Dal 1 novembre al 19 dicembre '08: la mostra fotografica "Out of the Sixties" di Dennis Hopper; conferenza spettacolo con Piergiorgio Odifreddi; Toni Servillo; Sharon Isbin (unica data italiana); alcuni dei migliori cantanti della scena internazionale, straordinari affabulatori ma anche virtuosi della chitarra, dell'organo, degli archi…
Anche questa edizione del Festival si presenta in una veste molto ricca e variegata: non solo un nutrito programma di concerti esclusivi affidati ad alcuni tra i più prestigiosi nomi della scena concertistica attuale, ma anche incontri con artisti e autori, seminari, corsi di perfezionamento e rassegne di film che consegneranno questo autentico evento agli aretini e ai tanti turisti che un'accorta strategia culturale sta portando con successo nella luminosa città del Petrarca e di Piero della Francesca.
Il Festival di Arezzo avrà la sua sede operativa nello storico Palazzo Chianini Vincenzi. Il Palazzo, aperto tutti i giorni, sarà il cuore pulsante dell'attività, sede del bookshop e punto d'incontro degli artisti con il personale del Festival e il pubblico.
A Palazzo Chianini Vincenzi sarà allestita l'attesa mostra fotografica di Dennis Hopper: "Out of the Sixties", trait-d'union della manifestazione e sfondo del Convegno Internazionale "Lontano, lontano, lontano: il 1968 e la musica" che, con il coordinamento di Sandro Cappelletto, si terrà il 30 Novembre. Al convegno parteciperanno alcuni del maggiori testimoni e studiosi di quei fermenti musicali che, quaranta anni fa, cambiarono anche il mondo musicale. Dennis Hopper, il mitico regista di Easy Rider, iniziò la sua significativa attività di fotografo negli anni '50, interrompendola definitivamente con il passaggio al cinema. La mostra Out of the Sixties presenta un centinaio di istantanee realizzate fra il 1960 e il 1967. L'ingresso alla mostra, come a tutti gli eventi collaterali, sarà gratuito.
Tra le produzioni esclusive del Festival spicca l'imponente concerto inaugurale diretto da Stefano Demicheli che guiderà l'orchestra Dolce & Tempesta, il coro La Stagione armonica e le splendide voci di Monica Piccinini e Marina De Liso nella prima esecuzione in tempi moderni dei "Notturni per i defunti" di Nicola Porpora. Il concerto sarà registrato e distribuito internazionalmente dalla casa belga Fuga libera (Basilica di San Francesco, 2 Novembre).
La Chimera, diretta dall'ottimo Eduardo Eguez – ardimentoso ensemble di violini, viole da gamba, violoncelli, chitarre, liuti e bandoneon – interpreterà, con le voci del baritono Furio Zanasi e il mezzosoprano Susanna Moncayo, uno spettacolare programma di madrigali cinquecenteschi intervallati da tanghi d'autore. Che cosa li accomuna? Innanzitutto i temi lirici dell'amore perduto, della nostalgia, della passione, poi delicate quanto folgoranti assonanze armoniche che risaltano in tutta la loro modernità grazie allo scambio tra gli strumenti che un accorto concertatore come Eguez padroneggia con sensibilità moderna eppure rispettosa del significato più autentico delle due esperienze compositive. Autentica "contaminazione" e grande impatto sonoro, quindi, per questo programma riunito sotto il titolo di Buenos Aires Madrigal. (Teatro Pietro Aretino, 22 Novembre).
Anche in questa edizione il Festival di Arezzo si è preoccupato di realizzare alcune attività storico-artistiche tali da celebrare degnamente i protocolli d'intesa in essere con il locale Liceo Classico Musicale e la Facoltà di Lettere e Filosofia ovvero mettendo a disposizione soprattutto dei giovani studiosi un progetto musicale che si rivelasse anche un potente messaggio da studiare. Il Festival di Arezzo annuncia l'avvio, da quest'anno, dell'esecuzione integrale di uno dei pilastri della letteratura classica, i Quartetti per archi di Ludwig van Beethoven. Affidati ai generosi musicisti del miticoQuartetto Auryn, qui in residenza, i Quartetti verranno eseguiti in due anni e costituiscono il prosieguo di un progetto insieme didattico e divulgativo che da sempre caratterizza l'attività del Festival di Arezzo. (Teatro Pietro Aretino, 2-5-6 Dicembre).
Affidata al virtuoso Francesco Finotti, invece, l'esecuzione integrale di tutte le opere organistiche di Franz Liszt: un incarico tanto difficile quanto necessario ovvero quello di eseguire il repertorio organistico "da concerto" così come avviene nelle capitali europee della musica, affrancando la letteratura organistica da una parziale (quanto spesso noiosa) fisionomia da chiesa (Santa Maria alla Pieve, 10-16 Novembre).
Sharon Isbin è l'attesissima star: la tecnica raffinata, il lirismo elegante e l'estrema versatilità hanno fatto di questa affascinante interprete una delle migliori chitarriste contemporanee, appassionata cultrice delle musiche nuove e attenta "cittadina" del mondo. Le sue oltre 25 incisioni discografiche, dal barocco al repertorio spagnolo-sudamericano e contemporaneo fino al jazz-fusion, testimoniano la sua notevole versatilità. Nell'ultimo CD Sharon Isbin interpreta i concerti di Rodrigo, Ponce e Villa-Lobos con la New York Philharmonic Orchestra.
Con Dreams of a World Sharon Isbin ha vinto un Grammy Award nel 2001 come miglior solista, unica chitarrista a ricevere il premio in 28 anni. Qui ad Arezzo, in un concerto in esclusiva italiana, Sharon Isbin proporrà uno scoppiettante programma spagnolo-sudamericano nel quale spiccano tre capolavori a lei dedicati: El Decameron Negro di Leo Brouwer, Joan Baez Suite di John Duarte e Seven Desires for Guitar del cinese Tan Dun, compositore, direttore e instancabile promotore della nuova Cina, noto soprattutto per le pluripremiate colonne sonore dei colossal hollywoodiani La tigre e il dragone e Hero (Teatro Pietro Aretino, 27Novembre).
Quindi, altre splendide "voci". Quella recitante del grande Toni Servillo che, accompagnato daAntonio Ballista, proporrà una versione aggiornata nelle musiche dell'intensa "Lettera di Lord Chandos" di Hugo von Hofmannsthal (Teatro Pietro Aretino, 20 Novembre). Quella "parlante" e forte di Piergiorgio Odifreddi: con il fido pianista Roberto Cognazzo, svolgerà da par suo il tema "Musica e Matematica" (Teatro Pietro Aretino, 12 Novembre). Infine, le voci possenti e liriche di Patrizia Cigna, Sara Bacchelli, Baltazar Zuniga e Walter Pestolin che, con i complessi orchestrali e corali della Scuola di Musica di Fiesole diretti da Umberto Benedetti Michelangeli eseguiranno un sontuoso Concerto di Natale comprendente la "Nelson Messe" di Haydn e le "Litaniae Lauretaneae" di Mozart. E così, nel nome dei grandi e della classicità e ancora una volta nello splendore pierfrancescano della Basilica di San Francesco, l'edizione 2008 del Festival "I Grandi Appuntamenti della Musica" di Arezzo si chiude con alcuni capolavori che da sempre sono il sigillo spirituale della musica occidentale (Basilica di San Francesco, 19 Dicembre).
Il Festival di Arezzo, ideato da Giulia Ambrosio e prodotto dall'Ente Filarmonico Italiano, si svolge con il patrocinio e i contributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il sostegno determinante del Comune di Arezzo.