Napoli in musica. Una musica sempreverde quella che attraversa lo spettacolo “Mille note, cento volti, una voce…”. Con tutto il colore e la poesia di cui è capace il popolo partenopeo. A portarlo in scena al Teatro Bolivar Gaetano Maschio accompagnato al piano da Peppino Iacono. Un lavoro non particolarmente originale, bisogna dirlo. Punta essenzialmente sul classico, su scelte forse logore, ma intramontabili. Guapparia e Zappatore ad esempio che rimandano al volto più popolare della nostra città; una performance diretta, schietta che parla in maniera autentica allo spettatore. La versatilità riscatta quelli che sono dei tempi un po’ dilatati. Ce n’è per tutti i gusti davvero. Reginella, Te voglio bene assaje, Passione, Lacreme napulitane, per i più romantici. E ancora Dove sta Zazà, Io, mammeta e tu all’insegna della leggerezza e del ritmo. Non manca l’esilarante macchietta con Ciccio Formaggio. Omaggio alla tradizione più scanzonate e irriverente. Ma trova spazio anche la lirica grazie alla voce della soprano Filomena Piro, a cui vengono affidate tra l’altro le note di Reginella. Una tonalità decisa, asciutta e intensa; così come va detto che è un connubio ben riuscito quello tra la canzone partenopea e l’operetta. A dimostrazione che la nostra canzone non è mai stata esente da una determinante contaminazione tra diversi stili e sensibilità. Sicuramente un quadro variegato e ricco di sfumature, per ricordare al pubblico quelle che sono le proprie radici.
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