Teatro

Il borghese gentiluomo: quando la satira si fa musica, a Monfalcone (GO)

Il borghese gentiluomo: quando la satira si fa musica, a Monfalcone (GO)

La stagione di prosa del Teatro Comunale di Monfalcone prosegue nel segno di Molière e del suo teatro più riuscito. Lunedì 21 e martedì 22 novembre, alle ore 20.45, è infatti di scena Il borghese gentiluomo, fra i capolavori di Molière e novità assoluta per l’epoca, che debuttò nel 1670 con Molière stesso nel ruolo del titolo.

A dargli corpo oggi, affiancati da un nutrito cast di attori, ballerini e cantanti, sono i bravissimi Massimo Venturiello (che firma anche la regia) e Tosca. Prodotto da Antheia in collaborazione con “Teatro dell’Aquila” di Fermo, lo spettacolo vanta inoltre le musiche di Germano Mazzocchetti e le coreografie di Fabrizio Angelini.


Definito comédie-ballet (ma si tratta di una definizione assolutamente riduttiva) Il borghese gentiluomo, fra le commedie che il grande drammaturgo francese compose per il divertimento del re, intreccia con grande libertà toni farseschi e satireggianti, elementi fiabeschi ed onirici, una prosa densa di ritmo, la tessitura musicale composta da Lully e la coreografia dei balletti: il risultato è una teatralità assoluta, di grande effetto comico.

La storia è quella di Monsieur Jourdain, personaggio fra i più divertenti della storia del teatro, un ricco borghese che desidera con tutte le sue forze diventare nobile. Attorno a lui ruota un’umanità di adulatori e scrocconi, privi di autentiche qualità, che assecondano la sua follia e lo raggirano pur di ottenerne un guadagno, ai quali si contrappone la moglie di Monsieur Jourdain, un personaggio tutto senso pratico e concretezza, che cerca in ogni modo di farlo rinsavire.
Di fronte all’ennesimo rifiuto del “borghese” di dare in sposa sua figlia al ragazzo che ama perché privo di nobili natali, tutti decidono di giocargli una beffa finale attraverso la celebre “Cerimonia Turca” e perfino la moglie, che fino ad allora lo ha aspramente criticato ma sempre protetto, lo lascia definitivamente solo nella sua folle utopia.

Attraverso il divertente ritratto di Monsieur Jourdain, Molière guarda dunque al ruolo che la nascente borghesia stava conquistando in Francia e mette in scena la sua satira più riuscita.

 

La messinscena di Massimo Venturiello non tradisce in alcun modo le intenzioni dell’autore, semmai le amplifica, nello spirito di libertà che anima l’opera di Molière. Superati i limiti geografici e temporali del testo originario, l’azione si colloca in un’atmosfera visionaria (complici le belle scenografie di Alessandro Chiti e i suggestivi costumi di Santuzza Calì), che evoca Napoli e Parigi e che coinvolge anche i dialoghi e le musiche.

Le musiche originali dello spettacolo infatti, composte da Germano Mazzocchetti, sperimentando arrangiamenti e sonorità che spaziano dalla musica rinascimentale alla sceneggiata napoletana, accrescono il carattere innovativo e l’ironia dell’opera di Molière. Ai brani cantati si affiancano le coreografie ideate da Fabrizio Angelini, che sottolineano la varietà stilistica di questo originalissimo allestimento de Il borghese gentiluomo, cifra caratteristica dell’opera di Molière e Lully. 

Il risultato è uno spettacolo fortemente popolare, nel senso più alto del termine, in grado cioè di coinvolgere e divertire lo spettatore stimolandone la riflessione, descrivendo un microcosmo nel quale, nonostante la distanza temporale, è facile rispecchiarsi.

Scrive infatti Massimo Venturiello nelle note di regia: “[...] Non è forse a noi molto vicino questo “borghese”, con la sua necessità di adeguarsi al gusto dominante, che nega le sue origini, i suoi valori e che è pronto a trasformarsi in “altro da sé” e a modificare persino la sua immagine fisica? Non è forse una malattia del nostro tempo quella di inseguire patologicamente un ideale fisico e psichico imposto dai nostri media? Non siamo forse circondati da eterni giovani, da bellezze siliconate, da rampanti pronti a tutto? [...]”.

I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro (da lunedì a sabato, ore 17-19, tel. 0481 494 664), la Ticketpoint di Trieste, la Libreria Antonini di Gorizia, l’ERT di Udine e on line sul sito www.greenticket.it.