La mostra si propone di valorizzare la cultura della vita animale sotto il profilo artistico e culturale attraverso il lavoro di alcuni dei più significativi artisti “animalier” del '900 italiano, non solo di Roberto Lemmi e Guido Cacciapuoti, ma anche di altri che hanno legato il loro nome a “Diana”, la più importante rivista cinegetica italiana, presente sulla scena editoriale da oltre un secolo.
Le opere selezionate costituiscono una esauriente rassegna della pittura e della scultura di genere, che negli ultimi cento anni hanno rappresentato un chiaro elemento di raccordo fra l'uomo, la campagna, il tempo libero vissuto all'aria aperta, la cultura viva e vitale di un naturalismo a dimensione umana.
L'esposizione prende spunto dai valori culturali ed estetici che hanno animato gli interessi di Roberto Lemmi, pittore, illustratore, naturalista ed appassionato cacciatore, e di Guido Cacciapuoti, scultore sensibile, eccelso ceramista, che approfondì il filone animalier con una perfezione plastica mutuata dalla grande scuola dei ceramisti napoletani. L'analisi delle opere esposte propone un duplice registro di lettura, che lega i due artisti nel modo tutto particolare di rappresentare i soggetti, le situazioni, a volte in un clima fantastico, dal sapore quasi favolistico, senza peraltro derogare dal rigore verista. Una produzione che si caratterizza nell'arte di genere (cani, animali selvatici, scene di caccia), arricchita però da elementi che evidenziano una profonda conoscenza dei soggetti rappresentati.
Roma, Museo del Corso, fino al 27 maggio 2007, tutti i giorni dalle 11 alle 19, lunedì chiuso, ingresso libero, catalogo Editoriale Olimpia, infoline 06.6786209, sito internet www.museodelcorso.it.
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