Il recital si sviluppa da una ricerca fatta sull'abbondante produzione
di racconti molti di origine medievale, altri più remoti, individuati nelle zone più conservative dell'isola , nei paesi più isolati e negli strati di popolazione più resistenti agli influssi esterni.
Tracce di miti, resti di un'antica religione, relitti di riti iniziatici ancora oggi sono vivi nel mondo agro-pastorale. Il suono colorato della narrazione proverà a dare forma e a condurre l'ascoltatore in quel mondo fantastico che gli antichi narratori sardi tramandano attraverso il racconto orale da centinaia di anni. Mondo spesso popolato da uomini condannati ad assumere sembianze animalesche durante la notte,
da donne pietrificate e paesi distrutti per non aver accolto Cristo, da vecchi che praticano riti d'iniziazione e da giovani innamorati destinati a non incontrarsi mai.
Un'occasione per immergersi nella magia della Sardegna, per sfiorare le radici di una cultura millenaria, essenza muta di vestigia architettoniche come quella dei siti archeologici, delle grotte o dei nuraghi, luoghi sui quali stendere il ponte della narrazione per giungere al nostro presente.
Di e con Daniele Monachella.
Qualora la piazzetta non fosse ancora disponibile a causa dei lavori
in corso lo spettacolo avrà luogo in piazza Azuni