Repertori raffinati, interpreti prestigiosi e spettacoli fra i più diversi caratterizzeranno la stagione 2011-2012 del Teatro Comunale di Monfalcone.
Ad inaugurare il nuovo cartellone dei concerti, la cui direzione artistica è affidata a Filippo Juvarra, venerdì 14 ottobre, è l’Orchestra da Camera di Mantova, fra i migliori complessi cameristici italiani, insieme ad Alexander Lonquich nella doppia veste di direttore e solista.
Il grande pianista, infatti, collabora stabilmente con l’Orchestra, con la quale ha in particolare svolto un importante lavoro di ricerca sull’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart.
A Lonquich e agli strumentisti dell'Orchestra, gruppo estremamente equilibrato e dotato di acuta sensibilità musicale, in grado di adeguarsi perfettamente ai più diversi stili, è affidato un programma dedicato al classicismo viennese. La serata si apre nel segno di Beethoven, con l’esecuzione del Concerto n. 2 (il primo, in ordine cronologico, del compositore) e si chiude nel segno di Mozart, con l’esecuzione del suo ultimo concerto, il Concerto n. 27. Fra i due, la Sinfonia n. 5 di Franz Schubert, vertice assoluto della sua produzione giovanile, che guarda al modello mozartiano come ideale di equilibrio e semplicità.
Fra gli ospiti della nuova stagione musicale spicca il pianista canadese Louis Lortie, più volte graditissimo ospite del Comunale e affettuoso amico del pubblico monfalconese. Insieme a lui il giovane violoncellista Pavel Gomziakov, per un programma di raro ascolto che prevede pagine di Franz Liszt (nel bicentenario della nascita del compositore ungherese), di Alexander Zemlinsky e di Richard Strauss.
Particolarmente suggestivo il concerto che vedrà protagonisti i celebri fratelli Kuijken (flauto traverso, violino e viola da gamba) affiancati dal clavicembalista Ewald Demeyere.
Dopo i grandi concerti dedicati alla musica barocca che hanno impreziosito la passata stagione – l’inaugurazione con Jordi Savall ed il suo Concert des Nations e la chiusura con l’Orchestra del XVIII secolo e la Cappella Amsterdam dirette da Frans Brüggen – la stagione musicale monfalconese guarda ancora con attenzione al barocco europeo proponendo, con il concerto dei Kuijken, l’esecuzione integrale de L’Offerta Musicale di J. S. Bach.
Proseguono inoltre, nell’ambito del cartellone, la rassegna “‘900&oltre” dedicata alla musica contemporanea e al Novecento storico e i due cicli avviati nel corso della passata stagione: “I Balletti russi, Diaghilev e i suoi musicisti”, dedicato alla straordinaria stagione culturale cui diede vita Sergei Diaghilev, il direttore della più influente compagnia di ballo del XX secolo, che commissionò musica a compositori quali Debussy, Ravel, Satie, Prokof’ev e altri ancora, e l’”Integrale delle Sinfonie di Johannes Brahms”.
Ricca e diversificata anche la nuova stagione di prosa, un articolato percorso che si muove fra i grandi classici della storia della drammaturgia e il teatro contemporaneo, la commedia e il teatro musicale.
Ad aprire la nuova stagione di prosa, i giorni 18 e 19 ottobre, è Natalino Balasso, autore ed interprete fra i più brillanti ed originali del teatro italiano, che dopo il grandissimo successo riscosso con Rusteghi torna al Comunale con lo spettacolo Ercole in Polesine, un divertente viaggio attraverso 5000 anni di storie, miti e leggende. Fra leggerezza e profondità, iperboli comiche e parlate grottesche, Balasso mette in scena le storie degli antichi greci, che hanno percorso in lungo e in largo l’Italia, ci hanno insegnato a leggere e a scrivere ma di cui non ci ricordiamo più.
Fra le commedie in cartellone spicca l’ultima fatica scritta, diretta ed interpretata da Vincenzo Salemme, L’astice al veleno, un’intricata storia d’amore che ha per protagonisti Barbara e Gustavo e che si arricchisce di un originale personaggio, un astice, il cui destino è quello di essere cucinato ma che nessuno ha il coraggio di uccidere. Commedia brillante e romantica, L’astice al veleno intreccia gli elementi comici e farseschi tipici del teatro di Salemme ad una serie di incursioni musicali eseguite dal vivo da un nutrito cast di versatili interpreti.
È un graditissimo ritorno anche quello di Marco Paolini, che presenta al Comunale ITIS Galileo, originale spettacolo di approfondimento curioso dedicato al padre della scienza moderna. Nonostante i quattrocento anni che separano la nostra epoca da quella di Galileo – un’epoca governata da certezze e rigidità di pensiero – alcuni elementi rendono necessario riaprire il confronto con quel passato. Senza soffermarsi sulla tradizionale dialettica fede-ragione, ITIS Galileo indaga piuttosto sul confronto fra fede, ragione e superstizione, mettendo in scena un dialogo con il pubblico. Perché, in fin dei conti, giocare al lotto è più facile che guadagnarsi il paradiso onestamente, anche se il calcolo delle probabilità non dovrebbe indurre nessuno a giocarci.
Agli spettacoli del cartellone di prosa si affiancano, come di consueto, quelli di “contrAZIONI - nuovi percorsi scenici”, la rassegna dedicata alla drammaturgia contemporanea e alle esperienze più significative della scena emergente italiana. Ad animare la decima edizione di “contrAZIONI” c’è Giuseppe Battiston, pluripremiato attore del nostro cinema e del nostro teatro, protagonista dell’intenso 18 mila giorni – Il pitone, spettacolo che gli è valso il riconoscimento come migliore interprete al Premio Flaiano per il Teatro 2011. È la storia di un uomo che a 50 anni (18 mila giorni) perde il lavoro a causa di un impiegato più giovane (il pitone); con il lavoro, però, perde anche la sua vita, la famiglia, il senso delle cose e se ne rimane asserragliato nel suo appartamento, una sorta di discarica di oggetti e ricordi.
Al fianco di Battiston, a raccontare come siano radicalmente mutate le aspettative sociali in Italia e a fare da contrappunto musicale, c’è il cantautore Gianmaria Testa, interprete delle canzoni che ha composto appositamente per lo spettacolo.