La stagione di prosa del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue con il secondo appuntamento della rassegna “contrAZIONI – nuovi percorsi scenici”, dedicata alla drammaturgia contemporanea e alla scena italiana emergente.
Martedì 29 novembre, alle ore 20.45, arriva al Comunale Giulio Cavalli, autore ed interprete de L'innocenza di Giulio - Andreotti non è stato assolto, spettacolo prodotto dalla Bottega dei Mestieri Teatrali (associazione culturale fondata dallo stesso Cavalli) insieme al Teatro della Cooperativa e diretto da Renato Sarti, regista che da tempo ha fatto del teatro civile e dell’impegno il punto di forza della propria esperienza teatrale.
Scritto insieme a Giancarlo Caselli e Carlo Lucarelli intrecciando testimonianze, deposizioni e atti giudiziari, lo spettacolo racconta una delle figure più controverse della politica italiana, quella di Giulio Andreotti.
Insieme a Cavalli, a narrare un pezzo di storia tanto emblematico quanto inquietante del nostro paese, l’ex leader dei Modena City Ramblers Stefano “Cisco” Bellotti, autore delle musiche e delle canzoni composte appositamente per lo spettacolo ed eseguite dal vivo.
In una scena nuda ed essenziale – al centro del palco un inginocchiatoio su cui è poggiato un impermeabile – prende forma una figura, quella del Senatore “prescritto a vita”. Il tutto a partire dalle parole, in video, di Giancarlo Caselli, il giudice che ha istruito il processo Andreotti, che ribadisce con forza la sua concreta collaborazione con esponenti di Cosa Nostra fino al 1980 e sostiene che l’informazione è stata manipolata, nel tentativo di far dimenticare la gravità di quanto accertato.
Inizia così la ricostruzione documentata dell’ascesa del Senatore (la Corrente Primavera della DC, le deposizioni processuali di Buscetta, i rapporti con Lima e Sindona, il delitto Ambrosoli e quello del Generale Dalla Chiesa), ascesa che lo ha visto negli anni intessere relazioni con alcune personalità della politica e dell’economia legate alla mafia.
Ma Giulio nega di conoscere e di sapere ed allora Cavalli, indossato l’impermeabile e chino sull’inginocchiatoio, riporta le testimonianze rese dallo stesso Andreotti nel corso del procedimento penale. Da solo in scena, Cavalli interpreta le tante facce del processo, alternando racconti, testimonianze e deposizioni alle immagini video e agli interventi musicali di “Cisco”.
Fra i momenti più forti e significativi, il serrato monologo “La mano di Giulio”, che ripercorre l’incontro fra il Senatore e il boss Stefano Bontade, e la lettura delle pesantissime parole che Aldo Moro dedicò dal rifugio delle BR al suo ex compagno di partito.
Il risultato è uno spettacolo intenso e di crescente tensione, “maleducato e rissoso”, che ribadisce con indignazione che Andreotti non è stato assolto.
Giulio Cavalli (Milano, 1977) è autore ed interprete di un teatro dal forte impegno civile, che approfondisce temi “scomodi” e di attualità, la cui drammaturgia si basa sull’analisi dei fatti e sull’inchiesta giornalistica. Un percorso narrativo che spesso prevede la stretta collaborazione di giornalisti, periti e giudici che mettono a disposizione del teatro la propria professionalità.
Fra i diversi spettacoli figurano Do ut Des (2008), su riti e conviti mafiosi, che una volta approdato in Sicilia ha favorito la nascita di una serie di iniziative collaterali, la più significativa delle quali è Radiomafiopoli; A cento passi dal Duomo (2009), scritto insieme al giornalista Gianni Barbacetto, direttore di Omicron (Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord); Nomi, cognomi e infami (2009-2010), che intreccia alle storie di mafia e camorra quelle di persone che hanno scelto di non piegarsi agli uomini d’onore.
Collaboratore de il Fatto Quotidiano, ha ricevuto nel 2010 il “Premio Giovani alla Memoria di Giuseppe Fava”, dedicato al giornalista ucciso nel 1984.
I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro (da lunedì a sabato, ore 17-19, tel. 0481 494 664), la Ticketpoint di Trieste, la Libreria Antonini di Gorizia, l’ERT di Udine e on line sul sito www.greenticket.it.