Teatro

Festival Oltrarno Atelier-Firenze, Cango Cantieri Goldonetta

Festival Oltrarno Atelier-Firenze, Cango Cantieri Goldonetta

Cango Cantieri Goldonetta Firenze presenta la prima edizione del Festival Oltrarno Atelier - direzione artistica di Virgilio Sieni - che si svolge dal 5 al 9 giugno 2006 a Firenze, nella zona dell’Oltrarno, articolandosi tra gli spazi di CANGOe altri luoghi satellite del quartiere.
 
Il festival nasce in rapporto all’identità e alla programmazione artistica di CANGO Cantieri Goldonetta, facendo propria la vocazione a radicare una visione e una pratica innovativa, di ampio respiro internazionale, rispetto ai linguaggi contemporanei, nella tipologia unica e specifica del territorio dell’Oltrarno, individuando in questo incontro potenzialità inedite per le modalità di creazione e di fruizione artistica, per la percezione dello spazio urbano e antropologico e per le relazioni tra le due dimensioni.
 
I luoghi del quartiere storico fiorentino dell’Oltrarno, le botteghe artigianali che lo caratterizzano, i percorsi che collegano spazi di formato e funzione diverse come l’ex-cinema teatro degli Artigianelli, l’ex-chiesa San Carlo dei Barnabiti, il giardino del Museo di Storia Naturale “La Specola”, diventano ambientazione contesto e tessuto connettivo per eventi unici o inediti, realizzati da artisti di rilievo internazionale. Le opere, pensate in un’ottica sconfinante oltre i generi e oltre gli spazi preposti, si muovono tra la danza, la performing art, le arti visive, l’installazione, la poesia, privilegiando la trasversalità tra le discipline e i formati innovativi e inclassificabili delle opere, concepite per lo più site specific per gli spazi del festival.
 
Gli artisti coinvolti in questa prima edizione del festival sono Virgilio Sieni, Flavio Favelli, Jonathan Burrows e Matteo Fargion (UK), Dario Buccino, Mk e ESC (FR), Liliana Moro, Elisa Biagini, Sonia Brunelli, Francesco Giomi/Tempo Reale, Patrizio Esposito, Massimo Nannucci, Enzo Fileno Carabba.
 
Ogni giornata prevede il debutto di due o tre eventi, dalle 19 fino a tarda serata, oltre alla permanenza delle opere inaugurate in precedenza che rimangono disponibili alla visione. Nel corso delle 5 giornate si determinano percorsi e traiettorie che collegano spettacoli, installazioni, performance, luoghi per la sosta, disegnando tracciati che compongono una nuova mappatura sensibile del quartiere, dove i luoghi le persone le visioni si scoprono in relazioni inattese e mutevoli. Discontinuità e spiazzamenti nel senso e nella funzione dei luoghi coinvolti concretizzano una geografia in progress, fatta di relazioni organiche e originali tra la natura dei luoghi e le pratiche della creazione artistica e le forme di frequentazione.
 
Con un’articolata proposta di eventi ricercati e qualificati, il festival intende inaugurare una pratica e una riflessione rivolte a depositare nel territorio un progetto solido che favorisca l’accoglienza, la sosta, il passaggio, lo scambio, l’incontro rinnovato e impermanente delle persone delle discipline e dei luoghi, esprimendo in maniera democratica la bellezza delle diversità linguistiche e artistiche.
 

IN PROGRAMMA:

 
Adagi Partigiani (5>6/6) è una video-installazione di Virgilio Sieni, presentata in prima assoluta.
Due grandi schermi in uno spazio vuoto propongono la duplice visione di un uomo immerso nel bosco: Bobo, ex-partigiano della Brigata Sinigaglia, 82 anni, esegue lentamente una coreografia esatta, fondata su punti invisibili tracciati tutto intorno a lui. Il passaggio al bosco avviene tra la penombra e l’abbaglio, nell’atto dell’esserci, del nascondersi, dell’emergere interrogando le posture. Echi di memorie pittoriche si fanno avanti nel corpo. Emerge un senso del sacro, rivolto alla memoria e alla resistenza.
 
Galleria e Bovindo installazioni (5>9/6) sono ambienti ri-creati dall’artista visivo Flavio Favelli intervenendo in spazi preesistenti e già dotati di una forte identità. Un ambiente che emerge nella galleria dell’ex cinema teatro degli Artigianelli, una sala sopraelevata fatta per la bellezza e la visione. Un grande ballatoio rosa illuminato da due lampioni, nello spazio denso di una falegnameria.
 
