Teatro

Dopo 50 anni torna Nabucco al Comunale di Bologna

Dopo 50 anni torna Nabucco al Comunale di Bologna

Giovedì 18 maggio, torna, sul palcoscenico del Bibiena dopo cinquant’anni, Nabucco di Giuseppe Verdi, affidato per la regia al giapponese Yoshi Oida al suo debutto in un’opera di ampie dimensioni, ma molto noto in Francia, sia come regista teatrale, sia come attore.

Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Comunale di Bologna, il M.° Massimo Zanetti la cui carriera si è svolta principalmente all’estero con lusinghiero successo e che affronta Nabuccoper la prima volta.

Nabucco, ovvero originariamente Nabucodonosor, titolo che lo stesso Verdi abbreviò, è la terza opera scritta dal compositore, su commissione di Bartolomeo Merelli, impresario della Scala dove l’opera debuttò nel marzo del 1842. Il lavoro, su libretto di Temistocle Solera, s’ispira al dramma di Auguste Anicet-Bourgeois e Francis Cornu e al ballo Nabuccodonosor di Antonio Cortesi, ma indubbiamente la prima fonte risale alla Bibbia. In particolare l’ambientazione storica con l’invasione da parte del re babilonese del Regno di Giuda, il saccheggio del Tempio di Gerusalemme, la deportazione degli Ebrei e la loro successiva liberazione, mentre di pura fantasia è la storia d’amore, che si sovrappone e s’intreccia con il racconto biblico.
L’opera è soprattutto un lavoro corale. Come ebbe a scrivere Massimo Mila “il Nabucco non è il dramma di personaggi, bensì uno statico affresco corale, dove il più alto livello di vita scenica e di liricità è raggiunto senza dubbio dalla massa del popolo ebraico” ed è evidente che Verdi all’epoca fosse stimolato ad utilizzare le aspirazioni di un popolo alla libertà per farne una metafora della situazione storica italiana di quel periodo. Ciò non toglie che il compositore vi abbia inserito arie di grande spessore vocale ed espressivo soprattutto per quanto riguarda la parte del soprano (Abigaille), tanto più che questo ruolo alla prima dell’opera fu interpretato da quella Giuseppina Strepponi che sarebbe poi diventata sua moglie e che fu in cartellone anche alla prima bolognese dell’ottobre 1843.
Nel cast internazionale svettano gli americani Mark Rucker (Nabucco) e Susan Neves (Abigaille), il coreano Sebastian Na (Ismaele), i russi Orlin Anastassov (Zaccaria) e Julia Gertseva (Fenena), affiancati da Mauro Corna, Antonello Ceron, Alessandra Ruffini.

Nel secondo cast Roberto Servile, Alberto Jelmoni, Riccardo Zanellato, Alessandra Rezza e Monica Tinarelli.
Le scene sono di Thomas Schenk, i costumi di Antoine Kruk, le coreografie di Maria Cristina Madau, le luci di Andrea Oliva. Maestro del Coro Marcel Seminara.
Lo spettacolo verrà portato al Festival Internazionale di Savonlinna nel luglio prossimo con il medesimo direttore e alcuni dei maggiori protagonisti impegnati ora a Bologna.
In concomitanza col Nabucco il Foyer Respighi ospita una mostra curata da Claudio Poppi (curatore della Gam), in collaborazione con Gianpiero Cammarota (direttore della Pinacoteca di Bologna), dal titolo Di storia in storia-I premi accademici negli anni di Nabucco.
Per quanto riguarda “Bologna all’Opera per la solidarietà” la serata è dedicata all’Associazione A.I.L., il cui Presidente è Dante Tura.