La stagione 2011/2012 del Teatro Comunale di Vicenza prevede un calendario di quasi sessanta appuntamenti tra concerti, spettacoli di prosa, di danza, performances, incontri con gli autori, critici, giornalisti, interpreti, con inizio a fine ottobre e conclusione a maggio 2012: l’orario di inizio degli spettacoli - per tutti i generi artistici - sarà uniformato alle 20.45 (non più 20.30 per la musica e 21.00 per danza e prosa). Numerose le innovazioni (ogni sezione artistica ne presenta di significative), previste alcune nuove formule di abbonamento, quasi nessun aumento ai prezzi di biglietti e abbonamenti, semplici arrotondamenti (contenuti entro i 5 euro).
Oltre al cartellone ufficiale, in settembre saranno annunciati nuovi importanti appuntamenti (al momento in definizione) con artisti di grande richiamo, spettacoli di danza, musica, prosa, che spaziano dal musical al cabaret, dal balletto classico al family show.
Stagione di Danza
La programmazione - realizzata in collaborazione con Arteven - prevede sette spettacoli, tre in doppia data, oltre ai tre spettacoli della rassegna sperimentale. Si tratta di proposte differenziate nei generi, nell'ispirazione e connotazione artistica; è un'offerta culturale eterogenea quella che viene presentata al pubblico, il cui filo conduttore è rappresentato dalla rivisitazione dei grandi classici del balletto in chiave moderna e da un preciso un orientamento alle nuove tendenze della danza contemporanea.
Gli spettacoli - tutti di alto livello artistico - spaziano dal repertorio moderno accompagnato dalla musica classica suonata dal vivo (“La morte e la fanciulla” del Balletto di Roma su musiche di Franz Schubert eseguite dall’Orchestra del Teatro Olimpico), alla danza contemporanea italiana al massimo livello ("Coppelia" del Junior BDT), dalle raffinate riletture dei capolavori del balletto classico di importanti compagnie europee (“Roméo Juliette” del Malandain Ballet Biarritz, la “Cenerentola” del Ballet du Grand Théâtre de Genève) alle contaminazioni dell’hip hop (torna l’applauditissima Compagnie Käfig - Centre Chorégraphique National de Créteil et du Val-de-Marne - con “Boxe Boxe”), della danza contemporanea maghrebina (“NYA” della Compagnia La Baraka, Cellula Contemporanea del Ballet National Algérien), fino all'originalissima proposta della Compagnia di Danza brasiliana Mimulus che con “Dolores” trascina gli spettatori nell'emozione del ballo latino-americano. Ogni spettacolo sarà introdotto dall'Incontro con la Danza, un appuntamento con un giornalista, critico o studioso, per avvicinare e condurre il pubblico alla conoscenza dei diversi generi, luoghi e stile dell'arte coreutica.
Novità assoluta della stagione di danza, il Progetto Supporter: ognuno degli spettacoli è preceduto dalla breve esibizione di giovani promesse della danza segnalate da critici ed esperti. Anche nell’edizione 2011/2012 la stagione è accompagnata dalla rassegna sperimentale Luoghi del Contemporaneo - Danza dedicata alla coreografia e alla danza di ricerca dei nuovi autori, rassegna che propone tre spettacoli che mettono in scena diverse letture della modernità, realizzate da importanti coreografi italiani (Alessandro Certini e Virgilio Sieni, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Cristina Rizzo).
Stagione di Prosa
La programmazione - realizzata in collaborazione con Arteven - prevede sei spettacoli in abbonamento, tutti in doppia data, sotto il segno del grande teatro europeo, un omaggio a cinque tra i più grandi drammaturghi di tutti i tempi: Molière, Carlo Goldoni, Luigi Pirandello, William Shakesperare ed Heinrich Von Kleist. A rappresentare i classici,
alcuni letti in chiave contemporanea, sono chiamate tra le più importanti compagnie teatrali italiane. Il cartellone ospita inoltre un outsider del teatro italiano, Marco Paolini, per la prima volta al Teatro Comunale con lo spettacolo “Itis Galileo”, pensato e allestito proprio per le grandi platee.
Apre la stagione il Teatro delle Albe il 23 e il 24 novembre con una bravissima Ermanna Montanari nei panni di Arpagone ne “L’Avaro” di Molière, che propne il punto di vista assolutamente originale del regista Marco Martinelli, voce importante del teatro contemporaneo italiano.
