Questa Giuria non perdona! Commentano all'unisono le partecipanti al Concorso teatrale femminile "La Parola e il Gesto - Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Imola" che hanno appena concluso le prove di selezione a Palazzo Tozzoni. Delle 44 esordienti, sono state ammesse alle semifinali del 30 giugno e 7 luglio prossimi, i 18 migliori risultati della graduatoria. Per avere un'idea i punteggi conseguiti vanno da 11 a 44. Questa in sintesi la prima parte dell'esperienza umana e professionale vissuta da queste giovani attrici provenienti dalle migliori scuole italiane.
Guida la classifica delle selezioni con 44 punti la milanese DEBORA MIGLIAVACCA BOSSI, con un brano tratto da Erodiàs di Giovanni Testori. Ha conquistato la sua straordinaria capacità di muoversi sulla scena, usando un linguaggio giocoso che ha affrontato con ironia anche la tragedia, nella quale Erodiade, la concubina di Erode, ha finalmente ottenuto la testa di Giovanni Battista. La lingua poetica inventata, tra l'aulico e il 'volgare', evoca una sorta di preghiera disperata in cui la realtà del palcoscenico e la finzione della tragedia si mescolano in un gioco metateatrale.
Segue MARZIA GAMBARDELLA con un classico del teatro di Eduardo De Filippo: Filumena Marturano. L'attrice, residente a Reggio Calabria, ha saputo esprimere al meglio, in un perfetto dialetto napoletano, le capacità espressive ed evocative di questa splendida lingua. E' un fiume in piena: parole, ricordi, rabbie che s'intrecciano in sfuggenti variazioni emotive, e portano in luce quanto forza e debolezza, miseria e nobiltà, siano continuamente intrecciate.
Punteggio conseguito: 43, insieme al Premio del Pubblico, condiviso ex-equo con il felice ritorno di LISA CANTINI da Pistoia, terza classificata, che nella selezione del 9 giugno, ha guadagnato anche il premio Giuria dei Giovani (40,38 punti). Lisa ha reso omaggio con il suo stile innato ed accattivante, ad un grande artista: Giorgio Gaber, con il monologo "Sogno in due tempi". Uno sguardo poetico e dissacrante ad un genio, che è stato capace di esplorare e mettere in luce i nostri pregi e le nostre debolezze, con la sottile ironia di chi è disposto a mettere in gioco tutto sé stesso.
Quarta delle eliminatorie con punti 40,25 GIORGIA GORRERI da Parma, che il 16 giugno viene promossa come miglior attrice della serata dalla Giuria dei Giovani (Premio C.E.S.I.). Con molta naturalezza, un bell'uso della voce e della mimica, ha interpretato Mirella, un tipico personaggio pirandelliano da "Il Signore della nave": una puntuale riflessione sulla condizione umana, non priva di una sottile ironia. Si intuisce l'intenso lavoro che c'è stato dietro questa bella interpretazione.
Il gruppo ALESSANDRA SANI e LAURA GAROFOLI provenienti rispettivamente da Empoli e da Roma, con un voto medio di 38,50 hanno presentato il dialogo tratto da "Impromptus à loisir": Le Defunt - ovvero il caro estinto, pièce teatrale di René de Obaldia, poeta e drammaturgo attivo in Francia dalla seconda metà del '900. Le ragazze hanno fatto tris, ottenendo il miglior punteggio della serata (2 giugno), unitamente al premio del pubblico e della Giuria dei Giovani, per l'ottima intesa, la capacità vocale ed espressiva, la coreografia.
SIMONETTA MARINI dalla provincia di Verona - toccante nella sua intensa interpretazione del monologo di Maria, tratto da "Processo a Gesù" di Diego Fabbri. L'attrice è riuscita a comunicare con efficacia e realismo tutte le tensioni emotive del personaggio di Maria che trapelano dal racconto: imbarazzo, timore, premura, sofferenza, coraggio. Punti 36.67.
