Nella classifica nazionale spettatori del settore teatro stilata dall’Agis, e relativa al periodo 1° luglio 2005-2 aprile 2006, si trovano molte produzioni del Teatro Stabile dell’Umbria e Fontemaggiore.
Tra i 300 spettacoli analizzati nella categoria Prosa, il Teatro Stabile dell’Umbria ottiene la sua migliore performance (59esimo posto) con l'Alcesti, coprodotto con gli Stabili di Torino e di Roma. Rappresentato in 4 città per 40 volte, è stato visto da 14mila 805 spettatori, per un incasso di 161mila 893 euro.
Si presenta nutrita anche la presenza delle produzioni del Teatro Stabile d’Innovazione Fontemaggiore, fra le 280 della classifica nazionale riservate all’infanzia e alla gioventù. Al 18esimo e al 19esimo posto, rispettivamente, In cerca di parole e Il tenace soldatino di stagno: il primo rappresentato in 12 città per 31 volte (5mila 951 spettatori e 23mila 972 euro di incasso); il secondo visto in 14 città per 32 repliche (5mila 663 spettatori, con un incasso di 21mila euro).
“Si tratta di dati più che confortanti – ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Silvano Rometti – specie se rapportati ai tagli operati dal governo precedente sul Fondo Unico per lo Spettacolo”.
“A livello nazionale, anche secondo i dati Siae, il teatro sembra essere diventato il settore di punta dello spettacolo dal vivo – ha aggiunto Rometti -. L’Umbria partecipa a questo trend positivo con molte produzioni e molte repliche, collocate in posizioni di riguardo anche rispetto ai titoli prodotti in regioni con maggiori bacini d’utenza e, conseguentemente, maggiori risorse finanziarie. L’esperienza teatrale umbra, a cui Regione ed enti locali contribuiscono in maniera determinante, arricchisce sia in termini di qualità che di quantità il bilancio del mercato teatrale dell’Italia centrale”.
“Merito delle capacità artistiche ed imprenditoriali dei nostri stabili – ha concluso l'assessore –, ma anche della capacità di ‘fare sistema’ di una regione priva di grandi centri e, pressoché, di grandi teatri”.
Tra i 300 spettacoli analizzati nella categoria Prosa, il Teatro Stabile dell’Umbria ottiene la sua migliore performance (59esimo posto) con l'Alcesti, coprodotto con gli Stabili di Torino e di Roma. Rappresentato in 4 città per 40 volte, è stato visto da 14mila 805 spettatori, per un incasso di 161mila 893 euro.
Si presenta nutrita anche la presenza delle produzioni del Teatro Stabile d’Innovazione Fontemaggiore, fra le 280 della classifica nazionale riservate all’infanzia e alla gioventù. Al 18esimo e al 19esimo posto, rispettivamente, In cerca di parole e Il tenace soldatino di stagno: il primo rappresentato in 12 città per 31 volte (5mila 951 spettatori e 23mila 972 euro di incasso); il secondo visto in 14 città per 32 repliche (5mila 663 spettatori, con un incasso di 21mila euro).
“Si tratta di dati più che confortanti – ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Silvano Rometti – specie se rapportati ai tagli operati dal governo precedente sul Fondo Unico per lo Spettacolo”.
“A livello nazionale, anche secondo i dati Siae, il teatro sembra essere diventato il settore di punta dello spettacolo dal vivo – ha aggiunto Rometti -. L’Umbria partecipa a questo trend positivo con molte produzioni e molte repliche, collocate in posizioni di riguardo anche rispetto ai titoli prodotti in regioni con maggiori bacini d’utenza e, conseguentemente, maggiori risorse finanziarie. L’esperienza teatrale umbra, a cui Regione ed enti locali contribuiscono in maniera determinante, arricchisce sia in termini di qualità che di quantità il bilancio del mercato teatrale dell’Italia centrale”.
“Merito delle capacità artistiche ed imprenditoriali dei nostri stabili – ha concluso l'assessore –, ma anche della capacità di ‘fare sistema’ di una regione priva di grandi centri e, pressoché, di grandi teatri”.