Il Lanificio 25, laboratorio di ideazione-creazione ristrutturato e aperto di recente, apre le porte alla musica.
Lo spazio, di 270 mq sito nell’ex Lanificio Sava a Porta Capuana (NA), costituisce un’insula che tende a mantenersi attiva grazie alle attività che si svolgono nel suo interno il cui motto è non parlare d’arte ma farla. Il Lanificio 25, oltre ad essere una realtà che vivrà per se stessa con le proprie attività, farà parte di un progetto più ampio che prevede altri due spazi, uno a Napoli (Trip in via Martucci 64) e un altro a Milano (Dulzotica, già attivo dal 2005 come Home Gallery).
Tanti gli eventi artistici che andranno a riempire la fitta programmazione della prossima stagione, mostre, happening, incontri, laboratori creativi, eventi e altro ancora. I prossimi due appuntamenti sono dedicati alla musica. Il concetto base e imperscindibile è quello di integrare qualsiasi attività artistica con lo spazio in cui si interagisce e secondo l’idea dello scambio tra artisti e struttura, che è il fondamento del progetto Lanificio 25.
Due concerti, in luglio, che vedono protagoniste due band che volgono la propria ricerca verso tutto ciò che di interessante e singolare si possa carpire dalla tradizione popolare del nostro paese ma anche di tutto il resto del mondo. Musica popolare perché “del popolo”, tradizione, ritmi e melodie che ci faranno ripercorrere un viaggio attraverso il mondo in un’atmosfera festosa, dionisiaca, coinvolgente.
Giovedì 6 luglio alle ore 22 iniziatori di questo “fantastico” viaggio intorno alla musica del mondo e protagonisti della serata saranno gli Slivovitz, gruppo nato nel settembre 2001.
La loro musica è volta alla scoperta di nuovi linguaggi diversamente codificati e liberi dai canoni del “mainstream”. Naturalmente tesi al movimento, raggiungono in soli tre anni il famoso Sziget Festival di Budapest oltre a suonare a Napoli, Milano, Veszprem, Roma, Debrecen, Visegrad, Trapani, Faenza, Crema e tanti altri posti ancora. Con la loro prima formazione, che comprende Domenico Angarano al basso, Stefano Costanzo alla batteria, Derek di Perri all’armonica, Marcello Giannini alla chitarra, Pietro Santangelo ai sassofoni e Riccardo Villari al violino, incidono tra l’estate e l’autunno del 2004 il loro primo omonimo disco, che gli frutta il primo posto al prestigioso Etnomusic Competition Città di Milano ed il Premio Toast per il M.E.I. di Faenza come migliore proposta strumentale. Il disco è distribuito, a partire da Dicembre 2005, dalla Ethnowordl s.r.l. di Milano, etichetta indipendente di livello nazionale già nota per aver per prima dato voce agli artisti stranieri operanti sulla nostra penisola.
A partire dai primi mesi del 2005 nel gruppo prende vita una nuova crisi/evoluzione artistica che li porta nel mese di maggio ad incorporare nella formazione Ludovica Manzo giovane cantante cresciuta tra Napoli e Roma. Nei loro nuovi brani spicca l’utilizzo “strumentale” della voce e l’intrecciarsi dei diversi strumenti a disposizione, mai relegando nessun elemento del gruppo al ruolo di mero accompagnatore. Il forte impatto Live denota un chiaro ascendente rock sulla sezione ritmica mitigato dalle innate capacità improvvisative dei solisti; il tutto fuso in strutture complesse che rimandano al jazz-rock più puro dei primi anni settanta ma con risonanze etniche dal mediterraneo all’area balcanica.
Giovedì 13 luglio sarà il turno dei TARÁF de FUNICULÁR composto da Riccardo Marconi (chitarra) e Osvaldo Costabile (violino) insieme dal 2000.
Taràf, dal rumeno banda-orchestrina, generalmente di briganti-musici itineranti …
Funiculàr, tipico mezzo di locomozione atto a trasportare un insieme di passeggeri stipati all’interno di uno o più vagoni, da un punto A ad un punto B sito, solitamente, molto più in alto e a sinistra…
L’ idea di partenza è la ricerca di affinità all’interno delle diverse tradizioni popolari. Il miglior modo per apprendere la musica popolare è armarsi di strumenti, di coraggio e partire per posti dove sembra che il tempo si sia fermato.
Nel viaggio ci si scambia, a mo’ di figurine, una tarantella per una sirba…per scoprire che musicalmente le distanze si annullano.
A bordo di un vagone spazio-temporalmente scorretto, Taràf vi invita ad attraversare l’Irlanda dei peggiori pub di Dublino est, i villaggi Rom della Transilvania, le onde sinuose delle danzatrici arabe, la Parigi swing manouche degli anni ’30, i mercatini rionali di Istanbul …
Divertimento e sonorità altre saranno garantiti in una struttura accogliente e stimolante che ha l’ambizione di essere, per tutti gli anni a venire, il punto di riferimento per un nuovo modo di incontrarsi e intrattenersi facendo cultura e scambiandosi idee ed esperienze.