A pochi centesimi di differenza (36.56) la bolognese TAMARA FAGNOCCHI ha conquistato il Premio del pubblico nell'ultima selezione del 23 giugno con il notissimo monologo di Anna Cappelli di Annibale Ruccello. Premiato il suo talento comico, la sua capacità espressiva. Veramente coinvolgente. Dalla provincia di Napoli conquista il Premio del pubblico del 16 giugno IVANA MAIONE (per la Giuria punti 35,50). Una scatenata Little Peach che racconta la sua doppia vita nel monologo brillante di Enzo Moscato. Dotata di grande comicità napoletana, di buona mimica ed espressività, ha reso al meglio il suo personaggio.
Sorprendenti i 3 ruoli svolti da questa coppia ben affiatata costituita da TERESA BRUNO ed EMILIA BRANDI entrambe provenienti dalla provincia di Cosenza (punti 35.44). Teresa era Ivan Vasil'evič - il giovane pretendente che si reca a casa di Stepan Stepanovič per chiedere la mano della figlia Natalja. Emilia invece ha svolto entrambi i ruoli (padre e figlia) - da "Proposta di matrimonio" di Anton Cechov. Dotate di grande talento comico, hanno saputo alleggerire questo testo con naturalezza.
ELISABETTA TONON dalla provincia di Bari (punti 34.33) ha conquistato la Giuria dei Giovani nell'ultima serata di selezione con uno splendido adattamento teatrale dal "Diario di Anna Frank". Particolarmente curata regia e coreografia. Ha saputo presentare l'anima adolescente di Anna, con le sue contraddizioni e i suoi desideri più profondi.
La trevisana SILVIA DAVANZO ha ottenuto un buon piazzamento con 32,88 punti, proponendo tre scene da: "Anna Cappelli" di Annibale Ruccello, una pièce di impatto esilarante. La protagonista è una donna sola, alla ricerca di qualche certezza, come un affetto, una casa dove vivere, un contratto matrimoniale. L'attrice ha saputo delineare con efficacia la feroce voglia della protagonista di sfuggire alle proprie frustrazioni, tramite un sogno d'amore, che la spingerà poi al paradosso e alla follia.
Di nuovo William Shakespeare con un libero adattamento del processo tratto da: "Il racconto d'inverno". SUSANNA PARAVANO da Udine, riesce alternativamente a vestire i panni del tiranno Re Leonte, nella veste di un grottesco clown, della sua amata e casta consorte, la Regina Ermione, accusata di adulterio, e del Giudice, complice del potere. Ottimo il cambio simultaneo dei personaggi.
Brava. (punti 32.33) Caratterista innata ELENA IMPERATORE di Napoli, ha divertito con il personaggio di Maria di Carmelo - tratto da "Mamma piccole tragedie minimali" di Annibale Ruccello. L'interprete ha saputo mettere in evidenza la componente tragicomica del testo, senza tuttavia oscurare la vena comica che lo caratterizza. Un'occasione per esplorare il tema della follia. Un lavoro meticoloso e ben riuscito sulla mimica facciale, sul corpo, sul movimento e sulla vocalità.
Punti 32. VALENTINA CAPONE da Pescara ha proposto il monologo della Regina Margherita dal testo di Witold Gombrowicz: "Iwona Principessa di Borgogna". La sua capacità scenica ha premiato la difficoltà di vestire i panni di una personalità complessa, che vuole nascondere i propri desideri più oscuri, immobilizzata dal conflitto tra la sua apparenza regale e la sua natura "ciondolante". Punteggio ottenuto: 30,38.
