ultima produzione, The Human Attitude To Nihilism (T.H.A.T. Nihilism). Dopo la sua partecipazione a GD'A dello scorso anno, Rinaldi si è particolarmente distinto per la collaborazione con la Socìetas Raffaello Sanzio, con cui ha realizzato Tabula/Tavola nell'ambito del programma Alieno/Progetto Nuove Creatività dell'Ente Teatrale Italiano, 2008/2009.
La serata prosegue con l'atteso annuncio del vincitore del Premio GD'A 09.
A seguire Djset a cura di Fanny & Alexander con Black Fanfare.
Solo su prenotazione è stata messa a disposizione un bus-navetta per gli spettatori che intendano assistere agli spettacoli in tutte e tre le città con partenza e arrivo da Ravenna.
EVENTO DI PUNTA di Crossing (dal 18 al 20 settembre) la VETRINA GIOVANE DANZA D'AUTORE: danzatori e compagnie, provenienti da tutta Italia, si esibiscono tra le Artificerie Almagià e gli spazi urbani.
La VETRINA GIOVANE DANZA D'AUTORE è un progetto creato e sostenuto dai maggiori operatori di danza e teatro italiani, che hanno dato vita ad un network chiamato ANTICORPI XL, per promuovere, dare visibilità e far circuitare giovani compagnie italiane indipendenti. Una commissione artistica formata dagli operatori partecipanti, ha selezionato i progetti artistici ritenuti più interessanti.
Venerdì 18 settembre (ore 21.00) alle Artificerie Almagià la vetrina si apre con la compagnia Zaches Teatro (Toscana) in Il Fascino dell'Idiozia di Luana Gramegna, un'indagine sulle atmosfere delle Pitture Nere di Francisco Goya, restituite sulla scena attraverso la luce, il suono e il movimento. Le "Pitture nere" sono una serie di tredici dipinti con toni scuri, temi macabri e volti deformati realizzati da Goya sulle pareti della propria casa, negli anni in cui visse la malattia che lo condusse alla sordità. Un lavoro sulla percezione costretta dalla menomazione dei sensi. La compagnia Zaches Teatro nasce a Firenze nel 2004, con l'intento di indagare il connubio di diversi linguaggi artistici: la danza contemporanea, il teatro di figura, il rapporto tra movimenti plastici e musica elettronica.
Il danzatore Pietro Pireddu (Sardegna) presenta Menteur, con cui ha vinto il concorso "Personal Work", una coreografia ispirata alla voce della famosa interprete francese, Barbara e alla sua canzone "Di quand reviendras-tu", che racconta di una donna nell'inutile attesa di un uomo. Da qui nasce l'idea di mettere in scena lui, esaltando con un'ironica gestualità le sue contraddizioni. Menteur è l'uomo insicuro e spavaldo, l'uomo bugiardo ma fragile, alla ricerca dell'eterna giovinezza.
Silvia Gribaudi (Veneto), vincitrice del premio GD'A Veneto 2009, propone A Corpo libero. Una "giovane" donna scopre la sua inadeguatezza, che in ogni istante tenta di superare per ricercare quella libertà, a cui aspira.
Davide Frangioni (Liguria) in X4men-Performen, un'azione coreografica per un solo interprete, e integra stimoli provenienti dalle arti coreutiche, schermistiche e letterarie. Attraverso quattro personaggi si indagano alcuni luoghi comuni legati all'immaginario maschile.
Chiude la prima serata della vetrina la compagnia NN Chalance (Emilia-Romagna) finalista del premio GD'A Emilia Romagna 2009, con Se non ricordo male.