The Quiet Dance (5/6) è l’ultimo spettacolo dei due performer Jonathan Burrows e Matteo Fargion. Anche in questo lavoro il coreografo inglese e il compositore italiano indagano il rapporto tra il movimento-danza e il suono-musica, partendo da presupposti vicini al minimalismo concettuale e giungendo a esiti che aprono a suggestioni emozionali. Tra le variazioni sull’azione del camminare e l’impiego di una vocalità essenziale, lo spettacolo si svolge all’insegna di una semplicità che attraversa le modulazioni di intensità della forte relazione tra i due artisti, e tra la scena e il pubblico.
Mi Dico n°1 per lamiera d’acciaio solista (6/6) è un concerto-performance di Dario Buccino. Il musicista usa la lamiera come strumento solista in quanto diaframma sensibile che traduce le azioni fisiche più disparate in fenomeni acustici trasparenti, capaci cioè di lasciar intravedere l'azione che li ha generati. Le sfumature dell'atto corporeo lasciano la propria impronta leggibile nel suono e l'emozionalità immanente a quell'atto si propaga fino a contagiare l'ascoltatore.
Aggancio di Fase (6/6): tappa della nuova collaborazione tra il gruppo di performers MK e i musicisti italiani e francesi di ESC, che si compierà con il debutto di Tourism, prodotto per la BiennaleDanza ’06 di Venezia. L'aggancio di fase è il fenomeno per cui amanti, bambini con malfunzioni respiratorie, grilli, cicli mestruali e neuroni tendono tutti a sincronizzare le proprie frequenze in circostanze particolari. Lo spettacolo è composto di materiali ibridi a partire da questo nucleo. Mk e Esc sono in residenza a CANGO dal 3 all’8 giugno ‘06.
Bestiaccia (7>9/6) un’installazione originale dell’artista visiva Liliana Moro. In uno spazio ricercato e umile, un deposito del marmo tra i laboratori dell’Istituto Artigianelli, un elemento di provenienza enigmatica apre inquietudini e destabilizza il contesto e le presenze dei visitatori.
Apro Lo Sterno (7>8/6) è una performance di Elisa Biagini, in cui la poetessa presenta alcune partidel suo poemetto Gretel, ancora inedito, di prossima pubblicazione per Einaudi. Il pubblico è invitato all’ascolto stazionando in due luoghi attigui dentro la bottega di un falegname, immersi nel buio, nella percezione di un dittico notturno. Un evento per pochi ascoltatori, raccolti in uno spazio concreto e misterioso, abitato da oggetto e visioni, tra presenza di voce e abbagli iconografici.

Doma
(7/6): ultimo lavoro, in prima assoluta, della danzatrice/performer Sonia Brunelli. Coprodotto da CANGO, dove l’artista è stata in residenza tra febbraio e marzo. La figura che appare indossa un codice di condotta, un cifrario di portamenti fondati sull’assetto fisico e sull’equinismo. La disciplina impone un’attitudine particolare, una deformazione, una flessione degli arti inferiori e del cammino. Il motore delle azioni ha origine nella somiglianza più profonda, in un tratto distintivo che fa ritrovare o emergere dalla figura umana il suo spirito animale. Non interessano combinazioni di forme eccentriche, stravaganti ma fatti comuni all’uomo e all’animale.
Polaroid -appunti da due luoghi (8>9/6) è un’installazione fotografica di Patrizio Esposito, dove l’autore mostra, negli ultimi 2 giorni, una parte delle polaroid realizzate nel periodo del festival in alcuni degli spazi agiti dagli artisti e dagli artigiani. Le fotografie scattate a Firenze sono ordinate a contatto con una breve sequenza realizzata durante una recente permanenza a Beirut, nel campo palestinese di Shatila.
Osso (8>9/6) è lavoro performativo di Virgilio Sieni, realizzato con la collaborazione sonora del centro Tempo Reale Firenze. Si tratta di un dittico, due scene ambientate in due facciate dello stesso spazio che il danzatore abita e agisce insieme al proprio padre. Il rispecchiarsi delle generazioni si rivela nell’eco che unisce i movimenti del figlio a quelli del padre, nell’apparire di segni che affiorano da un archivio privato. In questa bolla temporale –in cui si respira un tempo che è intervallo, discontinuità, epifania- l’infanzia si fa condizione trascendente, patria segreta evocata con lirismo trattenuto nella misura del frammento.
Waiting Rooms (5>9/6) è l’installazione che l’artista Massimo Nannucci realizza negli spazi di CANGO e in luoghi attigui. Oggetti, mobili, sedie, un trovarobato tra il senso della ricercatezza e la bellezza del ritrovamento casuale. Frammenti di stanze, salottini, arcipelaghi di luoghi d’attesa. Contesti ibridi nelle forme ed epoche, smontati e rimontati, diffusi o concentrati lungo i percorsi possibili degli eventi e del passaggio.
 
Bottega Inside (5>9/6) è un progetto di Virgilio Sieni che implica la realizzazione e installazione di filmati sulla reciproca trasmissione di azioni tra l’artigiano e il danzatore. Scopo del progetto è costruire un vocabolario infinito e immaginario di gesti, ambientati all’interno dei laboratori artigiani; al centro c’è l’atto dell’insegnamento fisico, la relazione e la reciprocità tra vissuti e saperi diversi. Il progetto Bottega Inside ha origine nella considerazione della tipologia unica rappresentata dalla rete di laboratori artigianali, luoghi e possibili ‘sentieri’ nell’Oltrarno a Firenze.
 
