Martedì 20 gennaio 2009, alle 20.45, al Teatro Nuovo (Corso Massimo D’Azeglio 17, Torino) andrà in scena Don Chisciotte con Franco Branciaroli. Progetto e regia dello stesso Branciaroli, scene di Margherita Palli, luci di Gigi Saccomandi e costumi di Caterina Lucchiari.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro de Gli Incamminati, sarà replicato fino a domenica 25 gennaio per la Stagione in Abbonamento del Teatro Stabile di Torino.
«Don Chisciotte è un enorme trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della scena». Con questa premessa Franco Branciaroli, dopo l’originale edizione di Finale di partita in cui il protagonista parlava con la voce dell’ispettore Clouseau, interpreta il nuovo spettacolo tratto dal testo di Miguel de Cervantes. Branciaroli sarà infatti impegnato nel doppio ruolo di Don Chisciotte e Sancho Panza, cui darà, imitandole, le voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Il vagabondare verbale, divertente e commovente insieme, dei due mattatori ripercorrerà alcune delle scene più celebri del grande romanzo picaresco del Siglo de oro spagnolo.
In un’intervista a Rodolfo Di Giammarco, Franco Branciaroli dichiara: «… Il procedimento corrisponde a un nascondermi. L’ho già fatto con Finale di partita di Beckett dove ho adottato i toni del doppiatore italiano dell’ispettore Clouseau alias Peter Sellers. Come se escludessi i miei mezzi vocali. Ancora di più col Don Chisciotte evocante Gassman e Bene (o con Gassman e Bene che evocano il Cavaliere della Mancia e Sancho) in definitiva plasmo le voci degli altri, voci diventate mitiche, nobilmente manieristiche. Non è un caso che loro due siano riproducibili, reinventabili (è molto difficile riprodurre me, che non ho nulla di particolare a livello di gola), e va aggiunto che il nostro è un momento in cui non si può più granché affermare una voce, per il semplice motivo che in realtà non ti stanno più ad ascoltare. Un gruppo di persone decide cosa è giusto e cosa non lo è (e questo andrebbe bene se le opzioni e i culti fossero davvero giusti: purtroppo sono spesso sbagliati), e queste persone sono tutto l’apparato decisionale coalizzato (dal critico ai direttori di teatro). La conseguenza è che la povera arte del teatro continua a pedalare a vuoto, il ricambio è costituito da fallimenti, e non c’è spazio per un contropotere. Allora ho sentito la tentazione di portare in scena i potenti: vedetevela con loro, con Gassman e Bene. Non è proprio esclusivamente un omaggio: è anche, quindi, una specie di resa dei conti. Ossia, l’omaggio è ovvio, perché reputi alti coloro cui ti riferisci per mettere a segno la resa dei conti. Però è come se dicessi anche: bene, questi sono i miti che avete codificato, e io mi ci confronto, e questo produce anche l’idea teoretica di un Chisciotte che si trova nella condizione in cui mi trovo io, che deve parlare con/per voce altrui, che non vive una condizione romantica con slanci ideali ma subisce il destino d’un disgraziato alle prese con un mondo che non lo vuole, che non ha niente a che fare con lui. Il Cavaliere dalla triste figura impersona la deriva, l’ultima spiaggia cui viene costretto oggi il teatro. Rischiamo non più di vedere un'osteria come fosse un castello, ma di vedere un’osteria come fosse il teatro… ».
TEATRO STABILE TORINO
Teatro Nuovo
20 – 25 gennaio 2009
DON CHISCIOTTE
con Franco Branciaroli
progetto e regia Franco Branciaroli
Teatro de Gli Incamminati
INFO BIGLIETTERIA:
Biglietti: Intero € 24,00
Recite: da martedì 20 gennaio 2009 a sabato 24 gennaio 2009, ore 20.45. Domenica 25 gennaio 2009, ore 15.30.
Biglietteria TST: Salone delle Guardie - Cavallerizza Reale (Via Verdi, 9), telefono 011 5176246, orario dal martedì al sabato 12.00/19.00. Vendita telefonica tel. 011 5637079 (dal martedì al sabato, orario 12.00 – 18.00). Numero verde 800235333.
Nei giorni di recita è possibile acquistare i biglietti alla cassa del teatro un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it
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