Strane coincidenze. Giovedì 27 luglio i comici Ficarra e Picone riceveranno a Paestum il Premio Charlot, dieci anni dopo la loro partecipazione al festival come giovani promesse. Sarà il figlio di Charlie Chaplin, Eugene a consegnargli il premio per il «miglior programma televisivo» .«Quando nel 1996 ci presentammo a Paestum eravamo il duo Chiamata Urbana Urgente, iniziavamo allora la nostra avventura comica. Ecco perchè essere sul palco del premio Charlot quest'anno è per noi un grande orgoglio» hanno commentato i due attori. Questa edizione del festival è dedicata a Pietro Garinei
Ospite d'onore della serata di gala della XVIII edizione del Premio Charlot anche Enrico Montesano che porta il suo personale omaggio a Pietro Garinei e parla dei suoi progetti futuri. Particolarmente legato al premio che si svolge a Paestum, da quando una decina d'anni fa vinse la statuetta alla Carriera, Montesano apprezza che il riconoscimento sia dedicato a Pietro Garinei ''al quale sono stato molto affezionato - spiega Montesano - Garinei e' stato un eccellente compagno di lavoro, un impareggiabile maestro di vita con cui ho realizzato ben sette commedie. Nella mia carriera artistica, ha ricoperto un ruolo decisivo; cosa che sarebbe accaduta anche con Giovannini se non fosse mancato poco dopo l'inizio del mio rapporto con il duo''.
''Nel 1976 portammo in scena, al Teatro Sistina, il 'Rugantino' - ricorda l'attore - poi 'Bravo', spettacolo che per tre stagioni di fila si impose rivoluzionando il tradizionale modo di interpretare e di porsi di fronte al pubblico. Era una rappresentazione nuova, diversa, essenziale nella scenografia spoglia, basato sull'interpretazione del mattatore valorizzata dalle geniali trovate scenografiche di Garinei. Come dimenticare quel tip tap ballato sulla scaletta, mentre un bambino irrompeva in scena?''.
Ospite d'onore della serata di gala della XVIII edizione del Premio Charlot anche Enrico Montesano che porta il suo personale omaggio a Pietro Garinei e parla dei suoi progetti futuri. Particolarmente legato al premio che si svolge a Paestum, da quando una decina d'anni fa vinse la statuetta alla Carriera, Montesano apprezza che il riconoscimento sia dedicato a Pietro Garinei ''al quale sono stato molto affezionato - spiega Montesano - Garinei e' stato un eccellente compagno di lavoro, un impareggiabile maestro di vita con cui ho realizzato ben sette commedie. Nella mia carriera artistica, ha ricoperto un ruolo decisivo; cosa che sarebbe accaduta anche con Giovannini se non fosse mancato poco dopo l'inizio del mio rapporto con il duo''.
''Nel 1976 portammo in scena, al Teatro Sistina, il 'Rugantino' - ricorda l'attore - poi 'Bravo', spettacolo che per tre stagioni di fila si impose rivoluzionando il tradizionale modo di interpretare e di porsi di fronte al pubblico. Era una rappresentazione nuova, diversa, essenziale nella scenografia spoglia, basato sull'interpretazione del mattatore valorizzata dalle geniali trovate scenografiche di Garinei. Come dimenticare quel tip tap ballato sulla scaletta, mentre un bambino irrompeva in scena?''.