A seguire il 12 e 13 gennaio “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni portata in scena da Marina Bonfigli e Antonio Salines per la regia di Giuseppe Emiliani. Il profilo classico dell’allestimento rispecchia fedelmente i canoni della commedia goldoniana sia negli allestimenti che nell’interpretazione. Sempre a gennaio Marco Paolini con “Itis Galileo” (martedì 24 e mercoledì 25 gennaio) mette in scena un approfondimento particolare che l’autore ,con Francesco Niccolini, ha dedicato alla figura del grande scienziato. Sabato 18 e domenica 19 febbraio il cartellone prevede “Il fu Mattia Pascal”, nella rielaborazione teatrale di Tato Russo, del famoso romanzo di Luigi Pirandello, da sempre eccezionale banco di prova per attori, registi, scenografi; sul palcoscenico 14 attori per una messa in scena insolita e di grande commozione, sempre giocata sul confine tra verità e apparenza. Il 20 e 21 marzo Leo Gullotta e la compagnia del Teatro Eliseo sono protagonisti de “Le allegre comari di Windsor” di William Shakespeare un allestimento brillante, musicale, di squisito intrattenimento.
In chiusura (29 e 30 marzo) un allestimento surrreale per una vicenda fortemente drammatica: “Il Principe di Homburg” di Heinrich Von Kleist, rappresentazione che concluderà la stagione, protagonisiti Stefano Santospago e Ludovica Modugno con altri 8 attori, una produzione del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia.
Novità della stagione 2011/2012 la rassegna collaterale di prosa contemporanea Luoghi del Contemporaneo - Prosa in scena negli spazi del Ridotto, ambientazione più intima e inconsueta per quattro grandi protagonisti del teatro e del cinema italiani.
Apertura il 12 dicembre con Filippo Timi, Lucia Mascino e Luca Pignanoli, protagonisti di “Favola”; Mrs Fairytale alias Filippo Timi e un’amica si incontrano, si consolano, si innamorano. Una favola che si trasforma in una storia fantastica, molto divertente, surreale. La rassegna riprende il 20 gennaio, tutta la femminile, con “Eleonora, ultima notte a Pittsburgh” che vede in scena una bravissima Annamaria Guarnieri diretta da Maurizio Scaparro, a ripercorrere gli ultimi momenti di vita di Eleonora Duse.
Il 9 febbraio Monica Guerritore farà rivivere le vicende della contessa Livia in “Senso”; tratto dalla novella di Camillo Boito, portata al successo in versione cinematografica da Luchino Visconti; la vicenda ripropone la grande passione al femminile attraverso una storia ambientata in Veneto in epoca risorgimentale. Per l’ultimo spettacolo, il 2 marzo, un’attrice del cinema si cimenta in “È stato così” di Natalia Ginzburg; è Alba Rohrwacher che racconta di un amore disperato e geloso, vittima di tradimenti nascosti da pietosi silenzi.
I Concerti
La nuova stagione concertistica - realizzata in collaborazione con la Società del Quartetto - ripercorre le linee programmatiche che hanno contrassegnato i cartelloni degli ultimi anni: grandi interpreti internazionali, giovani talenti, capolavori del passato, concerti monografici, lavori contemporanei, “trasgressioni” musicali”. Una formula vincente che ha proiettato l’associazione vicentina ai primi posti nel “ranking” nazionale del settore concertistico.
La Stagione (la numero 102 per la Società del Quartetto) promette un “viaggio” nella grande musica in quindici concerti con un ventaglio di proposte che parte dal Seicento e arriva ai giorni nostri, esplorando capolavori consacrati di Bach (le Variazioni Goldberg, la Messa in si minore), Beethoven (le Sonate op. 10 n. 1 e “Les Adieux”), Mozart (il Concerto K 595 per pianoforte e orchestra), Chopin, Schubert (la quinta Sinfonia), Brahms (i Sestetti per archi) e Mendelssohn (primo Concerto per pianoforte e orchestra); il Primo Novecento di Ravel (con un concerto monografico tutto dedicato all'autore francese); la musica per la televisione di Nino Rota; la Spagna di Manuel de Falla, Isaac Albéniz ed Enrique Granados; il '900 di Schönberg contrapposto alla contemporaneità di Takemitsu e di Fabio Vacchi (“D’un tratto nel folto del bosco”, dall'omonimo romanzo di Amos Oz con libretto di Michele Serra); le canzoni popolari dei ruggenti anni Venti e Trenta.