SABATO 19 la vetrina prosegue in alcuni degli spazi urbani più belli e significativi di Ravenna. Alle 16.00 prima performance nel cuore della città, in Piazza San Francesco, Riccardo Buscarini & Letizia Mazzeo (Emilia-Romagna) propongono The Ephemeral Aspect of Things. A metà tra danza contemporanea e arti visive, il progetto nasce dal desiderio di lavorare su due dinamiche di movimento: la caduta e il crollo. Il lavoro si ispira alle immagini di palazzi e sculture in rovina. È una ricerca sulla decomposizione, sul crollo sotto il peso del tempo e della gravità. Riccardo Buscarini, giovane danz'autore di Piacenza, formatosi alla London Contemporary Dance School, ha sviluppato un personale interesse per il rapporto tra le arti performative e quelle visive.
A seguire In-Stabile Compagnia (Puglia) in Depende, ideazione e coreografia di Riccardo Fusiello, in scena Maria Cerciello, Serena Marossi e Agostino Riola. Niente è quello che sembra e tutto è già qualcos'altro: dipende dal punto da cui si guarda, da come si guarda, da chi guarda. La compagnia nasce nel 2007 con il desiderio di sperimentazione e creazione nell'ambito del teatrodanza e della danza contemporanea.
Alle 16.30 nella chiesa sconsacrata di Santa Maria delle Croci (Via Guaccimanni) in concomitanza con la mostra RAM, la performance Cowboys_studio della compagnia Corpoceleste_C.C.00# (Marche) con la coreografia di Alessandro Sciarroni. Cowboys è un lavoro sul colore e sull'identità superficiale. Luana Milani e Matteo Ramponi, interpreti del lavoro, "indossano" degli specchi di forma quadrangolare davanti al viso. In questo modo il corpo perde la sua identità e si fonde di volta in volta con lo spazio, con lo sguardo del pubblico, ma soprattutto con dei colori-simbolo.
Alle 17.30 nel complesso di San Nicolò, in concomitanza con la mostra Otium Ludens, replica di The Ephemeral Aspect of Things di Riccardo Buscarini & Letizia Mazzeo; e a seguire la compagnia Diadi (Marche) presenta sic! di e con Francesca Gironi. La compagnia nasce nel 2008, da un'idea di Francesca e Monica Gironi, con l'intento di operare nell'ambito della danza di ricerca. Spazio aperto ad interferenze artistiche, diadi collabora con compositori elettronici, video artisti e fotografi nell'esplorare la poetica del corpo.
A seguire Unbalance di Michela Minguzzi (Emilia-Romagna), che racconta la ricerca coreografica all'interno di uno stato di sbilanciamento. La coreografia segue un ritmo altalenante, a volte all'unisono con la musica, a volte in aperta dissonanza ritmica e prende ispirazione dalle figure dei dipinti di Egon Schiele. Le posizioni dei corpi sembrano "innaturali", facendo nascere una postura precaria, fragile e sbilanciata.
In serata alle Artificerie Almagià alle ore 21.00 EX di e con Giuliana Urciuoli (Veneto), uno studio sull'evoluzione nei diversi stadi che appartengono all'essere. Spesso la trasformazione degli esseri viventi non sono processi graduali, ma avvengono con passaggi bruschi, interrotti da attimi di quiete e silenzio. La Urcioli ha fatto parte della Compagnia di Carolyn Carlson e ha partecipato a diverse produzioni della Biennale di Venezia. Danza in numerosi festival internazionali e collabora con molti e importanti coreografi.
Maristella Tanzi e Francesca Giglio (Puglia) propongono (dueperdue) per due. Entrambe le danzatrici hanno avuto numerose esperienze con diverse compagnie, praticano hata yoga ed hanno studiato capoeira e ginnastica acrobatica, formazione che dà loro una cifra stilistica particolare.
