Ultimo Teatro, questo nome che potrebbe sembrare presago di un’apocalissi culturale, è quello che è stato assegnato ad nuovo teatro che si apre questa sera in Campania, precisamente a Portici, comune ad alta densità abitativa limitrofo alla città di Napoli. Ultimo in realtà, come è stato esaurientemente spiegato da uno dei direttori artistici del teatro, la giovane e rampante attrice Daniela Mancini, significa anche e soprattutto il cambiamento, la rinascita che segue la fine di un periodo. Ed è sicuramente una vittoria della cultura sul degrado sociale che colpisce sempre di più, indistintamente, province, periferie e metropoli, soprattutto se si pensa che il teatro in questione sorge tra le mura che ospitarono l’ex Cinema Capitol, senza che parcheggi, supermercati o bingo si siano per una olta appropriati di uno spazio nato per la cultura e lo socializzazione del cittadino. La struttura teatrale è di proprietà dell’amministrazione comunale, ristrutturata e utilizzata solo in casi di rassegne, eventi o mostre particolari, e quest’anno a partire dal corrente mese di novembre fino a giugno 2008, ospiterà la prima edizione della stagione teatrale del Nuovo Teatro Stabile d’Innovazione, sponsorizzata dall’Associazione Itinerarte, capitanata da Rosario Liguoro e dalla già citata Daniela Mancini, entrambi direttori artistici della rassegna. Le rappresentazioni sono state programmate con cadenza mensile nell’ultimo week-end di ogni mese per un totale di 8 spettacoli per 16 recite, che si terranno il sabato alle ore 21 e la domenica alle ore 18, mentre il venerdì la giornata sarà dedicata interamente alle prove. La stagione teatrale prenderà il via oggi, sabato 24 novembre, con lo spettacolo di Vesuvioteatro “Vicoscassacocchi 2012 - Farsi un film da soli”, con Sergio Longobardi e Fabio Palmieri. Una funambolica scrittura scenica farsesca, primo passo di un lungo percorso sul mito faustiano.
Il 15 dicembre, segirà “Xive”, per la regia dei due direttori artistici, uno spettacolo di teatro-mimodanza interamente incentrato su un percorso ininterrotto di immagini, gesti, movimenti e suoni apparentemente non collegati tra loro. I temi latenti che galleggiano sotto la luminosa superficie derivano da una percezione diafana del quotidiano con i suoi splendori e le sue miserie, con le sue contraddizioni e con i contrasti tra “vite” diverse.
Il 26 gennaio, Antonella Monetti, attrice e cantante di grande talento, presenterà “Gugliemo el Pesado tornava dalla guerra”, la storia di un qualsiasi bambino prodigio di una qualsiasi famiglia povera, in un qualsiasi sud del mondo.
Sarà quindi al volta di Paola TTortora, attrice proveniente dalla fucina di talenti capitanata da Riggero Cappuccio, con lo spettacolo “Desdemòna ovvero… Dell’Amor Perduto” - Primo movimento onirico per corpo e voce che andrà in scena il 23 febbraio ed è tratto da “Othello” di W. Shakespeare e “Apologia del tradimento” di A. Carotenuto. La Tortora, nello stesso periodo, terrà un laboratorio di ricerca applicato, “A proposito di tradimento”, studio su Othello di W. Shakespeare. Il laboratorio si terrà presso il centro danza “I Protagonisti” in Via Diaz 3/d – P.co Cepollaro – Portici, dalle ore 10 alle 14.
Gli ultimi tre appuntamenti sono tutti a cura della direzione artistica, che sarà impegnata neli spettacoli “Vite in Ombra” (29 marzo) a “Ritratti di una voce” (19 aprile)tratto dall’opera di Jean Cocteau, “Sinfonia donna” (24 maggio), e, “I segreti delle bambole” che chiude, il 28 giugno la programmazione della stagione.
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