Dopo la XIX (Torino, aprile 2010, con il "Della tirannide" di Vittorio Alfieri), si inaugura la rete di stanzialità frazionate del 2011con la XX stanzialità di TEATRO STABILE DI STRADA®: da venerdì 8 a domenica 10 luglio 2011, tutti i giorni alle ore 21.00, a Torino, in Largo Montebello, Marco Gobetti interpreta pubblicamente "Le meraviglie del 2000" di Emilio Salgari. Nel romanzo, scritto nel 1907, due uomini riescono a fermare le proprie funzioni vitali nel 1903, per risvegliarsi cent'anni dopo, nel 2003; la lettura si alterna a brani narrati e si articola in tre parti (una per sera), ciascuna delle quali è preceduta da un prologo che introduce la vicenda o riassume quanto già avvenuto nella serata precedente.
TEATRO STABILE DI STRADA® è atto politico ed artistico, che consiste nella circuitazione su strada, autonoma, organizzata e frazionatamente stanziale, di spettacoli già proposti dall'attore nel sistema teatrale; o di pubbliche azioni e testi interpretati che potranno poi svilupparsi ed accadere all'interno del sistema.
L'intento sta nella contaminazione del sistema teatrale stesso, che viene così arricchito di una proposta culturale nella quale i Comuni sono i primi referenti: l'artista vive in città, replica per almeno tre giorni alla stessa ora e nello stesso luogo uno spettacolo teatrale e - secondo i principi a suo tempo enunciati nel manifesto del TEATRO STABILE DI STRADA® - durante le stanzialità frazionate si mantiene con le offerte libere che il pubblico può lasciare nel cappello di fronte alla zona scenica (o in rete tramite l'indirizzo https://www.paypal.com/cgi-bin/webscr?cmd=_s-xclick&hosted_button_id=TUBJSX3R523P8) e grazie all'eventuale ospitalità (vitto e/o alloggio) da parte del Comune in cui di volta in volta ha luogo.
Per TEATRO STABILE DI STRADA® la Regione Piemonte nel 2007 assegnò a Marco Gobetti il "Premio per la valorizzazione delle espressioni artistiche di strada", con la seguente motivazione:
"Marco Gobetti è il Teatro Stabile di Strada, un ossimoro, ovvero una contraddizione che pretende di contagiare forme e modi dell'agire teatrale. Propone le sue storie: atti unici che cercano spettatori pronti a seguirlo per un'ora di massacrante lavoro d'attore. Non è un narratore perché rappresenta. Alterna dolcezza a violenza per ottenere ascolto dai passanti sempre frettolosi. Cerca di creare legami tra i coraggiosi che si trattengono anche al termine dello spettacolo e per questo offre biscotti, caffè, un quaderno su cui scrivere ciò che si vuole - anche solo l'indirizzo di posta elettronica -. Crea così una "rete" per scambi di conoscenza che si sviluppa di là dall'ora del suo spettacolo. E' autonomo: trasporta tutto l'occorrente su un carrettino. Le luci di scena sono lampade a gas da campeggio. Di fronte allo spazio scenico c'è in terra un cappello per le offerte. Chiede ai comuni che intendono ospitarlo, vitto e alloggio. Un "mecenatismo illuminato” che, - quando viene a mancare -, il Teatro Stabile di Strada supplisce con i ricavi delle stanzialità precedenti. Risulta chiaro da questi elementi il principio sotteso al suo teatro: farsi ascoltare non è un diritto, è una conquista. L'esperimento è coraggioso. Il premio è un invito a continuare con sempre maggiore intensità”.
Sul web è consultabile la pagina aggiornata riportante i commenti sinora scritti dal pubblico sul quaderno posto accanto alla zona scenica: I commenti del pubblico
TEATRO STABILE DI STRADA® fu inaugurato con una prima stanzialità di 15 giorni consecutivi, in piazza San Giovanni a Torino, di fianco al Duomo: dal 3 al 17 luglio 2006 venne replicato la versione su strada dello spettacolo "VOGLIO UN PAPPAGALLO – Matthew Smith: il p(r)ezzo della vita di un uomo". Seguirono poi altre diciannove stanzialità.
Oltre a Torino, Comune di residenza dell'attore, dove ogni anno si inaugura la rete di stanzialità, svariati altri sono i Comuni in cui ha avuto luogo TEATRO STABILE DI STRADA®: Alba (CN), Biella, Caraglio (CN), Chieri (TO), Gattinara (VC), Montelupone (MC), Rivoli (TO), Venezia, Thiene (VI)...