Si intitola Tra ceneri e germogli il percorso nella poesia di Eugenio De Signoribus messo in scena, in prima assoluta, venerdì 12 maggio al Teatro dell’Arancio di Grottammare dalle voci di Lucia Ferrati e Roberto Marinelli, con musiche dal vivo del percussionista Ivan Gambini.
Il progetto, dedicato al grande poeta marchigiano Eugenio De Signoribus è realizzato e curato da Amat, il circuito teatrale regionale, insieme all’ Assessorato alla Cultura del Comune di Grottammare.
Quella dell’incontro fra teatro e poesia è una strada che può essere percorsa sempre più frequentemente per portare una ventata di freschezza nel teatro italiano.
E’ un modo nuovo, rispetto al più tradizionale reading, di proporre la poesia, collocandola nella dimensione collettiva del teatro, capace di risonanze emotive differenti da quelle della lettura privata.
Il progetto rientra in una più estesa concezione del teatro di cui l’ Ente regionale si è fatto promotore in questi anni.
Una concezione che, oltre alla prosa e alla danza, comprende anche la musica d’autore e la letteratura e che supera, per intenzioni, la semplice spettacolarizzazione.
Tra ceneri e germogli è un viaggio (uno dei tanti possibili) nella poesia di Eugenio De Signoribus, che secondo Giovanni Giudici "sembra non conoscere rivali nel suo saper materializzare l’ineffabile”.
Tre voci tutte marchigiane, quelle di Lucia Ferrati, di Roberto Marinelli e quella musicale di Ivan Gambini, che cercano quella del poeta, colta mentre percorre i margini della città o mentre si offre ai sommersi della storia: un nuovo testamento per la comunità a venire.
Il progetto, dedicato al grande poeta marchigiano Eugenio De Signoribus è realizzato e curato da Amat, il circuito teatrale regionale, insieme all’ Assessorato alla Cultura del Comune di Grottammare.
Quella dell’incontro fra teatro e poesia è una strada che può essere percorsa sempre più frequentemente per portare una ventata di freschezza nel teatro italiano.
E’ un modo nuovo, rispetto al più tradizionale reading, di proporre la poesia, collocandola nella dimensione collettiva del teatro, capace di risonanze emotive differenti da quelle della lettura privata.
Il progetto rientra in una più estesa concezione del teatro di cui l’ Ente regionale si è fatto promotore in questi anni.
Una concezione che, oltre alla prosa e alla danza, comprende anche la musica d’autore e la letteratura e che supera, per intenzioni, la semplice spettacolarizzazione.
Tra ceneri e germogli è un viaggio (uno dei tanti possibili) nella poesia di Eugenio De Signoribus, che secondo Giovanni Giudici "sembra non conoscere rivali nel suo saper materializzare l’ineffabile”.
Tre voci tutte marchigiane, quelle di Lucia Ferrati, di Roberto Marinelli e quella musicale di Ivan Gambini, che cercano quella del poeta, colta mentre percorre i margini della città o mentre si offre ai sommersi della storia: un nuovo testamento per la comunità a venire.