Comp.K è il lavoro nato dalla collaborazione fra il coreografo Gabriel Beddoes e il videomaker Daniele Rosselli (Campania). È un tentativo di trasposizione di uno degli aspetti più controversi della nostra società: le cure farmacologiche. Gabriel Beddoes inizia nel 1994 gli studi di danza a Napoli al Centro "Movimento Danza". Dal 2003 al 2005 si perfeziona al L.C.D.S. (The Place) di Londra, successivamente si trasferisce a Bruxelles, dove viene in contatto con diversi artisti e pedagoghi della danza contemporanea, qui sviluppa una propria poetica del corpo. Daniele Rosselli è un creativo, un regista, specializzato in videoarte, videoclip, videodanza, cortometraggi.
Chiude la serata Maquillage di Elisabetta Consonni (Lombardia). Dai tacchi a spillo al make up, dalla chirurgia estetica fino alle implementazioni tecnologiche e alla realtà virtuale: la creatività umana nell'ideazione di strumenti per la modificazione del corpo non smette di sorprendere. E creativa è quindi la combinazione di naturale e artificiale per la manifestazione della nostra identità attraverso il corpo.
In diversi luoghi nelle giornate di sabato e domenica si svolge anche la performance di Olivia Giovannini P.P-P. 4.2 - plastic play-pen 4.2, in cui un individuo, indossando un soprabito di plastica con un I-POD inserito nel retro, è fermo in un classico luogo di passaggio.
Domenica 20 alle ore 17.00 si torna in Piazza San Francesco con relAZIONI ipotesi 1 di Tiziano Di Muzio (Abruzzo). Quali azioni e quanti rapporti possono nascere ogni volta che, nel corso della vita, entriamo in relazione con altre persone? Questo è il soggetto del lavoro del coreografo Di Muzio che dal 2007 si dedica al teatro-danza, curando la formazione di attori e i movimenti coreografici di spettacoli di prosa.
Alle 17.30 in Santa Maria delle Croci lo spettacolo AH23 della compagnia C-3PO (Liguria), con Olivia Giovannini, ispirato ad "Alice nel paese delle meraviglie", nasce dal desiderio di esplorare le possibili dinamiche di un corpo all'interno di uno spazio piccolo e sopraelevato: un tavolino. Il gruppo C-3PO si forma nel 2008 dall'incontro di quattro persone provenienti da ambiti artistici differenti: fotografia, musica e programmazione di suoni, ricerca corporea, arte visiva.
Alle 18.00 al MAR Senza del Gruppo Krisis (Veneto) con le coreografie di Elisa dal Corso. Il progetto di lavoro si focalizza sulla tensione, senza raggiungere la realizzazione. La forza che lo domina è un continuo sbilanciarsi in avanti, verso un obiettivo che non si raggiunge. Il Gruppo Krisis è il punto di arrivo di diverse esperienze e collaborazioni artistiche ed è il punto di partenza di un condiviso pensiero sulla multimedialità come strumento nell'arte contemporanea (lo spettacolo richiede la prenotazione).
In serata alle 21.00 presso le Artificerie Almagià la compagnia ZDDNTR (Campania) presenta H10-H11 birthday party di Andreana Notaro e Maria Paola Zedda, uno spettacolo sulla visione rubata ad un momento estremamente intimo e privato. Dopo un primo percorso intrapreso con la danza buto, la formazione ZDDNTR attua una ricerca sul confine tra corpo ed immagine.
Teatrofficina Zerogrammi (Piemonte) propone INRI di Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea. I due personaggi di INRI, dai colori grotteschi ed improbabili, si muovono sulla scena in un percorso temporale che imita quello della liturgia, attingendo alla inesauribile fonte di ispirazione coreografica e gestuale che è il rapporto del fedele con il proprio Dio, con particolare riferimento ai gesti e alle scenografie che accompagnano certi riti che si praticano ancora nel Sud Italia.
Francesca Foscarini (Veneto) in Kalsh termine tratto da Kalashnikov: un'arma che rende combattente anche una scimmia. Kalsh nasce dalla riflessione intorno all'idea di "abbandono" e come questa condizione si traduce al corpo e al suo movimento. La Foscarini, dopo gli studi di danza classica, moderna e contemporanea, inizia la sua esperienza professionale con la Compagnia Aldes di Roberto Castello. Lavora per diversi coreografi internazionali tra cui Iris Erez (ISR), Sara Wiktorowicz (NL) e Sonia Brunelli, con cui ha collaborato anche recentemente.