Quanto agli interpreti sono da segnalare dei graditissimi ritorni: quello di Salvatore Accardo, sempre più impegnato nel repertorio cameristico, che si presenta al Comunale alla guida del suo sestetto d'archi; del pianista Alexander Lonquich, nella duplice veste di solista e di direttore dell'Orchestra da Camera di Mantova; di Stefano Belisari (in arte Elio) il quale, affiancato da un quintetto “classico” interpreta musiche di Nino Rota, nei panni del Gian Burrasca di Vamba. Fresco vincitore di un Grammy Award, torna a Vicenza anche Jordi Savall; il grande maestro catalano, fondatore di Hespèrion XXI propone uno dei suoi raffinati programmi, dal titolo “La viole du Roi Soleil”: è un debutto, invece, quello del trentenne pianista statunitense Jonathan Biss, il cui virtuosismo è messo alla prova da un impegnativo programma con pagine di Beethoven, Chopin e Janáček. Per rimanere in ambito pianistico, il duo formato da Andreas Groethuysen e dalla sua partner israeliana Yaara Tal, considerato il più importante, a livello internazionale, nel repertorio a quattro mani e per due pianoforti, propone le monumentali Variazioni Goldberg.
Brillantina, scarpe di coppale, frac. Ai 6 elegantissimi (e bravissimi) Berlin Comedian Harmonists è affidato il concerto del 30 gennaio per il “Giorno della Memoria”, un tuffo nella magica atmosfera musicale a cavallo fra gli anni Venti e Trenta.
“Aimez-vous Ravel? Vi piace Ravel?” Lo si potrà scoprire nella giornata dedicata alla donna, con una formazione tutta al femminile (l'Estrio di Laura Gorna, Cecilia Radic e Laura Manzini) che al grande compositore “impressionista” francese dedica l'intero concerto dell’8 marzo.
La secolare tradizione della Società del Quartetto, che ha visto esibirsi a Vicenza i più celebrati Quartetti d'archi del Novecento, prosegue nella nuova stagione con i vincitori della IX edizione del Concorso internazionale “Paolo Borciani”.
Il 10 aprile riflettori accesi sul chitarrista ligure Stefano Grondona (“artista di prima classe” ebbe a dire di lui il suo insegnante Andrès Segovia) con un programma che parte da Scarlatti e arriva al giapponese Takemitsu.
La musica d'insieme trova largo spazio con l'Orchestra da Camera di Mantova, cui è affidato il concerto inaugurale (26 ottobre) e quello conclusivo (19 aprile) della stagione; il 21 dicembre Orchestra e Coro della Classi di Musica Antica dei Conservatori del Veneto diretti da Paolo Faldi e Francesco Erle sono i protagonisti di un concerto natalizio tutto dedicato a Marc-Antoine Charpentier, massimo esponente della musica sacra barocca francese.
Divertimento Ensemble di Sandro Gorli (complesso specializzato nella “nuova musica”) porta a Vicenza un programma incentrato sul Novecento europeo, mentre la Grande Messa in si minore di Bach è il programma proposto dal Junges Stuttgarter Bach Ensemble, formazione orchestrale e corale tedesca guidata dall'ottuagenario Helmuth Rilling.
Per concludere, l'Ensemble Musagète che, sotto la direzione di Pierangelo Valtinoni e con la voce recitante di Giovanna Bozzolo, mette in scena il melologo di Fabio Vacchi “D'un tratto nel folto del bosco”.
La Stagione di Musica Sinfonica
Sono sei si concerti sinfonici della stagione della Fondazione - proposti e prodotti dall’Orchestra del Teatro Olimpico - in calendario da novembre a marzo (cinque in abbonamento più il Concerto di San Silvestro, fuori abbonamento), nuova stagione che “inaugura” la direzione artistica del Maestro Massimiliano Frani. Il cartellone vede susseguirsi alla guida dell’orchestra sei diversi direttori, di estrazione e formazione artistica molto diversa, provenienti da prestigiosi podi internazionali; il concerto inaugurale sarà diretto da Silvia Massarelli, il Concerto di Natale da Roberto Zarpellon, l’evento di San Silvestro vede sul podio Carlo Rizzari, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, quarto degli appuntamenti in programma, sarà diretta da Giordano Bellicampi, Romolo Gessi dirigerà la serata dedicata all’operetta, mentre a Matthew Coorey è affidata la direzione del Concerto di chiusura.
