Venerdì 23 novembre s’inaugura la Stagione di Prosa del Teatro dei Riuniti di Umbertide con GROGRE’ di e con Marco Zannoni, per la regia di Angelo Savelli.
Ispirandosi liberamente alle indimenticabili Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, lo spettacolo racconta dell’uggiosa vita di due anziane ricamatrici fiorentine sconvolta dall’arrivo di un giovane attore di bella presenza, un acido e divertente squarcio di vita della vecchia Firenze attraverso i bagliori di una lingua toscana vigorosa e pervasa di umori popolari.
Ispirandosi liberamente alle indimenticabili Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, lo spettacolo racconta dell’uggiosa vita di due anziane ricamatrici fiorentine sconvolta dall’arrivo di un giovane attore di bella presenza, un acido e divertente squarcio di vita della vecchia Firenze attraverso i bagliori di una lingua toscana vigorosa e pervasa di umori popolari.
Il grogrè è un nastro di seta e cotone usato in sartoria.
E’ infatti in una sartoria, o meglio, in un laboratorio di taglio e cucito che si svolge la nostra storia.
Firenze inizio secolo. Due sorelle, Olga e Annelda Pennetti. Laboratorio di taglio e cucitoper signora e signorina. Una vita diluita nel silenzio e nel frusciare di stoffe e rasi. Un voto “fatto al poero babbo” le ha fatte illibate e nubili ad oltranza.
Unica presenza maschile nella sartoria Pennetti, è quella di un merlo indiano. Il merlo Cecchino che spesso sarà motivo di gelosia e di rancori nascosti nella fragile esistenza delle due non più giovani Signorine. Dalla finestra del loro villino, la campagna che sale verso Fiesole, dalle gelosie delle sue persiane, occhiate mai distratte e timidi sguardi per l’avvenente “verduraiolino” che scende dalla collina con la sua carretta “pien di zucche e di fagioli”. La stagione in cui andiamo a curiosare in casa delle sorelle Pennetti, è la primavera, ovvero la “stagion de’ fiori”, stagione prediletta dalla soavissima Olga.
Per sua sorella Annelda, detta Neda, al contrario, non c’è stagione che non cambierebbe volentieri con la successiva o con la precedente... ma ciò che non cambierebbe per tutto l’oro del mondo sarà un regalo che il destino farà alle due sorelle un sabato sera di un Maggio del 1920: un giovane di bell’aspetto, attore di improbabile fama ma di indiscutibile fascino, che farà irruzione nella loro vita. Quello sarà per la prima volta…“Un uomo tutto intero in casa!” Quel giovane sarà il regalo tanto atteso ma così inatteso in una vita fatta di sospiri e di incrollabili certezze.
Forse con Grogrè ci sembrerà, per una sera, di passeggiare ancora per le strade lastricate in pietra, le strade di una Firenze che non c’è più, le strade con i muretti arrotondati e fiancheggiate da fronde di lillà o da cespugli di rose antiche.