Un banchetto con fette di salame e prosciutto adagiate su un corpo sdraiato, mutanti colorati e attori seminudi a zonzo per strada che interagiscono con i passanti creando situazioni comiche, uomini e oggetti che galleggiano sull'acqua. Sono alcune delle esibizioni in programma a Mantova nella non stop teatrale che inizia con l'estate, il 21 giugno.
La città dei Gonzaga, dopo essere riuscita a convogliare intorno al libro folle di pubblico da concerto rock, ora ci prova dunque con il teatro: nell'anno in cui il Festivalletteratura spegne la sua decima candelina a quota 50mila visitatori, nella cittadella rinascimentale debutta infatti il Festival europeo del teatro. Stesso obiettivo, stessa formula: avvicinare la gente a un'arte considerata per pochi portandola nelle vie e nelle piazze di una città che è un palcoscenico a cielo aperto. Una quattordici giorni di performance con 200 attori, musici, danzatori italiani e stranieri impegnati in oltre 90 spettacoli, a contatto diretto con il pubblico.
Il festival unisce in un unico cartellone teatro di scena e teatro di strada, facendo convivere le due anime dell'antica commedia dell'arte, l'urbana e di corte, nella magia di un centro rinascimentale che rivive in forma di spettacolo nelle prime notti d'estate. Al centro della prima sezione, quella urbana (del 21 al 26 giugno), «Città invisibili», progetto interdisciplinare multimediale liberamente ispirato all'omonimo libro di Italo Calvino.
La seconda sezione della rassegna (dal 27 giugno al 4 luglio) assembla invece esibizioni di grandi ospiti di fama: dai catalani della Fura dels Baus, che saranno premiati con il tradizionale Arlecchino d'Oro, a Antonio Albanese che a Mantova proporrà un inedito recital.
La città dei Gonzaga, dopo essere riuscita a convogliare intorno al libro folle di pubblico da concerto rock, ora ci prova dunque con il teatro: nell'anno in cui il Festivalletteratura spegne la sua decima candelina a quota 50mila visitatori, nella cittadella rinascimentale debutta infatti il Festival europeo del teatro. Stesso obiettivo, stessa formula: avvicinare la gente a un'arte considerata per pochi portandola nelle vie e nelle piazze di una città che è un palcoscenico a cielo aperto. Una quattordici giorni di performance con 200 attori, musici, danzatori italiani e stranieri impegnati in oltre 90 spettacoli, a contatto diretto con il pubblico.
Il festival unisce in un unico cartellone teatro di scena e teatro di strada, facendo convivere le due anime dell'antica commedia dell'arte, l'urbana e di corte, nella magia di un centro rinascimentale che rivive in forma di spettacolo nelle prime notti d'estate. Al centro della prima sezione, quella urbana (del 21 al 26 giugno), «Città invisibili», progetto interdisciplinare multimediale liberamente ispirato all'omonimo libro di Italo Calvino.
La seconda sezione della rassegna (dal 27 giugno al 4 luglio) assembla invece esibizioni di grandi ospiti di fama: dai catalani della Fura dels Baus, che saranno premiati con il tradizionale Arlecchino d'Oro, a Antonio Albanese che a Mantova proporrà un inedito recital.