La toscana GIULIA VANNOZZI emozionatissima, ha messo alla prova se' stessa, vestendo i panni di Solange da "Le serve" di Jean Genet, adattamento a monologo del dialogo finale fra le due sorelle. Brano tecnicamente complesso, per la forza dirompente della protagonista. Buona impostazione della voce, buona espressività ed energia. Punti 30,13. Brava la napoletana AMALIA RUOCCO nell'impegnativo ruolo di Creonte che si rivolge ad Antigone implorandola di tenersi stretta la vita, di non abbandonarla prima di averla capita. Ottima voce e capacità di proporre un personaggio dal testo di Jean Anouilh, in modo semplice e diretto. (punti 29.89)
Le sorelle ROSARIA e NUNZIA CUOMO dalla provincia di Salerno, hanno ottimamente sostenuto il dialogo-confronto delle protagoniste Alison ed Helena, tratto da "Ricorda con rabbia" di John Osborne. Efficaci nel trasmettere le tensioni e i sentimenti che il testo propone. Voto Giuria: 29,75. VIVIANA BOVINO proveniente dalla provincia di Bari, ha catturato l'attenzione con un monologo ironico tratto da Después de Dios: "Dottoressa Jekyll & Miss Hyde" di Luis Ibar, spettacolo che affronta le contraddizioni della nostra epoca, sul tema della sessualità. Perfetta nello sdoppiamento fra dottoressa e paziente. Chi è la più pazza fra le due? Punti 29,50.
Ripescata in seguito alla rinuncia di una partecipante, la livornese SILVIA LEMMI (voto giuria 28.33) ha interpretato una sofferente Harper da "Angeli in America" di Tony Kushner. Capace di trasmettere nei pochi minuti a disposizione, la solitudine interiore, l'inadeguatezza, ma anche la dolcezza di questo personaggio femminile. Questa prima classifica da questo momento verrà azzerata e le semifinaliste ricominceranno da capo una nuova sfida: quella di arrivare alla finale, proponendo nuovi brani e nuovi personaggi. Abbiamo visto giovani attrici capaci di scatenare emozioni e di arricchire i brani con la propria creatività, vivacità e cura dei particolari. Abbiamo ascoltato brani di tradizione, ma anche di riscoperta; una ricerca di nuovi linguaggi e nuovi modi di raccontare. Il luogo teatrale messo a disposizione dal Comune di Imola è già di per se' una meraviglia da mostrare. Al pubblico di Palazzo Tozzoni, sempre più coinvolto in questo percorso a tappe, confermiamo che il teatro - oltre ad offrire il piacere dei sensi, affidato alla parola e al gesto - sollecita l'intelligenza, la riflessione e la sensibilità di ciascuno.
Guida la classifica delle selezioni con 44 punti la milanese DEBORA MIGLIAVACCA BOSSI, con un brano tratto da Erodiàs di Giovanni Testori. Ha conquistato la sua straordinaria capacità di muoversi sulla scena, usando un linguaggio giocoso che ha affrontato con ironia anche la tragedia, nella quale Erodiade, la concubina di Erode, ha finalmente ottenuto la testa di Giovanni Battista. La lingua poetica inventata, tra l'aulico e il 'volgare', evoca una sorta di preghiera disperata in cui la realtà del palcoscenico e la finzione della tragedia si mescolano in un gioco metateatrale.
Segue MARZIA GAMBARDELLA con un classico del teatro di Eduardo De Filippo: Filumena Marturano. L'attrice, residente a Reggio Calabria, ha saputo esprimere al meglio, in un perfetto dialetto napoletano, le capacità espressive ed evocative di questa splendida lingua. E' un fiume in piena: parole, ricordi, rabbie che s'intrecciano in sfuggenti variazioni emotive, e portano in luce quanto forza e debolezza, miseria e nobiltà, siano continuamente intrecciate.
Punteggio conseguito: 43, insieme al Premio del Pubblico, condiviso ex-equo con il felice ritorno di LISA CANTINI da Pistoia, terza classificata, che nella selezione del 9 giugno, ha guadagnato anche il premio Giuria dei Giovani (40,38 punti). Lisa ha reso omaggio con il suo stile innato ed accattivante, ad un grande artista: Giorgio Gaber, con il monologo "Sogno in due tempi". Uno sguardo poetico e dissacrante ad un genio, che è stato capace di esplorare e mettere in luce i nostri pregi e le nostre debolezze, con la sottile ironia di chi è disposto a mettere in gioco tutto sé stesso.
