Il Teatro EUTHECA con sede a Cinecittà, cuore dell’industria cinematografica, giunge al terzo anno di attività con un bagaglio colmo di importanti obiettivi raggiunti. Il successo della scorsa stagione che ha ospitato la compagnia du Thêatre des Bouffes du Nord di Parigi con lo spettacolo Fragments per la regia di Peter Brook e Marie-Hélène Estienne e, l& #8217;incontro con attori quali Bruce Myers, Yoshi Oida, Harley Carmichael, ha portato il Teatro Eutheca sotto gli occhi di un pubblico proveniente da tutta Italia.
La stagione teatrale 2011-12, che prende il via l’8 Novembre, rivive e potenzia l'ambizioso progetto con un nuovo incontro di grande respiro internazionale: l’ODIN TEATRET di Eugenio BARBA.
Il cartellone annuncia due testi di William SHAKESPEARE che danno voce al tema del conflitto fra gli uomini e le grandi ideologie della storia: ENRICO VIII e IL RACCONTO D’INVERNO. Diversi tra loro - il primo ha come argomento la Storia ed è il frutto di un lungo periodo di lavoro e di ricerca teatrale durato più di tre mesi; il secondo affronta i temi universali del Mito – i due testi sono accomunati dal fatto di appartenere alla fase finale del percorso creativo di William Shakespeare e alla sua grande maturità. La regia di entrambi gli spettacoli è di Federica TATULLI.
L’ODIN TEATRET NORDISK TEATERLABORATORIUM, è in scena al Teatro EUTHECA con SALE, spettacolo che vede l’adattamento scenico e la regia di Eugenio BARBA, prendendo spunto da un testo non teatrale, Lettera al vento, dal romanzo epistolare di Antonio Tabucchi “Si sta facendo sempre più tardi”. La novella di Tabucchi viene distillata in un crescendo di emozioni, segni, parole, musiche che rinnovano il sapore di un amore invecchiato nei ricordi. L’incomparabile Roberta CARRERI sarà la protagonista di questa odissea al femminile. Imperdibili anche gli altri due spettacoli prodotti dallR 17;ODIN TEATRET NORDISK TEATERLABORATORIUM: ORME SULLA NEVE e LETTERA AL VENTO sempre con Roberta CARRERI, accompagnata dalle musiche di Jan FERSLEV.
Ogni spettacolo racconta una storia: i personaggi che appartengono al mondo della finzione diventano realtà credibile per lo spettatore grazie alla tecnica dell'attore. A gennaio Marco BALIANI - uno dei più grandi narratori dello scenario teatrale italiano - porta in scena uno spettacolo che coniuga la tecnica narrativa teatrale ad un testo classico: KOHL HAAS di Heinrich Von Kleist, in cui riemerge ancora una volta il tema delle passioni umane in conflitto: cos’è la giustizia, quella umana e quella divina, e come può l’individuo ricomporre l’ingiustizia?Assolutamente da scoprire sono gli altri spettacoli che arricchiscono il cartellone e vedono impegnati tanti artisti: Angela BUCCI, Angela GOODWIN e Cipriana SMARANDESCU che ci raccontano i grandi personaggi femminili nella musica e nella letteratura VOCI DI DONNA; il giovanissimo e molto attivo regista Donatello SALAMINA agli esordi con lo spettacolo FATA DELCINE, tratto d al romanzo “La bambina che raccontava film” di Hèrnan Rivera Letelier; Clara GALANTE che interpreta INDIZI TERRESTRI dall’opera di Marina Cvetaeva, una delle voci più alte della poesia russa; Domenico CUCINOTTA che porta in scena il tessuto drammatico del teatro e l’astrattezza della danza con INOSSIDABILE MIELE e, a chiudere la stagione, SETTEE BAMBINE EBREE di Caryl Churchill, un opera che è soprattutto un atto d’accusa contro la guerra, una denuncia che certamente non ricorre alla retorica, interpretato da Mary CIPOLLA, Liliana PAGANINI e Bianca ELTON ARA.
Il teatro EUTHECA, in questo momento così difficile per la cultura del nostro Paese , si impegna per non ridurre il ruolo che l’arte e la cultura svolgono nella vita dell’uomo.
Il cartellone 2011-2012 intende ‘colpire’ l’attenzione e l’animo del pubblico, perché prima di tutto il Teatro sono le opere, gli spettacoli. Sono anche le esperienze che facciamo in teatro, o intorno al teatro. In scena, in platea e non solo: laboratori, workshop, seminari, processi creativi, performance. In questo magma effimero di incontri c’è qualcosa che dura: la personalità degli artisti e la loro identità creativa, e l’identità delle compagnie che rendono possibili quelle opere, quelle esperienze, quegli incontri.