Teatro

A Castrovillari via alla Primavera dei Teatri 2008

A Castrovillari via alla Primavera dei Teatri 2008

Scena Verticale, col sostegno della Regione Calabria - Assessorato alla Cultura, e in collaborazione con Teatri Calabresi Associati, Comune di Castrovillari e EXTRA segnali dalla nuova scena italiana, presenta Primavera dei Teatri 2mila8, nona edizione del festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea che si terrà a Castrovillari dal 31 maggio al 7 giugno prossimo.
 
La direzione artistica di Saverio La Ruina e Dario De Luca rinnova in questa edizione la propria volontà di creare fertili occasioni di incontro e confronto, con sensibile attenzione alle nuove generazioni creative, all’evoluzione dei linguaggi scenici e con interesse particolarmente rivolto alla nuova drammaturgia. Una poetica che è già valsa al Festival il Premio dell’Associazione dei Critici di Teatro e il Premio Giuseppe Bartolucci “per avere realizzato e imposto all’attenzione del mondo teatrale un felice appuntamento con la scena contemporanea, dando vita a una rassegna di grande respiro e rigore, in un territorio – come quello del nostro sud, non solo teatrale – geograficamente non facile, ma fertile di proposte e carico di necessità”.
 
NUOVA DRAMMATURGIA E SCRITTURE D’OGGI
            Un gradito ritorno quello di Emma Dante (Sud Costa Occidentale) che con il Festino torna a raccontare quelle piccole atrocità quotidiane consumate tra le mura domestiche, attraverso una tragica storia di diversità e isolamento; Sergio Pierattini affronta con Un Mondo Perfetto ( Premio speciale della giuria al Premio Riccione 2007) presentato in prima nazionale, il tema, attuale e complesso dell’adozione e indaga con “crudele eleganza” le dinamiche e i problemi di una coppia;Sempre  in prima nazionale I Sacchi Di Sabbia presentano Sandokan o la fine dell’Avventura. Liberamente tratto da Le tigri di Monpracem di Emilio Salgari, lo spettacolo, ambientato in un tinello contemporaneo, si propone di far rivivere il grande Romanzo di Avventura attraverso l’utilizzo di oggetti del quotidiano; Psicopompo Teatro presenta, dal testo di uno dei maggiori rappresentanti della drammaturgia spagnola, Juan Mayorga, Hamelin, un coraggioso spettacolo che affronta uno dei maggiori tabù della nostra società, quel male che molti si ostinano a non vedere: la pedofilia;Lucia Calamaro (Compagnia Malebolge)  con Tumore  racconta il lento, graduale avvicinamento alla morte senza rinunciare a “esercitare la catartica facoltà dell'ironia, il guizzo di una fosca comicità, l'ombra di un ghigno clownesco”. EmmeA’ Teatro propone Lampedusa è uno spiffero, uno spettacolo cheracconta con lucidità e ironia, il paradosso di una piccola isola più vicina all'Africa che all'Italia, schiacciata tra turismo ormai di massa e allarmismi scatenati dall'immigrazione clandestina; Egum Teatro e Krypton portano in scena Nella solitudine dei campi di cotone, un incontro con la poesia di Koltès e il suo immaginario straziante, fatto di tenebre, di paure infantili e di disperata necessità di affetto; Muta Imago con (a+b)3 racconta la storia di due innamorati e della guerra che li separa attraverso un linguaggio visionario e inventivo, ricco di potenzialità e di sorprese; Lorenzo Gleijeses presenta  L’Esausto o il profondo azzurro per la regia di Julia Varley, un testo che prendendo spunto dall’immaginario beckettiano, passando per Foucault, Borges e Arrabal, si concentra sul rapporto tra un personaggio e la sua ombra; Fibre Parallele mette in scena con Mangiami l’anima e poi sputala il divertente e dissacrante confronto tra una donna e l’oggetto del suo desiderio: il Cristo Crocifisso; Spazio Teatro porta in scena con La Nuova Colonia, dall’omonimo testo di Pirandello, un nucleo di diseredati spinto con forza ai margini della società che decide di cambiar vita e di esiliarsi da sé, per costruire una nuova società, un nuovo mondo.
 
LE RADICI E LA MEMORIA
Davide Enia ritorna al Festival con Maggio ‘43, un emozionante cunto in dialetto palermitano che restituisce la tragica storia del bombardamento americano che distrusse mezza Palermo durante la seconda guerra mondiale; l’A.C. Sutta Scupa presenta GiOtto: una ricostruzione minuziosa, tra diapositive, foto, mappe e voci registrate di uno degli eventi più tragici della storia italiana degli ultimi anni. Francesco Suriano propone due lavori: Salvatore, Cacaticchio, Gambilonghe e Ferdinando in prima nazionale e Un Vajtim Arberesh. Il primo (produzione Myself), partendo dalle vicende di un moto insurrezionale realmente avvenuto in Calabria fa luce su una vicenda finora ignota del nostro Risorgimento e racconta qualcosa di universale sulla Calabria e l’Italia di oggi. Il secondo (Centro R.A.T), si concentra sul confronto tra uno dei miti più famosi della cultura occidentale -la Medea- , e i testi, la lingua, le canzoni della tradizione arbereshe; Gianfranco Berardi con Briganti affronta le tematiche del brigantaggio meridionale post-unitario (1860-61) e rivive, attraverso le memorie di un giovane ventiseienne caduto prigioniero in battaglia, avvenimenti ed episodi che hanno segnato la vita delle popolazioni del Mezzogiorno d’Italia. Dario Tomasello (I Sotterranei del Castello)con Sua Maestà Siciliana propone uno studio sulla controversa figura di Ferdinando II, ultimo re del Regno delle Due Sicilie, personaggio tanto poetico quanto rigoroso, tanto popolare quanto aristocratico; Dario Natale ( Scenari Visibili) con Fumiere da voce alle vittime minori di mafia attraverso il racconto dell’uccisione, avvenuta nel maggio 1991 a Lamezia Terme, dei due netturbini   Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte. 
                                                                                                       
                                                                                                                                                  PROGETTO EXTRA
Primavera dei Teatri ospita nella sua nona edizione EXTRA segnali dalla nuova scena italiana. Compreso nel programma di lavoro biennale Italia Creativa (che il GAI Giovani Artisti Italiani sta realizzando con la collaborazione di POGAS Ministero delle Politiche Giovanili e Attività Sportive e ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani), EXTRA è coordinato per il Comune di Modena da Andrea Nanni ed è sostenuto dall’ETI Ente Teatrale Italiano. Il progetto intende monitorare e promuovere la creatività giovanile sul versante dello spettacolo dal vivo con particolare attenzione alle creazioni fuori dai confini di genere. Nel corso di tre giornate, il festival presenterà al pubblico e agli addetti ai lavori alcuni dei progetti selezionati da un osservatorio nazionale di critici e operatori appositamente costituito.