Bosco Tracce Percorsi (9/6). Il festival si conclude con un appuntamento notturno che vuole essere l’occasione conviviale per aprire alla sosta e alla riflessione, portando l’attenzione su temi e figure dell’andare e del sentiero. Lo scrittore Enzo Fileno Carabba incontra il pubblico nel giardino del Museo di Storia Naturale “La Specola”, offrendo spunti di discussione intorno a percorsi possibili tra scoperta e creazione, all’itinerario e l’erranza, allo stare e l’osservare. Muovendosi e girovagando tra percezioni altre della città, l’emersione del bosco e l’insorgere del selvatico, la dimensione del marginale e del nascosto, il corpo l’osso il passo.
 
CALENDARIO:
 
lun 5 giugno: Virgilio Sieni, Adagi Partigiani, h 19 > 22, opening h 19, ex Chiesa Carlo dei Barnabiti
Flavio Favelli, Galleria, h 20 > 22, opening h 20, ex cinema teatro Artigianelli
Flavio Favelli, Bovindo, h 20 > 22, opening h 20, falegnameria Frosecchi
Jonathan Burrows e Matteo Fargion, The Quiet Dance, h 22, CANGO
Massimo Nannucci, Waiting Rooms, CANGO
Virgilio Sieni, Bottega Inside, laboratori artigiani
 
mar 6 giugno: Dario Buccino, Mi Dico n°1 per lamiera d’acciaio, h 21, CANGO
MK ESC, Aggancio Di Fase, h 22, CANGO
Virgilio Sieni, Adagi Partigiani, h 19 > 22, ex Chiesa S.Carlo dei Barnabiti
Flavio Favelli, Galleria, h 20 > 22, ex cinema teatro Artigianelli
Flavio Favelli, Bovindo, h 20 > 22, falegnameria Frosecchi
Massimo Nannucci, Waiting Rooms, CANGO
Virgilio Sieni, Bottega Inside, laboratori artigiani
 
mer 7 giugno: Liliana Moro, Bestiaccia, h 20 > 22, opening h 20 laboratorio di lavorazione del marmo Falciai
Elisa Biagini, Apro Lo Sterno, h 20–20.30-21–21.30, falegnameria Frosecchi
Sonia Brunelli, Doma, h 22 CANGO
Flavio Favelli, Galleria, h 20 > 22, ex cinema teatro Artigianelli
Flavio Favelli, Bovindo, h 20 > 22, falegnameria Frosecchi
Massimo Nannucci, Waiting Rooms, CANGO
Virgilio Sieni, Bottega Inside, laboratori artigiani
 
gio 8 giugno: Patrizio Esposito, Polaroid- appunti da due luoghi, opening h 20, CANGO
Compagnia Virgilio Sieni/Tempo Reale, Osso, h 20–21–22, ex cinema teatro degli Artigianelli
Flavio Favelli, Bovindo, h 20 > 22, falegnameria Frosecchi
Liliana Moro, Bestiaccia, h 20 >22, laboratorio di lavorazione del marmo Falciai
Elisa Biagini, Apro Lo Sterno, h 20–20.30–21–21.30 falegnameria Frosecchi
Massimo Nannucci, Waiting Rooms, CANGO
Virgilio Sieni, Bottega Inside,laboratori artigiani
 
ven 9 giugno: Compagnia Virgilio Sieni/Tempo Reale, Osso,h 20–21–22, ex cinema teatro degli Artigianelli
Enzo Fileno Carabba, Bosco Tracce Percorsi, h 22, giardino del museo “La Specola”
Flavio Favelli, Bovindo, h 20 > 22, falegnameria Frosecchi
Liliana Moro, Bestiaccia, h 20 > 22, laboratorio di lavorazione del marmo Falciai
Patrizio Esposito, Polaroid- appunti da due luoghi, CANGO
Massimo Nannucci, Waiting Rooms, CANGO
Virgilio Sieni, Bottega Inside, laboratori artigiani
 
Luoghi del festival:
CANGO- Cantieri Goldonetta Firenze, via S. Maria 25
Ex Chiesa S. Carlo dei Barnabiti, via S. Agostino 23
Ex-cinema teatro degli Artigianelli, via dei Serragli 104
Giardino del Museo di Storia Naturale “La Specola”, via Romana 17
Laboratorio di lavorazione del marmo Falciai, presso Istituto Artigianelli, via dei Serragli 104
Falegnameria Frosecchi, via S.Maria 17
 
Ingressi:
The Quiet Dance/Burrows Fargion, ingresso 10 €, durata 45’, prenotazione consigliata
Osso/Comp. Virgilio Sieni/Tempo Reale, ingresso a 10 €. Per 30 persone alla volta, durata 40’, prenotazione obbligatoria
Aggancio Di Fase/Mk Esc, ingresso 5 €, durata 35’, prenotazione consigliata
Doma/Sonia Brunelli, ingresso 8 €, durata 40’, prenotazione consigliata
Mi Dico n°1 per lamiera d’acciaio/Dario Buccino, ingresso libero durata 20’, prenotazione consigliata
Apro Lo Sterno/Elisa Biagini, ingresso libero per gruppi di 10 persone alla volta, durata 15’, prenotazione obbligatoria
Installazioni, ingresso libero