Chiude la vetrina un altro lavoro di Alessandro Sciarroni, sensibile interprete della nuova scena contemporanea. Sfugge alla categorie abituali l'installazione-performance Yourgirl: attraverso il linguaggio della contemporaneità, Sciarroni fa un ritratto della condizione di Emma Bovary, condannata a non sapersi innalzare all'altezza della tragedia che la colpisce.
DANZABILE
Chiude il festival mercoledì 23 settembre la sezione DanzAbile, presenza ormai costante, ideata per promuovere il rapporto terapeutico e aggregativo della danza per le persone disabili e che si realizza attraverso uno stretto confronto tra operatori del settore, danzatori e disabili stessi. In questa edizione alle Artificerie Almagià (alle ore 19.00 e alle ore 20.30) viene presentato Studio per 13 corpi, a cura di Anna Albertarelli, Francesca Cesari, Roberto Passuti, Piero Perazzo e Stefania Baldizzone, scaturito dal lavoro di cinque giorni di laboratorio della compagnia La Linea dell'arco, formata da operatori del settore, danzatori e disabili, in collaborazione con la compagnia VI-Kap, nata dall'integrazione fra danzatori-attori e portatori di handicap. Studio per 13 corpi affronta innanzitutto il tema della fisicità sulla scena, la messa a nudo del corpo abile o disabile che sia. Occorre un gesto di coraggio per esporre, anche in maniera cruda, la propria presenza, per trovare, cercare e verificare come corpi diversi possano interagire e conoscersi attraverso la danza contact-improvvisation e il teatro fisico. L'obbiettivo è quello di superare i limiti fisici per trovare un luogo di incontro, uno stato del corpo libero da preconcetti e da tabù. Inseriti nel progetto Studio per 13 corpi anche un estratto dall'ultima produzione della compagnia VI-Kap, xxh visioni sulla corporeità, affettività e disabilità, presentato nel corso della serata, che affronta sempre il tema della fisicità.
ASSAGGI DI DANZA D'AUTORE
Anche quest'anno l'arte coreutica contemporanea e coloro che l'hanno scelta come professione entra nelle scuole di Ravenna. Il 17 e il 18 settembre viene presentata una performance dal vivo con momenti di conversazione, al fine di favorire ed incoraggiare lo scambio di osservazioni e le domande tra i danz'autori e i bambini/ragazzi delle scuole, che hanno partecipato ai laboratori proposti dall'Associazione Cantieri. Per l'edizione 2009 gli 'Assaggi' saranno presentati in 4 Scuole di Ravenna: il 17 settembre il Gruppo Nanou presenta il suo lavoro prima alla Scuola Primaria di Ponte Nuovo e poi alla Scuola Media Montanari; mentre il 18 settembre la compagnia Teatrofficina Zerogrammi entra nelle scuole superiori: il Liceo Classico Dante Alighieri e il Liceo Artistico Nervi.
Ha collaborato con il Festival anche l'organizzazione delle Artificerie Almagià e la redazione dei giovani critici di Altre velocità, che ormai di anno in anno segue il percorso e lo sviluppo di Ammutinamenti e della sua fucina di danz'autori emergenti.
AMMUTINAMENTI 2009
Festival di danza urbana e d'autore
XI edizione
Ravenna 5-23 settembre 2009
direzione artistica Monica Francia e Selina Bassini
Per informazioni:
Tel. 346-6236391 - 0544 251 953
Eventi urbani: ingresso gratuito
Eventi Artificerie Almagià: ? 5,00
(Prenotazione consigliata)
www.festivalammutinamenti.org
info@cantieridanza.org