Assente da oltre venticinque anni dal palcoscenico del Teatro Regio di Parma, sarà Otello di Giuseppe Verdi a chiuderne l´attuale Stagione Lirica, ponendosi come ideale ponte verso il Festival Verdi 2007, in programma il prossimo ottobre. In scena dall´1 aprile, il dramma lirico ispirato alla tragedia shakesperiana è il terzo nuovo allestimento proposto dal cartellone 2006/2007 del Teatro e nasce nel segno di una prestigiosa coproduzione con l’Opéra di Monte-Carlo.
Lo spettacolo è occasione d’incontro fra diverse generazioni di artisti, insieme per dar vita a un allestimento di straordinaria forza evocativa: il regista John Cox , fra i più affermati e apprezzati della scena internazionale, Johan Engels autore di scene e costumi e Simon Corder che firma il disegno luci.
Di assoluto rilievo il cast impegnato in scena: il tenore Vladimir Galouzine (Otello), il soprano Svetla Vassileva (Desdemona) e il baritono Marco Vratogna (Jago) sono i protagonisti del dramma verdiano, affidato alla bacchetta prestigiosa del maestro Bruno Bartoletti .
Il cast si avvale inoltre della presenza di Blagoj Nacoski (Cassio), Antonello Ceron (Roderigo), Carlo Cigni (Lodovico), Massimo Cavalletti (Montano), Armando Gabba (Un araldo), Giorgia Bertagni (Emilia). Con l’Orchestra del Teatro Regio di Parma diretta dal Maestro Bartoletti sono impegnati il Coro del Teatro Regio di Parma diretto da Martino Faggiani e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Parma diretto da Sebastiano Rolli.
Otellosegna il ritorno di Verdi al teatro di Shakespeare. Dopo un’elaborazione che si protrasse per alcuni anni, l’opera debuttò alla Scala di Milano il 5 febbraio 1887, con un successo trionfale - il giovanissimo Toscanini, secondo violoncello, sedeva in orchestra.
“Lo storico conflitto tra flotte cristiane e musulmane per il controllo del Mediterraneo orientale - spiega il regista - adesso si svolge fra la Repubblica veneta e l’Impero turco. Principale obiettivo è l’isola di Cipro, occupata da Venezia. Il comandante della flotta veneziana è Otello, il quale riveste anche l’incarico di governatore di Cipro. Eccezionalmente, Otello è un moro, un musulmano convertito alla religione cristiana, sposato a una nobile veneziana, salito al più alto grado delle forze armate della Serenissima”. Da queste premesse il dramma, che precipita nei quattro atti dell’opera verdiana, scritta su libretto di Arrigo Boito.
Venerdì 30 marzo, alla Casa della Musica, si terrà la giornata di studio Il ritorno a Shakespeare: Otello, realizzata dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con la Fondazione Istituto nazionale di studi verdiani, che ne cura la direzione scientifica, e con la Casa della Musica. La giornata di studio è una preziosa occasione per approfondire il rapporto tra Verdi e Shakespeare, indagando soprattutto sull’affinità dei due autori nella costruzione dei personaggi e della drammaturgia. Verrà inoltre presa in esame la fase finale della produzione artistica verdiana alla luce del ritorno a Shakespeare: ovvero Otello e Falstaff, su libretti di Boito.
Info: 0521 039399
www.teatroregioparma.org
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