Teatro

Piacenza: prima assoluta per l'opera di Albertazzi

Piacenza: prima assoluta per l'opera di Albertazzi

La Fondazione Arturo Toscanini ed il Comune di Piacenza presentano nella stagione lirica del Municipale di Piacenza, in prima esecuzione assoluta, l´opera "Titania la rossa", con libretto di Giorgio Albertazzi ispirato a classici da Shakespeare e Lucrezio e musica di Andrea Liberovici. Con la regia dello stesso Albertazzi, lo spettacolo andrà in scena il 24 marzo in prima esecuzione assoluta, preceduto, il 22 marzo, da una anteprima per le scuole. Alla guida dell´Orchestra della Fondazione Arturo Toscanini sarà Gloria Clemente, mentre il Coro del Teatro sarà diretto da Corrado Casati. Le coreografie, di Giuseppina Campolonghi, saranno eseguite dai danzatori dell´Accademia di Danza Domenichino da Piacenza. I costumi sono stati ideati da Adriana Schipa. Si tratta di una sfida produttiva di notevole impegno, specialmente in un periodo, come l´attuale, nel quale la produzione lirica italiana, gravata da difficoltà di ogni genere, sembra dominata dalla tradizione. Un´opera non solo nuova, ma anche "totalmente fuori dagli schemi - ha spiegato Maurizio Roi, presidente della fondazione Arturo Toscanini - perché gli schemi non sono adatti ai nostri tempi". Titania è “soprattutto una donna del nostro tempo, che delle fate shakespeariane e delle nostalgie siciliane di Goethe conserva lo "status" zingarico, della fiaba degli zingari originari, che partono dall’India e arrivano a noi attraversando l’Europa centrale ... E´ la regina di un clan, che della Titania del "Sogno di una notte di mezza estate" esprime la geniale intuizione di Shakespeare (che forse viene da Lucrezio) del suo ecologismo: Titania rifiuta (e in questo sarebbe piaciuta a Pasolini) la civiltà dei consumi, la scienza senz’anima. E´ una Titania ecologica, contro la scienza senza coscienza che vuol dire appunto morte dell’anima. Si scontra quindi col sindaco Oberon, che sostiene il progresso, la scienza e l’ingegneria genetica. In mezzo c’è un bambino indiano (è un richiamo a Shakespeare) che i due si disputano. Deve crescere come un selvaggio – dice Oberon – oppure deve inserirsi in un contesto civile, in una società responsabile? Chi avrà la meglio nel conflitto fra le due concezioni del mondo? E ancora: quel bambino è stato affidato a Titania dalla madre morente nella lontana India oppure è stato rapito? Vince il mondo della natura – Titania – o la così detta civiltà – il regno di Oberon - ? Il bambino disputato sarà motivo di odio o di morte? Al plot del Sogno shakespeariano – agnizioni, filtri amorosi, mascheramenti – si sostituisce il conflitto fra il potere e la libertà, fra il gioco e la simulazione." La vittoria sarà dettata dall´amore, in questa opera prima di Albertazzi librettista, scritta per la musica, con parti recitate che costituiscono circa un sesto della sua durata, undici scene con almeno ventidue pezzi musicali, e una cifra musicale più vicina a Bernstein che a Rossini. Fra gli interpreti segnaliamo la cantante-attrice Ottavia Fusco nel ruolo di Titania, mentre sul palco con lei saranno Giovanna Beretta (Zoe), Roberto De Biasio (Oberoni), Claudio Sgura (Andrea), Andrea Porta (Inferi) e Alice Sinigaglia (Fortunio). Dopo la prima del 24 marzo, le repliche saranno il 25 alle ore 15.30 e il 27 alle ore 20.30. Info: 0523 492255 www.fondazionetoscanini.it