Napoli in festa,.
Finalmente non la Napoli calcistica che va in serie A, dimentica di quanto si trovi in zona retrocessione tutto il resto della città, la Napoli dell’immondizia o della quotidiana criminalità, piccola o grande che sia.
La Napoli in festa è quella rappresentata dall’unica vera ricchezza che ancora la contraddistingue e che forse la può salvare dal vortice negativo dal quale sembra inghiottita e da cui difficilmente riesce ad emergere.
La Napoli della Cultura, sì, ma non quella cultura sbandierata da politicanti che la utilizzano per coprire le falle delle loro gestioni clientelari, ma della Cultura vera, quella cosciente dei propri limiti, e soprattutto dei limiti di una città che ha bisogno di lei ma anche di altro.
Ed ecco che il cortile del Maschio Angioino, per trenta ore, ospita eventi, musica, proiezioni, teatro, gastronomia e quant’altro di buono questa città ancora produce. E la gente accorre, anche in piena notte, numerosa, più di quanto l’organizzazione della manifestazione potesse immaginare.
Una notte magica, quella tra il 23 ed il 24 giugno, tradizionalmente nota come la notte dei misteri.
E il gran cerimoniere di EMOZIONI NAPOLI (questo il titolo della manifestazione), Giulio Baffi, aggiunge un’altra perla, un’altra gemma alle sue innumerevoli iniziative, scegliendo un cast di grande valore, nominarli tutti sarebbe impossibile, giovani, giovanissimi, ma anche artisti di consolidata notorietà e prestigio. Ne ricordiamo solo alcuni, i Virtuosi di San Martino, Pasquale Scialò, Antonello Cossia, Gino Curcione, il Moonbeams Trio, fino al grande evento di chiusura, il concerto di Lina Sastri, una grande artista del Teatro, del Cinema, della Musica, che ha cantato con vibrante partecipazione del pubblico i canti antichi e moderni di una città che non vuole morire, che fa festa ma non dimentica che dietro l’angolo ci sono i problemi ed i drammi a cui non vuole e non deve abituarsi, come scrisse più di cento anni fa Matilde Serao in una lettera che la Sastri legge con disincantato dolore, come se fosse stata scritta ieri, da lei e da tutti noi.
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