NOTIZIE UTILI:
Informazioni: lanificio25@cra.na.it <mailto:Lanificio25@cra.na.it> www.cra.na.it <https://www.cra.na.it> mob. 339.1960550
Ufficio Stampa: Carmen Vicinanza tel. e fax 081.19360676
k.vicinanza@tiscali.it
Ingresso gratuito
Lo spazio, di 270 mq sito nell’ex Lanificio Sava a Porta Capuana (NA), costituisce un’insula che tende a mantenersi attiva grazie alle attività che si svolgono nel suo interno il cui motto è non parlare d’arte ma farla. Il Lanificio 25, oltre ad essere una realtà che vivrà per se stessa con le proprie attività, farà parte di un progetto più ampio che prevede altri due spazi, uno a Napoli (Trip in via Martucci 64) e un altro a Milano (Dulzotica, già attivo dal 2005 come Home Gallery).
Tanti gli eventi artistici che andranno a riempire la fitta programmazione della prossima stagione, mostre, happening, incontri, laboratori creativi, eventi e altro ancora. I prossimi due appuntamenti sono dedicati alla musica. Il concetto base e imperscindibile è quello di integrare qualsiasi attività artistica con lo spazio in cui si interagisce e secondo l’idea dello scambio tra artisti e struttura, che è il fondamento del progetto Lanificio 25.
Due concerti, in luglio, che vedono protagoniste due band che volgono la propria ricerca verso tutto ciò che di interessante e singolare si possa carpire dalla tradizione popolare del nostro paese ma anche di tutto il resto del mondo. Musica popolare perché “del popolo”, tradizione, ritmi e melodie che ci faranno ripercorrere un viaggio attraverso il mondo in un’atmosfera festosa, dionisiaca, coinvolgente.
Giovedì 6 luglio alle ore 22 iniziatori di questo “fantastico” viaggio intorno alla musica del mondo e protagonisti della serata saranno gli Slivovitz, gruppo nato nel settembre 2001.
La loro musica è volta alla scoperta di nuovi linguaggi diversamente codificati e liberi dai canoni del “mainstream”. Naturalmente tesi al movimento, raggiungono in soli tre anni il famoso Sziget Festival di Budapest oltre a suonare a Napoli, Milano, Veszprem, Roma, Debrecen, Visegrad, Trapani, Faenza, Crema e tanti altri posti ancora. Con la loro prima formazione, che comprende Domenico Angarano al basso, Stefano Costanzo alla batteria, Derek di Perri all’armonica, Marcello Giannini alla chitarra, Pietro Santangelo ai sassofoni e Riccardo Villari al violino, incidono tra l’estate e l’autunno del 2004 il loro primo omonimo disco, che gli frutta il primo posto al prestigioso Etnomusic Competition Città di Milano ed il Premio Toast per il M.E.I. di Faenza come migliore proposta strumentale. Il disco è distribuito, a partire da Dicembre 2005, dalla Ethnowordl s.r.l. di Milano, etichetta indipendente di livello nazionale già nota per aver per prima dato voce agli artisti stranieri operanti sulla nostra penisola.
A partire dai primi mesi del 2005 nel gruppo prende vita una nuova crisi/evoluzione artistica che li porta nel mese di maggio ad incorporare nella formazione Ludovica Manzo giovane cantante cresciuta tra Napoli e Roma. Nei loro nuovi brani spicca l’utilizzo “strumentale” della voce e l’intrecciarsi dei diversi strumenti a disposizione, mai relegando nessun elemento del gruppo al ruolo di mero accompagnatore. Il forte impatto Live denota un chiaro ascendente rock sulla sezione ritmica mitigato dalle innate capacità improvvisative dei solisti; il tutto fuso in strutture complesse che rimandano al jazz-rock più puro dei primi anni settanta ma con risonanze etniche dal mediterraneo all’area balcanica.
Giovedì 13 luglio sarà il turno dei TARÁF de FUNICULÁR composto da Riccardo Marconi (chitarra) e Osvaldo Costabile (violino) insieme dal 2000.
Taràf, dal rumeno banda-orchestrina, generalmente di briganti-musici itineranti …
Funiculàr, tipico mezzo di locomozione atto a trasportare un insieme di passeggeri stipati all’interno di uno o più vagoni, da un punto A ad un punto B sito, solitamente, molto più in alto e a sinistra…
L’ idea di partenza è la ricerca di affinità all’interno delle diverse tradizioni popolari. Il miglior modo per apprendere la musica popolare è armarsi di strumenti, di coraggio e partire per posti dove sembra che il tempo si sia fermato.
Nel viaggio ci si scambia, a mo’ di figurine, una tarantella per una sirba…per scoprire che musicalmente le distanze si annullano.
A bordo di un vagone spazio-temporalmente scorretto, Taràf vi invita ad attraversare l’Irlanda dei peggiori pub di Dublino est, i villaggi Rom della Transilvania, le onde sinuose delle danzatrici arabe, la Parigi swing manouche degli anni ’30, i mercatini rionali di Istanbul …
Divertimento e sonorità altre saranno garantiti in una struttura accogliente e stimolante che ha l’ambizione di essere, per tutti gli anni a venire, il punto di riferimento per un nuovo modo di incontrarsi e intrattenersi facendo cultura e scambiandosi idee ed esperienze.
NOTIZIE UTILI:
Informazioni: lanificio25@cra.na.it <mailto:Lanificio25@cra.na.it> www.cra.na.it <https://www.cra.na.it> mob. 339.1960550
Ufficio Stampa: Carmen Vicinanza tel. e fax 081.19360676
k.vicinanza@tiscali.it
Ingresso gratuito