Quarta delle eliminatorie con punti 40,25 GIORGIA GORRERI da Parma, che il 16 giugno viene promossa come miglior attrice della serata dalla Giuria dei Giovani (Premio C.E.S.I.). Con molta naturalezza, un bell'uso della voce e della mimica, ha interpretato Mirella, un tipico personaggio pirandelliano da "Il Signore della nave": una puntuale riflessione sulla condizione umana, non priva di una sottile ironia. Si intuisce l'intenso lavoro che c'è stato dietro questa bella interpretazione.
Il gruppo ALESSANDRA SANI e LAURA GAROFOLI provenienti rispettivamente da Empoli e da Roma, con un voto medio di 38,50 hanno presentato il dialogo tratto da "Impromptus à loisir": Le Defunt - ovvero il caro estinto, pièce teatrale di René de Obaldia, poeta e drammaturgo attivo in Francia dalla seconda metà del '900. Le ragazze hanno fatto tris, ottenendo il miglior punteggio della serata (2 giugno), unitamente al premio del pubblico e della Giuria dei Giovani, per l'ottima intesa, la capacità vocale ed espressiva, la coreografia.
SIMONETTA MARINI dalla provincia di Verona - toccante nella sua intensa interpretazione del monologo di Maria, tratto da "Processo a Gesù" di Diego Fabbri. L'attrice è riuscita a comunicare con efficacia e realismo tutte le tensioni emotive del personaggio di Maria che trapelano dal racconto: imbarazzo, timore, premura, sofferenza, coraggio. Punti 36.67.
A pochi centesimi di differenza (36.56) la bolognese TAMARA FAGNOCCHI ha conquistato il Premio del pubblico nell'ultima selezione del 23 giugno con il notissimo monologo di Anna Cappelli di Annibale Ruccello. Premiato il suo talento comico, la sua capacità espressiva. Veramente coinvolgente. Dalla provincia di Napoli conquista il Premio del pubblico del 16 giugno IVANA MAIONE (per la Giuria punti 35,50). Una scatenata Little Peach che racconta la sua doppia vita nel monologo brillante di Enzo Moscato. Dotata di grande comicità napoletana, di buona mimica ed espressività, ha reso al meglio il suo personaggio.
Sorprendenti i 3 ruoli svolti da questa coppia ben affiatata costituita da TERESA BRUNO ed EMILIA BRANDI entrambe provenienti dalla provincia di Cosenza (punti 35.44). Teresa era Ivan Vasil'evič - il giovane pretendente che si reca a casa di Stepan Stepanovič per chiedere la mano della figlia Natalja. Emilia invece ha svolto entrambi i ruoli (padre e figlia) - da "Proposta di matrimonio" di Anton Cechov. Dotate di grande talento comico, hanno saputo alleggerire questo testo con naturalezza.
ELISABETTA TONON dalla provincia di Bari (punti 34.33) ha conquistato la Giuria dei Giovani nell'ultima serata di selezione con uno splendido adattamento teatrale dal "Diario di Anna Frank". Particolarmente curata regia e coreografia. Ha saputo presentare l'anima adolescente di Anna, con le sue contraddizioni e i suoi desideri più profondi.
La trevisana SILVIA DAVANZO ha ottenuto un buon piazzamento con 32,88 punti, proponendo tre scene da: "Anna Cappelli" di Annibale Ruccello, una pièce di impatto esilarante. La protagonista è una donna sola, alla ricerca di qualche certezza, come un affetto, una casa dove vivere, un contratto matrimoniale. L'attrice ha saputo delineare con efficacia la feroce voglia della protagonista di sfuggire alle proprie frustrazioni, tramite un sogno d'amore, che la spingerà poi al paradosso e alla follia.
