Teatro

Anche il Teatro in lutto per la morte di Ingmar Bergman

Anche il Teatro in lutto per la morte di Ingmar Bergman

Ingmar Bergman, scomparso ieri all'età di 89 anni, è ricordato in tutto il mondo grazie al cinema e ai suoi splendidi film. Tuttavia, pochi sanno che il famoso regista ha esordito nel mondo dello spettacolo proprio a teatro. Il portavoce del Dramaten di Stoccolma, dove Bergman era tornato dal volontario esilio in Germania, costatogli anche un doloroso internato in un ospedale psichiatrico, ha dato conferma della notizia fatta circolare in mattinata dalla sorella Eva e subito rilanciata dalle agenzie di stampa. Bergman, nato a Uppsala il 14 luglio 1918, aveva assistito alla sua prima rappresentazione teatrale all’età di nove anni. Nel corso della sua lunga carriera sono state circa novanta le regie firmate per il palcoscenico, cominciate con "Macbeth" nel 1944 e proseguite nel segno di Strindberg, l’autore prediletto, Ibsen, Molière ma anche Pirandello, Brecht, Albee. Dopo l’addio alla macchina da presa nel 1982 con uno dei suoi capolavori, "Fanny e Alexander", che seguiva pellicole pluripremiate come "Il settimo sigillo", "Sussurri e grida" e "Scene da un matrimonio", Bergman tornò al primo amore, che in realtà non aveva mai abbandonato, diventando nel 1995 membro onorario dell’Unione dei Teatri d’Europa. Il giorno del suo ottantesimo compleanno il Dramaten di Stoccolma volle omaggiarlo mettendo in scena un suo allestimento e fra gli ultimi lavori del maestro, affetto da periodiche crisi depressive, è da annoverare l’allestimento del "Flauto magico" di Mozart, caratterizzato da un forte impianto visionario, tipico della poetica bergmaniana, pensato contemporaneamente per il grande schermo e il palcoscenico. I suoi due imprescindibili amori.