L’Associazione Amici del Castrum e l’Accademia del teatro in lingua veneta, diretta da Luisa Baldi, oltre al consueto appuntamento estivo con il Festival di Serravalle, quest’anno presenta al Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra in provincia di Padova una stagione di prosa ricca di appuntamenti.
La stagione, che si tiene appunto al Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra, si apre domenica 17 ottobre 2010 con lo spettacolo “Love story” liberamente tratto da Erich Segal con due attori d’eccezione come Debora Caprioglio e Giancarlo Marinelli.
Amare significa non dover mai dire: Mi dispiace.
Questa è la celebre battuta scritta da Erich Segal, (autore, da poco deceduto, dell’omonimo best seller), che ha fatto di Love story uno dei romanzi e dei film di maggior successo di ogni tempo.
Eppure le più grandi storie d’amore raccontate in teatro, al cinema e in letteratura sono, quasi sempre, proprio dominate da quel maledetto: Mi dispiace.
“Mi dispiace se, adesso che non ho più il tempo, non sono stato capace di amarti con tutto ciò che ero, che avevo, che sentivo”, dice l’eroe morente di Anonimo Veneziano alla moglie, oramai, da lustri, legata ad un altro uomo.
“Mi dispiace se, adesso che non posso più vivere né morire senza di te, abbiamo due nomi, due famiglie, due così diverse gradazioni di sangue”- dice Romeo a Giulietta.
“Mi dispiace se, non avendo saputo proteggerti dal mondo, adesso il mondo dovrà proteggersi dalla mia vendetta; da me che lo farò saltare per aria”- grida Sebastiano Caleri a sua figlia Minerva in Ti lascio il meglio di me.
“Mi dispiace se, non avendo capito quanto una donna somigli a Dio, nulla posso fare per fermarti; per non permettere che il tuo grembo, dove nuota mio figlio, cresca e viva lontano anni luce da me”- afferma Ponzio Pilato alla moglie Claudia, decisa a lasciarlo, visto che il marito non vuole e non può salvare il Gesù di Nazareth, raccontato in Non vi amerò per sempre.
Da Erich Segal a William Shakespeare, passando per Giuseppe Berto, Giancarlo Marinelli racconta la sua personale galleria di amanti e fantasmi, provando a cristallizzarli nella loro ultima capriola sulla neve, nella loro ultima promessa disegnata con il sangue sulla sabbia. Nel momento estremo e feroce in cui non sembra più possibile rimandare il fatidico: Mi dispiace.
Un viaggio sospeso nel tempo; o forse un tempo sospeso nel viaggio; una danza d’amore e di morte che la voce e il corpo di colei che, come Ali MacGraw , con uno sguardo sa sciogliere quella neve, seccare quel sangue, sorridere a quella fine: Debora Caprioglio.
Dopo lo spettacolo, il Dominio di Bagnoli, nota azienda agricola del luogo che da più di mille anni produce vini d.o.c. e prodotti di qualità, ha il piacere di offrire un calice di vino a tutti gli spettatori per brindare all’inaugurazione della stagione di prosa.