Obiettivo della nuova programmazione artistica, riscoprire vividamente la ricchezza degli “spazi” e dei “tempi” della musica ereditata e coltivata dalla contemporaneità; a partire dal primo concerto, modi passati e presenti d’intendere lo spettacolo musicale vengono chiamati ad un confronto; un’opera ironica ed “astratta” come la Sinfonia n. 8 di Ludwig Van Beethoven è accostata alla vivacità ammiccante del Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 102 e della Stage Variety Orchestra Suite di Dmitri Shostakovich, opere nate certamente per la sala da concerto ma efficaci e ricche anche in altri contesti musicali novecenteschi, come hanno dimostrato i loro utilizzi in film quali Fantasia 2000 (autori vari, 1999) ed Eyes Wide Shut (Stanley Kubrick, 1999). Nello stesso concerto, la musica del presente si trova rappresentata dalle comunicative idee d’avanguardia della giovane compositrice Cynthia Wong al suo debutto in Italia.
Nel duplice appuntamento dedicato alle festività di fine anno, l’attenzione si sposta con libertà da canti della tradizione presentati in nuovi arrangiamenti, ad autorevoli composizioni più “contemporanee”, grazie alla scelta di autori come Benjamin Britten (A Ceremony of Carols) e John Rutter; nella notte di Capodanno, accanto ai consueti Valzer e Polke di Johann Strauss padre e figlio, si evocherà anche lo spazio musicale del teatro d’opera, con una selezione di ouverture verdiane, accanto al celebre Valzer, un tempo inedito, che Luchino Visconti volle ne Il Gattopardo, nella trascrizione per orchestra di Nino Rota. Il primo concerto del 2012 (il quarto della stagione) vede sul palcoscenico l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, che propone un caposaldo del repertorio per pianoforte ed orchestra, il Concerto op. 16 di Edward Grieg, accanto ad una Sinfonia Prima di Carl Nielsen, raffinato autore danese attivo tra tra ottocento e novecento.
Con il quinto concerto lo “spazio” evocato dall’Orchestra torna ad essere quello del teatro musicale, ed in particolare quello dell’operetta, per rammentare con un’opportuna ed innovativa selezione lo spirito brioso e spensierato del fin de siécle mitteleuropeo, sui cui palcoscenici s’incontravano vorticosamente canto, parola, danza e pantomima.
Nel concerto conclusivo viene riassunto l’originale ed inedito percorso dell’Orchestra compie in questa nuova stagione tra gli spazi e le arti: partendo da un fondamentale classico del repertorio sinfonico come la Sinfonia “Haffner” di Wolfgang Amadeus Mozart, si attraversa l’inquieto e dissacrante universo del balletto novecentesco, grazie al Pulcinella di Igor Stravinskij per ritornare al cinema, scoprendo la musica per film di Bernard Hermann, di cui viene proposta per la prima volta al pubblico vicentino la Psycho Suite, nata dalla musica per soli archi scritta nel 1960 per l’omonimo thriller di Alfred Hitchcock.
Raccontare la Musica
Ritorna nel 2012 la serie di appuntamenti serali realizzati in collaborazione con le Settimane Musicali al Teatro Olimpico, quattro incontri con personaggi noti al grande pubblico - intellettuali, politici, uomini di cultura, spettacolo e imprenditori - invitati a parlare di musica, “raccontando” il loro rapporto con il grande patrimonio culturale della musica colta, e non solo.
Gli incontri di Raccontare la Musica, molto informali, in cui si parla di musica oltre ad ascoltarla dal vivo eseguita da interpreti noti, si spostano nella nuova stagione nel Foyer del Teatro, per sottolineare la loro particolare natura di incontri “fuori-luogo” e per offrire spazi alternativi all’ascolto.
Riflessioni Contemporanee
La rassegna musicale - novità assoluta nella Stagione della Fondazione - è realizzata e prodotta in collaborazione con l’Ensemble Musagète, formazione musicale in residence attiva dal 2001 alle Gallerie di Palazzo Montanari a Vicenza, per celebrare in modo originale i 150 anni dell’Unità d’Italia. La proposta prevede quattro concerti, filo conduttore il tema dell’unità nazionale “filtrato” attraverso lo specchio della musica da camera.
Lo spunto di partenza è un percorso storico che evidenzia come in Italia, in parallelo con il processo di unificazione politica, si potè assistere alla rinascita della musica strumentale dopo che, per quasi tutto l’Ottocento, il Melodramma aveva egemonizzato la scena. A questo percorso storico faranno da contrappunto alcune composizioni contemporanee, testimonianza dell’impegno dell’Ensembre Musagète nella promozione della musica d’oggi.