Il teatro in TV? Solo per pochi intimi. Eppure, se ben studiato, di audience ce ne sarebbe. Pubblichiamo qui di seguito una bella lettera di uno dei nostri utenti, che appoggiamo pienamente.
"Una storia passata, molto bella, ma conclusa negli anni passati. Sicuramente il teatro in televisione non farà audiens quanto le fiction o le cosce delle veline, ma sarebbe un modo per dare un aiuto concreto a questa splendida arte, che ha sempre più bisogno di pubblico, prima che di contributi statali.
Oggi però, lo dimostra la politica, se non passi in tv non riesci a sfondare nessun muro. E allora, mi chiedo, non sarebbe bello un ritorno del teatro in televisione? Ma non alle due del mattino, come avviene adesso sporadicamente; bisognerebbe fare come un tempo, quando ogni settimana c'era la serata dedicata al teatro, e tutti i più grandi sono passati per quella strada.
Si dovrebbe trovare un sistema per promozionare il teatro, non per farlo diventare un fenomeno di massa, ma per fare il modo che questi torni a vedere le sue platee discretamente piene, soprattutto di giovani, che tranne in sporadiche occasioni s'incontrano a teatro in quantità giusta.
Non conosco l'orientamento del neo ministro Rutelli in materia, ma mi piacerebbe scoprirlo.
C.B."
"Una storia passata, molto bella, ma conclusa negli anni passati. Sicuramente il teatro in televisione non farà audiens quanto le fiction o le cosce delle veline, ma sarebbe un modo per dare un aiuto concreto a questa splendida arte, che ha sempre più bisogno di pubblico, prima che di contributi statali.
Oggi però, lo dimostra la politica, se non passi in tv non riesci a sfondare nessun muro. E allora, mi chiedo, non sarebbe bello un ritorno del teatro in televisione? Ma non alle due del mattino, come avviene adesso sporadicamente; bisognerebbe fare come un tempo, quando ogni settimana c'era la serata dedicata al teatro, e tutti i più grandi sono passati per quella strada.
Si dovrebbe trovare un sistema per promozionare il teatro, non per farlo diventare un fenomeno di massa, ma per fare il modo che questi torni a vedere le sue platee discretamente piene, soprattutto di giovani, che tranne in sporadiche occasioni s'incontrano a teatro in quantità giusta.
Non conosco l'orientamento del neo ministro Rutelli in materia, ma mi piacerebbe scoprirlo.
C.B."