Il giovane pianista israeliano, osannato e discusso, ha presentato un programma che comprende musiche che vanno dal Seicento ai giorni nostri, passando per Mozart, Haendel, Schubert.
Per il suo debutto a Roma, David Greilsammer ha scelto il palcoscenico dei concerti della IUC all’Aula Magna della Sapienza. Il giovane pianista israeliano, osannato e discusso, ha presentato un programma che comprende musiche che vanno dal Seicento ai giorni nostri, passando per Mozart, Haendel, Schubert.
Il pianoforte era un po’ oppresso da un leggìo carico di fogli incollati tra loro, che finivano poi a terra dopo il loro uso. All’inizio del concerto l’annuncio che non ci sarebbe stato intervallo. Non solo non c’è stato intervallo, ma tutti i pezzi sono stati esposti senza alcuna soluzione di continuità, senza neanche un accenno di pausa tra uno e l’altro. In questo modo, il piglio necessariamente omogeneo del pianista faceva perdere ogni identità ai singoli brani. L’opera che risulta suscita più di una perplessità. Alcune delle musiche scelte presentano melodie seducenti, cantabili, ma contrastate da escursioni nei registri estremi, con lunghi silenzi, note sparse, echi, trilli, arpeggi, risonanze. La musica di Amadeus è stata scritta per difendersi da ogni eccesso e risulta sempre riconoscibile, anche Schubert è piuttosto conservato, Haendel è piacevolmente clavicembalistico, pur se con qualche contrasto di troppo, ma negli altri brani in programma l’approccio contemporaneo sembra oscurare lo spirito originario.
Interessante, ma non particolarmente originale, “Whaam!” di Matan Porat ispirato all'omonimo quadro di Roy Lichtenstein, una delle icone della Pop-art, eseguito per la prima volta in Italia e dedicato a Greilsammer.
La predilezione del pianista per i contrasti è evidente anche nella scelta dei bis, Musica Ricercata n.7 di G. Ligeti e la Sonata in do maggiore K159 di Domenico Scarlatti.
W.A.Mozart (1756-1791) Fantasia in do minore K.475
Morton Feldman (1934-1982) Piano Piece (1964)
W.A.Mozart Sonata in do minore K.457
Francois Couperin (1668-1733) Les Barricades Mystérieuses
Gyorgy Ligeti (1923-2006) Musica Ricercata n.8
Franz Schubert (1797-1828) Impromptu in sol bemolle maggiore op.90 n.3
Johann Jacob Froberger (1616-1667) Tombeau sur la mort de Monsieur Blancheroche
Helmut Lachenmann (1935) Wiegenmusik
Georg Friederich Haendel (1685-1759) Suite in re minore HWV 447
Matan Porat (1982) “Whaam!”