Teatro

Le parole di David Grossman e la storia del ghetto di Venezia, a Milano

Le parole di David Grossman e la storia del ghetto di Venezia, a Milano

Dura più di un mese il dittico “Testimonianze” in scena al Teatro Olmetto di Milano e intreccia due sguardi sul mondo ebraico: quello del presente, attraverso le parole dello scrittore David Grossman da cui è tratto lo spettacolo “La guerra che non si può vincere”, in prima nazionale dal 14 al 27 gennaio ‘08, e quello del passato, in “Affittasi monolocale zona ghetto – memorie”, dal 2 al 17 febbraio ’08, grande prova d’attore di Eugenio de’ Giorgi.

Gli occhi e la penna di uno dei più grandi scrittori contemporanei, David Grossman, autore del libro “La guerra che non si può vincere. Cronache dal conflitto tra israeliani e palestinesi” e l’energia teatrale di Eugenio de’ Giorgi si incontrano per raccontare al pubblico la realtà di Israele. “Un capitolo importante della mia ricerca teatrale è sicuramente incentrato sul quotidiano, sul presente, sulla Memoria di oggi – scrive de’ Giorgi. Questo spettacolo nasce dalla necessità di far conoscere la realtà di Israele non attraverso i media, che troppo spesso falsano l’informazione, scambiando la realtà dei fatti con la personale visione delle cose, ma attraverso gli occhi e la penna di uno dei più grandi scrittori contemporanei, David Grossman”.

Il libro raccoglie 34 articoli in cui lo scrittore racconta la tragedia del conflitto tra arabi ed ebrei dopo il 1993, individuando una sola strada possibile per costruire la pace: “il dialogo, l'incontro, il riconoscimento del diritto dell'altro”. Lo spettacolo, con la drammaturgia e la regia di Eugenio de’ Giorgi, ha come filo conduttore la storia di un ragazzo, un militare, che racconta alla sorella minore i suoi sogni, le sue speranze, le sue ambizioni, il suo futuro.

Una vita normale e, proprio per questo, straordinaria. In sei quadri vengono ritratti la vita di un luogo, Tel Aviv, di una famiglia, di un popolo, anzi, di due popoli che non riescono a dialogare, di una guerra che è diventata “la guerra”.

Al contrario, in “Venezia 1516, affittasi monolocale zona ghetto – memorie”, Eugenio de’ Giorgi, in veste di autore ed unico interprete diretto da Massimo Navone, si tuffa nella Venezia del ‘500 per passare in rassegna una carrellata di personaggi legati alla storia del Ghetto. All’interno di una scenografia firmata da Emanuele Luzzati, de’ Giorgi impersona diverse figure, dal frate domenicano Tommaso Torquemada, responsabile della cacciata degli ebrei dalla Spagna, al marrano e indigente Giuseppe Francoso, che si fece battezzare quattro volte, a Leone da Modena, il più famoso e discusso rabbino veneziano, alla poetessa Sara Copio Sullam, detta “la bella ebrea”, al profeta Nathan di Gaza, che a Venezia si spacciò per il falso Messia Shabbataizvi. In una giullarata divertente e provocatoria, con l’ironia dei comici dell’arte, senza dimenticare i toni e i colori dello humour yiddish, vengono così rappresentati due temi di grande rilievo storico e sociale: la segregazione e la persecuzione degli ebrei. In modo del tutto inedito e provocatorio.
 
DAL 14 AL 27 GENNAIO 2008                                                              debutto nazionale
Associazione Teatrale Duende
LA GUERRA CHE NON SI PUO’ VINCERE
di David Grossman
adattamento e regia di Eugenio de’ Giorgi
con Alberto Faregna, Andrea Brancone, Amanda Sanni, Miriam Camerini, Giovanna Neiger, Mattia Preti
DURATA 1H
inizio spettacolo ore 21, il giovedì ore 19.30 giorno di riposo: venerdì
 
DAL 2 AL 17 FEBBRAIO 2008
Associazione Teatrale Duende
AFFITTASI MONOLOCALE ZONA GHETTO – MEMORIE
di e con Eugenio de’ Giorgi
regia di Massimo Navone
DURATA 1H E 15’
inizio spettacolo ore 21, il giovedì ore 19.30 giorno di riposo: lunedì