Dal 4 al 7 settembre 2008, presso il sito archeologico di Elea Velia, va in scena "Matri-Arche" l'ultimo lavoro diretto da Nin Scolari - scomparso dieci giorni fa - con Teatrocontinuo e Kalokagathoi, gruppo teatrale del Dipartimento di Filologia Classica dell'Università di Napoli "Federico II", guidato dal regista e attore Francesco Puccio. Le compagnie, nonostante la tragedia che ha colpito il gruppo di lavoro, hanno voluto comunque portare avanti lo spettacolo. Pensando così di incarnare la volontà di Nin, a cui sarà dedicata la rappresentazione.
"Matri-Arche" è la storia di otto donne, tra loro estranee, che rispondono ad uno stesso richiamo e si riuniscono per rubare da un tempio il "Sacro Uovo della Vita" e per trasportarlo, in un viaggio nel tempo che inizia all'alba della caduta di Troia, fino ai giorni nostri.
Otto donne-madri della tradizione giudaico-cristiana e greca che non hanno mai smesso di essere grandiose, sole e sofferenti e, forse, tanto più grandi proprio per questo; otto personaggi della storia e del mito ancora capaci di raccontare cose a noi moderni, a dispetto dell'immagine che la Storia ci ha lasciato di loro. Medea non è l'assassina dei propri figli così come Eva non è la saccheggiatrice dell'albero del bene e del male, ed Ecuba non è la vittima di una guerra importante, allo stesso modo in cui Clitennestra non è solo colei che uccide il marito e Giocasta non solo madre e moglie dello stesso uomo. E ancora Demetra, che ci parla della gerarchia dell'amore, Andromaca che sa vedere una possibilità dove altri vedono solo il nulla e dunque Maria di Nazareth della quale è meglio non dire.
Otto donne "terribili" che valicano ogni confine razionale e naturale, alla ricerca di un "oltre" che le ponga in una nuova dimensione, che faccia di loro paradigma di tutte le ere del mondo.
I testi di "Matri-Arche" sono di Francesco Puccio. La regia e drammaturgia di Nin Scolari.
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Brevi su "I luoghi del mito" e Teatrocontinuo
Lo spettacolo fa parte del programma "I luoghi del Mito", ideato nel 1995 per valorizzare, attraverso l'arte teatrale, il patrimonio archeologico monumentale nazionale. Da più di dieci anni la ricerca di Teatrocontinuo si è rivolta ad una complessa serie di azioni artistiche ispirate dalla bellezza e dalle suggestioni che alcuni luoghi della Magna Grecia (Elea-Velia e Paestum in Campania; Rossano di Vaglio, Grumentum, Potenza in Basilicata; Parco Archeologico Scolacium a Roccelletta di Borgia, Castello di Squillace in Calabria) trasmettono. Immaginando che siano diventati rifugio dei miti antichi.
Teatrocontinuo è una compagnia di Teatro di Ricerca nata a Padova sotto la direzione artistica di Nin Scolari. E' attiva dal 1975 e vanta collaborazioni illustri con Eugenio Barba (Odin Teatret), Julian Beck (Living Theatre), Toni Cots (Odin Teatret), Katzuko Azuma (Japan), Grenland Friteatret (Norvegia), Ingemar Lindh (Svezia), Sanjucta Panigrai (India). Negli anni ha concentrato i propri interessi sulla storia e sul territorio, temi attraverso i quali costruisce nuove drammaturgie per i propri spettacoli, spesso arricchite dal contributo di esperti, intellettuali, docenti delle università italiane e straniere, come Padova, Venezia, Napoli, Caserta, Insbruck.
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