Di nuovo William Shakespeare con un libero adattamento del processo tratto da: "Il racconto d'inverno". SUSANNA PARAVANO da Udine, riesce alternativamente a vestire i panni del tiranno Re Leonte, nella veste di un grottesco clown, della sua amata e casta consorte, la Regina Ermione, accusata di adulterio, e del Giudice, complice del potere. Ottimo il cambio simultaneo dei personaggi.
Brava. (punti 32.33) Caratterista innata ELENA IMPERATORE di Napoli, ha divertito con il personaggio di Maria di Carmelo - tratto da "Mamma piccole tragedie minimali" di Annibale Ruccello. L'interprete ha saputo mettere in evidenza la componente tragicomica del testo, senza tuttavia oscurare la vena comica che lo caratterizza. Un'occasione per esplorare il tema della follia. Un lavoro meticoloso e ben riuscito sulla mimica facciale, sul corpo, sul movimento e sulla vocalità.
Punti 32. VALENTINA CAPONE da Pescara ha proposto il monologo della Regina Margherita dal testo di Witold Gombrowicz: "Iwona Principessa di Borgogna". La sua capacità scenica ha premiato la difficoltà di vestire i panni di una personalità complessa, che vuole nascondere i propri desideri più oscuri, immobilizzata dal conflitto tra la sua apparenza regale e la sua natura "ciondolante". Punteggio ottenuto: 30,38.
La toscana GIULIA VANNOZZI emozionatissima, ha messo alla prova se' stessa, vestendo i panni di Solange da "Le serve" di Jean Genet, adattamento a monologo del dialogo finale fra le due sorelle. Brano tecnicamente complesso, per la forza dirompente della protagonista. Buona impostazione della voce, buona espressività ed energia. Punti 30,13. Brava la napoletana AMALIA RUOCCO nell'impegnativo ruolo di Creonte che si rivolge ad Antigone implorandola di tenersi stretta la vita, di non abbandonarla prima di averla capita. Ottima voce e capacità di proporre un personaggio dal testo di Jean Anouilh, in modo semplice e diretto. (punti 29.89)
Le sorelle ROSARIA e NUNZIA CUOMO dalla provincia di Salerno, hanno ottimamente sostenuto il dialogo-confronto delle protagoniste Alison ed Helena, tratto da "Ricorda con rabbia" di John Osborne. Efficaci nel trasmettere le tensioni e i sentimenti che il testo propone. Voto Giuria: 29,75. VIVIANA BOVINO proveniente dalla provincia di Bari, ha catturato l'attenzione con un monologo ironico tratto da Después de Dios: "Dottoressa Jekyll & Miss Hyde" di Luis Ibar, spettacolo che affronta le contraddizioni della nostra epoca, sul tema della sessualità. Perfetta nello sdoppiamento fra dottoressa e paziente. Chi è la più pazza fra le due? Punti 29,50.
Ripescata in seguito alla rinuncia di una partecipante, la livornese SILVIA LEMMI (voto giuria 28.33) ha interpretato una sofferente Harper da "Angeli in America" di Tony Kushner. Capace di trasmettere nei pochi minuti a disposizione, la solitudine interiore, l'inadeguatezza, ma anche la dolcezza di questo personaggio femminile. Questa prima classifica da questo momento verrà azzerata e le semifinaliste ricominceranno da capo una nuova sfida: quella di arrivare alla finale, proponendo nuovi brani e nuovi personaggi. Abbiamo visto giovani attrici capaci di scatenare emozioni e di arricchire i brani con la propria creatività, vivacità e cura dei particolari. Abbiamo ascoltato brani di tradizione, ma anche di riscoperta; una ricerca di nuovi linguaggi e nuovi modi di raccontare. Il luogo teatrale messo a disposizione dal Comune di Imola è già di per se' una meraviglia da mostrare. Al pubblico di Palazzo Tozzoni, sempre più coinvolto in questo percorso a tappe, confermiamo che il teatro - oltre ad offrire il piacere dei sensi, affidato alla parola e al gesto - sollecita l'intelligenza, la riflessione e la sensibilità di ciascuno.