Teatro

Il Don Giovanni seduce il Ponchielli di Cremona

Il Don Giovanni seduce il Ponchielli di Cremona

Ultimo appuntamento con la Stagione Lirica del Teatro A. Ponchielli di Cremona: mercoledi 13, venerdi15 e domenica 17 dicembre andrà in scena Don Giovanni di W. A. Mozart in un allestimento firmato da Michal Znaniecki.

Don Giovanni! Un mito, un archetipo, un modello psicoanalitico, un mondo. Don Giovanni è stato il personaggio che ha diviso il sesso dall’amore, il sacro dal profano.

Don Giovanni condannato per sodomia dall’Inquisizione da vero seduttore adora le donne ma non disdegna gli uomini. Don Giovanni toglie dal contesto, sconvolge le vite, confonde, scopre le parti nascoste delle donne e degli uomini, trasforma - è un vero Burlador. Per questo Don Giovanni può essere letto, scritto e interpretato in mille modi . Per questo motivo abbiamo mille idee in testa e quando incontriamo un testo rimaniamo delusi. Non può essere mai completo e come ce lo aspettavamo noi. Questa è la sua forza e il suo gioco.

Mozart e Da Ponte hanno presentato un Don Giovanni fallito. Nessuna seduzione va a buon fine.
I numeri delle donne sedotte diventano un mito, una fantasia, frutto di un’immaginazione malata?
Nella trama del Don Giovanni di Da Ponte, le donne sembrano molto più moderne e carismatiche degli uomini. Sono loro che inseguono, rifiutano e amano Don Giovanni. Don Giovanni ossessionato dal profumo di donna viene ridotto ad un semplice maschio primitivo con un chiodo fisso senza entrare nei discorsi filosofici più cari a Molière che a Mozart.
Il nostro Giovanni viene catapultato nel mondo dei suoi sogni: la città delle donne felliniane.

Il catalogo si materializza e nel mondo attorno ai nostri protagonisti appaiono le fantasie erotiche del nostro eroe. Come Mastroianni sogna un Harem in 8 e 1/2 o ricorda in Amarcord, così Don Giovanni sfugge alle sue fantasie tra desiderio e paure. Donna Elvira organizza l’inseguimento, Donna Anna lo imprigiona, Zerlina lo usa per liberarsi da Masetto. Gli uomini appaiono deboli e inutili in questo mondo, che ricorda un po’ “Blade runner” e “Mad Max”: Masetto è portato al guinzaglio; Don Ottavio sogna di diventare una donna costretto a vendicare la morte del Commendatore contro voglia (infatti la vendetta viene svolta da Dio); Leporello, vero allievo di Don Giovanni, cerca inutilmente di conquistare Elvira (ci riesce solo travestendosi).
E infine la vendetta. La scena finale diventa un vero processo a Don Giovanni: tutte le sue donne (vere e fantastiche) organizzano una vera corrida dove l’ultimo toro viene ferito a morte.

Viene vendicato da Santa Giulia che scende dalla croce come simbolo divino e porta Don Giovanni negli inferi nell’ultimo girone dantesco dove si incontrano Don Giovanni, De Sade, Casanova e… Da Ponte .
Le donne saranno vendicate. Per le loro sofferenze, per i loro inseguimenti e umiliazioni, per i loro mariti traditi. Non mancherà a loro questo Don Giovanni?