L’inaugurazione della mostra "12 trame-costumi di scena" è avvenuta il 22 febbraio, alla presenza dell’Assessore alla Cultura del comune di Cagliario Giorgio Pellegrini, del Direttore del Laboratorio di Scenografia del Teatro dell’Opera di Roma Maurizio Varamo e del presidente del Consorzio Camu’ di Cagliari Fabrizio Frongia.
Il progetto è curato e organizzato da Alberto Picciau, Francesca Pili e Maura Puddu, allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma, istituto presso il quale hanno lavorato intorno al tema del costume inteso come maschera, travestimento e desiderio di acquisire altre identità.
La mostra, visitabile fino al 19 marzo, propone dodici costumi ispirati a celebri opere e personaggi del cinema e del teatro: Desdemona, Giocasta, Salomè, Lady Macbeth, Turandot, La Fata del Sogno di una notte di mezza estate e il Casanova di Fellini.
I lavori esposti nelle sale del Lazzaretto e già apprezzati in occasione dell’edizione 2004 delle Notti Bianche di Roma e lo scorso anno all’interno delle manifestazioni per il Centenario del Carnevale di Parigi, giungono ora nel capoluogo sardo nell’ambito della programmazione che l’Assessorato alla Cultura cittadino realizza con la collaborazione del Consorzio Camù che ha curato il coordinamento operativo della mostra.
La realizzazione dei costumi nasce dall'analisi psicologica dei personaggi, dai cromatismi che li identificano, dalle loro caratteristiche fisiche e dal loro contesto storico ed artistico. Tutte le scelte stilistiche e formali, dalla tecnica di cucitura alle decorazioni e le rifiniture, non sono finalizzate alla documentazione e alla ricostruzione storica, ma vogliono sottolineare i concetti e le tematiche che contraddistinguono il ruolo del personaggio, evidenziando un’interpretazione iconografica e simbolica dell’opera originaria.
L’allestimento abolisce l’impostazione classica perseguendo qualcosa di nuovo e contemporaneamente si riallaccia alla tradizione sarda richiamandosi ai materiali tessili isolani e ai dettagli che contraddistinguono la Sardegna.
La mostra propone un originale catalogo sotto forma di cartoline in cui sono presenti le immagini dei costumi e le note critiche scritte dalla professoressa Tiziana Musi, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e dal professore Maurizio Varamo.
12 trame-costumi di scena è dedicata al professor Michele Mancini, docente di Storia dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Roma recentemente scomparso, fonte di ispirazione per i suoi allievi e grande estimatore della cultura sarda.
Per informazioni contattare Il Lazzaretto, via dei Navigatori, tel 0703838085, e-mail: lazzaretto@camuweb.it
Il progetto è curato e organizzato da Alberto Picciau, Francesca Pili e Maura Puddu, allievi dell’Accademia di Belle Arti di Roma, istituto presso il quale hanno lavorato intorno al tema del costume inteso come maschera, travestimento e desiderio di acquisire altre identità.
La mostra, visitabile fino al 19 marzo, propone dodici costumi ispirati a celebri opere e personaggi del cinema e del teatro: Desdemona, Giocasta, Salomè, Lady Macbeth, Turandot, La Fata del Sogno di una notte di mezza estate e il Casanova di Fellini.
I lavori esposti nelle sale del Lazzaretto e già apprezzati in occasione dell’edizione 2004 delle Notti Bianche di Roma e lo scorso anno all’interno delle manifestazioni per il Centenario del Carnevale di Parigi, giungono ora nel capoluogo sardo nell’ambito della programmazione che l’Assessorato alla Cultura cittadino realizza con la collaborazione del Consorzio Camù che ha curato il coordinamento operativo della mostra.
La realizzazione dei costumi nasce dall'analisi psicologica dei personaggi, dai cromatismi che li identificano, dalle loro caratteristiche fisiche e dal loro contesto storico ed artistico. Tutte le scelte stilistiche e formali, dalla tecnica di cucitura alle decorazioni e le rifiniture, non sono finalizzate alla documentazione e alla ricostruzione storica, ma vogliono sottolineare i concetti e le tematiche che contraddistinguono il ruolo del personaggio, evidenziando un’interpretazione iconografica e simbolica dell’opera originaria.
L’allestimento abolisce l’impostazione classica perseguendo qualcosa di nuovo e contemporaneamente si riallaccia alla tradizione sarda richiamandosi ai materiali tessili isolani e ai dettagli che contraddistinguono la Sardegna.
La mostra propone un originale catalogo sotto forma di cartoline in cui sono presenti le immagini dei costumi e le note critiche scritte dalla professoressa Tiziana Musi, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e dal professore Maurizio Varamo.
12 trame-costumi di scena è dedicata al professor Michele Mancini, docente di Storia dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Roma recentemente scomparso, fonte di ispirazione per i suoi allievi e grande estimatore della cultura sarda.
Per informazioni contattare Il Lazzaretto, via dei Navigatori, tel 0703838085, e-mail: lazzaretto@camuweb.it